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<DIV><STRONG><EM>Inviamo queste note sulla situazione di agitazione che si sta
sviluppando in diverse cooperative lombarde <BR>Oltre a tentare di restituire un
quadro sintetico della situazione, e quindi la portata oggettiva di un embrione
di movimento che si sta conformando dal basso, è nostro obiettivo dichiarato
quello di allargare il sostegno militante alle lotte in corso e a quelle che si
approssimano. <BR>In calce alcuni immediati appuntamenti da non
perdere<BR><BR><BR></EM></STRONG>
<H2> 1) GLS di Cerro al Lambro: creatività operaia al lavoro
</H2>L'assemblea di sabato, che ha fatto seguito alla riuscita dello sciopero
del 2 febbraio e ai successivi tentativi di intimidazione messi in atto dalla
GLS, con l'ausilio della Digos, oltre a decidere il rilancio della lotta ha
messo in atto una tattica di depistaggio, facendo credere che il prossimo
sciopero sarebbe stato organizzato per martedì e mercoledì. Il risultato è stata
la mobilitazione di circa 50 carabinieri in entrambe le giornate. I lavoratori
se la sono risa sotto i baffi. Non altrettanto probabilmente i padroni
consapecoli che la battaglia è appena cominciata <BR>
<H2> 2) Ortofin di Settala: Sciopero anticipato causa licenziamento
politico </H2>Ci si stava preparando alla mobilitazione per venerdì prossimo
alla Ortofin di Settala e Liscate (due stabilimenti collegati fra loro). La
premessa era rappresentata da oltre 50 lavoratori che, sull'onda delle lotte di
Brembio e di Cerro, si sono iscritte al sindacato. Quasi superfluo citare che le
motivazioni dello sciopero sono dettate dalle condizioni insopportabili e da un
salario da fame. Ma i padroni hanno pensato bene di colpire preventivamente,
licenziando uno deio promotori del sindacato con la motivazione formale che era
in prova (da notare che lavora per loro da ...10 anni). <BR>In questo momento
gli operai stanno cercando di riportare il loro compagno all'interno per il
turno serale. Quale che sia il risultato è stato già deciso uno sciopero nelle
prossime ore, anticipando quindi la data prevista <BR>
<H2> 3) Bennet di Turate e Origgio: proclamato lo sciopero per il 1°
marzo </H2>Che la vittoria di un anno fa non si collocasse su un mero piano
sindacale lo si era ben capito ai picchetti di Brembio e di Cerro, quando gli
operai degli stabilimenti Bennet si erano presentati in forze allo
sciopero per dan man forte ai loro compagni, svolgendo un ruolo
determinante all'interno dei picchetti stessi. Ora decidono di rilanciare
aderendo alla giornata di sciopero sovranazionale dei lavoratori immigrati (e
non solo, ci auguriamo) del 1° marzo. la proposta verrà quindi estesa a tutte le
cooperative in contatto, a partire da quelle che stannpo organizzando i loro
primi scioperi. Come comitato antirazzista diamo da subito il nostro sostegno a
quella giornata intendendola, a scanso di equivoci, esattamente come una
giornata di lotta autorganizzata dal basso e non una auto-rappresentazione di
chi si batte per i diritti democratici altrui <BR>
<H2> 4) Fiege di Brembio: dopo la vittoria gli "ex-crumiri" si
uniscono alla lotta </H2>Dopo il vittorioso picchetto del 30 dicembre-6 gennaio,
la strada pare davvero in discesa per gli operai di Brembio (dipendenti della
cooperativa UCSA). Dopo aver imposto alla Fiege il rimborso degli arretrati
(dovuti alla "fuga" della cooperativa che ha preceduto l'UCSA) e aver
partecipato numerosi al preicchetto di Cerro, nell'ultima assemblea la totalità
dei lavoratori ha deciso di schierarsi con lo SLAI-Cobas e cioè con la lotta,
abbandonando definitivamente le vecchie e corrotte burocrazie sindacali, e
dimostrando la correttezza della linea adottata dagli operai in sciopero di
recuperare il rapporto con coloro che avevano disertato la lotta di capodanno,
facendo leva sul fatto che...si è vinto. Prossimamente si riuniranno ancora per
discutere l'adesione allo sciopero del 1° marzo <BR>
<H2> 5) Carrefour e Ortomercato: la lotta si allarga ulteriormente
</H2>Mentre prendono corpo battaglie che si muovono su piattaforme specifiche e
articolate il tam-tam non cessa e anzi mette in moto ulteriori richieste di
sostengo sindacale e politico <BR>E' il caso di due stabilimenti Carrefour
lombardi e di un gruppo di lavoratori di una cooperativa interna
all'Ortomercato. <BR>Evitiamo per ora di fornire informazioni più precise a tal
proposito, se non che, facdendo leva sull'ormai risaputo sostegno esterno, anche
loro stanno scegliendo l'unica strada utile: quella della lotta dal basso senza
mediazioni <BR><BR>
<H2><U> APPUNTAMENTI IMMEDIATI</U></H2>Onde evitare di fornire ai
detrattori delle lotte operaie strumenti utili a preparasi adeguatamente agli
scioperi, limitandone così l'efficacia o addirittura l'agibilità, siamo
costretti a fornire solo i luoghi dell'appuntamento milanese utile a raggiungere
poi tutti insieme i luoghi dello sciopero (a scelta, e a sorpresa, fra le
situazioni sopra descritte) <BR><BR><I><B>*Venerdì 12 febbraio ore 19: piazza
Corvetto <BR><BR>* Domenica 14 febbraio ore 16,00: piazza
Corvetto<BR><BR></B></I>Per ulteriori informazioni: 328.4380809
</DIV></DIV></BODY></HTML>