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<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT> </DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial">milan o mfpr</DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT> </DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT><BR> </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><FONT size=2 face=Arial><FONT size=3
face="Times New Roman"> <FONT size=2 face=Arial>12 febbraio:
accogliamo Joy ed Hellen al momento della loro scarcerazione, impediamo che
vengano rimandate nei Cie</FONT></FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial><FONT size=3 face="Times New Roman"><FONT size=2
face=Arial>Il 12 febbraio Joy ed Hellen verranno rilasciate dal carcere dove
stanno scontando la condanna per aver preso parte alla rivolta scoppiata nel cie
di Corelli a Milano la scorsa estate. Durante il processo Joy ha avuto il
coraggio di denunciare il tentativo di stupro dell'ispettore-capo del cie,
evitato per l'aiuto della sua compagna di reclusione
Hellen.</FONT></FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial><FONT size=3 face="Times New Roman"><FONT size=2
face=Arial>Per un perverso meccanismo carcere-Cie rischiano di essere riportate
in un Cie o, peggio, di essere rimandate nel loro paese.
</FONT></FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial><FONT size=3 face="Times New Roman"><FONT size=2
face=Arial>Come femministe, lavoratrici abbiamo da subito-nella grandiosa
manifestazione del 24 novembre 2007- denunciato l'uso strumentale che si
voleva fare delle violenze contro le donne per far passare il pacchetto
sicurezza, le politiche securitarie e razziste -NON IN NOSTRO NOME; in
diverse città quest'anno, nella giornata-simbolo della violenza contro le
donne, sono state denunciate le violenze subite dalle donne nei
Cie.</FONT></FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial><FONT size=3 face="Times New Roman"><FONT size=2
face=Arial>Il 12 febbraio occorre una forte mobilitazione delle donne, delle
femministe che ci si schieri al fianco ed in difesa di Joy ed Hellen, esprimere
concreta e fattiva solidarietà: <FONT size=3 face="Times New Roman">se per
le donne che denunciano mariti, fidanzati violenti si dispone l'allontanamento
dell'uomo, come si può consegnare nelle mani di chi è stato denunciato Joy
ed Hellen? Richiediamo a gran voce il permesso di soggiorno per Joy
ed Hellen, perchè possano portare avanti la denuncia, difendersi a loro
volta dalla denuncia di calunnia: che sia un permesso per motivi umanitari o per
il diritto a seguire le vicende processuali poco importa! Contrastare
concretamente e sul campo sessismo, razzismo!</FONT></FONT></FONT></FONT></DIV>
<DIV>mfpr- Milano</DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial><FONT size=3 face="Times New Roman"><FONT size=2
face=Arial><FONT size=3 face="Times New Roman">Di seguito il comunicato prodotto
dalle compagne, femministe di Milano che già il 25 novembre ci siamo
mobilitate</FONT></FONT> al fianco di Joy ed Hellen e
che continuano la mobilitazione perchè ...ci riguarda
tutte.<BR> </DIV>
<P align=center><FONT color=#000000><FONT size=3><B>A CHE SERVE LA
MEMORIA?</B></FONT></FONT></P>
<P align=center><BR></P>
<P align=center><FONT color=#000000><FONT color=#000000><FONT
size=3><B>Giustamente si </B></FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT
size=3><B>ricorda l’orrore dei lager nazisti, ma si continua a tacere
sull’orrore dei Centri di identificazione ed
espulsione</B></FONT></FONT></FONT></P>
<P style="FONT-STYLE: normal; TEXT-DECORATION: none" align=center><BR></P>
<P align=center><FONT color=#000000><FONT color=#000000><FONT size=3><B>joy ed
hellen non de</B></FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT size=3><B>vono tornare
nelle mani degli aguzzini!</B></FONT></FONT></FONT></P>
<P style="FONT-STYLE: normal; TEXT-DECORATION: none"><BR></P>
<P style="FONT-STYLE: normal; TEXT-DECORATION: none"><BR></P>
<P><FONT color=#000000><FONT size=3>Nei giorni della memoria in Lombardia si
sono moltiplicate le iniziative per ricordare gli atroci lager che il nazismo
costruì per annientare e cancellare dal mondo gli ebrei, i rom, gli omosessuali,
i dissidenti politici, considerati alla stregua di
“nonpersone”.</FONT></FONT></P>
<P><BR></P>
<P><FONT color=#000000><FONT color=#000000><FONT size=3>A Milano allora vi fu
complicità e indifferenza di fronte alla deportazione di uomini, donne e
bambini, sospinti a pugni e schiaffi verso i treni che li avrebbero condotti
allo sterminio. Oggi </FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT size=3>si condanna
quell’indifferenza che giustamente appare come una barbarie peggiore dell’odio,
qualcosa di impensabile, impossibile da replicare.</FONT></FONT></FONT></P>
<P><BR></P>
<P><FONT color=#000000><FONT size=3>Ma tale barbarie si sta ripetendo: la
detenzione nei lager chiamati Cie</FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT size=3>
(Centri di identificazione ed espulsione), la deportazione nei paesi di origine,
il respingimento di massa e la reclusione nei campi di concentramento in Libia
come in Marocco, sono la risposta che l'Europa di Schengen ha scelto di dare
alla questione della migrazione.</FONT></FONT></P>
<P><BR></P>
<P><FONT color=#000000><FONT color=#000000><FONT size=3>In Italia il pacchetto
sicurezza ha sancito la clandestinità come reato</FONT></FONT><FONT
color=#000000><FONT size=3>. </FONT></FONT><B>Oggi</B> e<FONT
color=#000000><FONT size=3><B>sistono lager dove donne e uomini, costretti a
emigrare dal proprio Paese per sfuggire alla fame o alle guerre, vengono
detenuti e privati dei diritti umani fondamentali. </B></FONT></FONT></FONT></P>
<P><BR></P>
<P><FONT color=#000000><FONT color=#000000><FONT size=3>N</FONT></FONT><FONT
color=#000000><FONT size=3>ei Cie, di cui Milano finge di ignorare l’esistenza
nonostante i ripetuti suicidi e i frequentissimi atti di autolesionismo
provocati dalla disperazione di chi si trova ingiustamente chiuso in trappola,
soprusi e violenze sono all’ordine del giorno. </FONT></FONT><FONT
color=#000000><FONT size=3><B>Ma alle donne, spesso giovanissime vittime di
racket internazionali specializzati nella tratta di esseri umani, tocca subire
in più l’odioso crimine della violenza sessuale.</B></FONT></FONT></FONT></P>
<P><BR></P>
<P><FONT color=#000000><FONT size=3>Quarant’anni fa le femministe riuscirono a
smascherare e rovesciare l’ipocrisia di una società maschilista che considerava
gli stupri “atti contro la morale” invece che delitti contro la persona. Oggi, a
distanza di tanti anni, si deve riprendere la lotta non soltanto contro il
persistere di una cultura ancora profondamente maschilista cui si devono
ripetuti casi di violenza e femminicidio, ma anche in difesa delle migranti
rinchiuse nei Cie, considerate come “nonpersone” senza diritti e sottoposte a
continui ricatti sessuali.</FONT></FONT></P>
<P><BR></P>
<P><FONT color=#000000><FONT size=3><B>Joy ed Hel</B></FONT></FONT><FONT
color=#000000><FONT size=3><B>len, due delle cinque d</B></FONT></FONT><FONT
color=#000000><B>onne arrestate a seguito della </B></FONT><FONT
color=#000000><FONT size=3><B>rivolta di quest’estate in via
Corelli</B></FONT></FONT><FONT color=#000000><B>,</B></FONT><FONT
color=#000000><FONT size=3><B> hanno avuto il coraggio di denunciare in aula
l’ispettore-capo Vittorio Addesso per un tentativo di
stupro.</B></FONT></FONT></P>
<P><BR></P>
<P><FONT color=#000000><FONT color=#000000><FONT size=3>Non si può fingere di
non vedere e non sapere, non si può essere complici. Joy ed
Hel</FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT size=3>len saranno scarcerate il 12
febbraio. Sono in attesa di processo, ma </FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT
size=3><B>rischiano di essere nuovamente deportate nei Cie, in mano agli stessi
aguzzini da cui si sono dovute difendere, con gravissimo rischio per la loro
incolumità fisica e psichica, oppure rimandate in Nigeria dove incorrerebbero in
altri, gravissimi pericoli. </B></FONT></FONT></FONT></P>
<P><BR></P>
<P><FONT color=#000000><FONT color=#000000><FONT size=3><B>Il patriarcato ha
sempre diviso le donne tra buone e cattive, tra puttane e
madonne</B></FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT size=3><B>: non accettiamo
che oggi cerchi di dividerci tra “legali” e “illegali”. La violenza contro le
donne è sempre e comunque un crimine inaccettabile.</B></FONT></FONT></FONT></P>
<P><BR></P>
<P><FONT color=#000000><FONT color=#000000><FONT size=3>Scendiamo dunque in
campo contro i </FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT size=3>nuovi lager e i
meccanismi di potere che li legittimano nell’indifferenza generale. Dopo il
nazismo è stato detto: mai più! Eppure oggi in Italia e in Europa abbiamo leggi
che privano altri esseri umani dei diritti fondamentali. A cosa serve allora la
memoria? </FONT></FONT></FONT></P>
<P><BR></P>
<P><FONT color=#000000><FONT size=3>Facciamo sentire a chi è prigionier* dietro
quelle sbarre la solidarietà di tutt* coloro che non sono più dispost* a
tollerare l'esistenza di questi lager, nè le torture e gli omicidi di stato che
si vorrebbero occultare al loro interno.</FONT></FONT></P>
<P><BR></P>
<P><FONT color=#000000><I><B>Le</B></I><FONT color=#000000><FONT size=3><I><B>
donne che si sono incontrate al presidio del 25 novembre in piazza Cadorna e che
vogliono rompere il silenzio di Milano sulle violenze nei Cie
</B></I></FONT></FONT></FONT><BR></P>
<P><BR></P>
<P> </P></FONT></FONT><BR><BR>__________ Informazione NOD32 4842 (20100206)
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