<FONT size=2 face="Default Sans Serif,Verdana,Arial,Helvetica,sans-serif">
<DIV><FONT size=2 face="Default Monospace,Courier New,Courier,monospace">RESOCONTO RIUNIONE OPERAIA AUTOCONVOCATA DEL 23<BR>GENNAIO 2010 A ROMA - CASA DEL POPOLO TRIONFALE E<BR>MOZIONE FINALE APPROVATA<BR><BR>La riunione 'autoconvocata' di lavoratori e lavoratrici<BR>impegnati in gran parte nei sindacati di base<BR>(ha dato l'adesione come osservatori la Usi Ait nazionale)<BR>e nella sinistra Cgil che si è tenuta <BR>a Roma il 23 gennaio, presso la Casa del Popolo<BR>Trionfale a Piazzale degli Eroi(nel palazzo dove una<BR>targa ricorda che lì ha abitato Errico Malatesta...)<BR>è riuscita a coinvolgere, anche se in modo <BR>parziale, le forme di rappresentanza di alcune situazioni <BR>reali di lotta aziendale, con un segnale di impulso positivo<BR>a continuare su questo percorso. Tra le 100 e le 120 <BR>sono state le presenze di provenienza, oltre a Roma, quasi <BR>esclusivamente del Centro-Nord.<BR>Nessuna organizzazione sindacale in <BR>quanto tale ha promosso questo incontro, come richiesto<BR>nell'appello di convocazione dei <BR>coordinamenti di Milano e del Piceno.<BR>Così come sono state escluse dalla partecipazione a<BR>questa riunione i partiti e le forze politiche in quanto<BR>tali, anche se va evidenziato che molti dei partecipanti<BR>sono a vario titolo attivisti e attiviste di gruppi e partiti<BR>politici.<BR>La natura e lo sviluppo del dibattito e della proposta,<BR>ha permesso di avere una sorta di cantiere aperto<BR>per un lavoro di intervento e di radicamento nei territori e <BR>delle realtà in lotta, non solo operaie del settore<BR>industriale ma anche del pubblico impiego e dei servizi.<BR>Positiva l'accoglienza della proposta di impegno sul 1° marzo<BR> per quanto riguarda le mobilitazioni di immigrati/e, che <BR>avrebbero tenuto l'assemblea antirazzista del 24 gennaio,<BR>come è stata valutata con interesse<BR>il collegamento a iniziative di respiro internazionale,<BR>come la manifestazione del 17 ottobre 2010 a <BR>Bruxelles 'contro la disoccupazione e la povertà' promossa dalla Rete <BR>delle Marce europee, proposta nell'intervento di Gigi<BR>Malabarba.<BR>Per le realtà Usi Ait è intervenuto Roberto M., Rsa e Rls<BR>nel settore cooperativo, dipendente di un consorzio, che<BR>ha illustrato in breve gli effetti della crisi strutturale<BR>nel settore, mettendo in rilievo che i soggetti che pagano <BR>la crisi sono in prima battuta le donne e gli immigrati,<BR>oltre alla trasversalità del precariato anche se si ha<BR>un contratto di lavoro a tempo indeterminato e la natura<BR>dei padroni di voler "approfittare" della crisi per ridurre<BR>diritti e garanzie, specie nei cambi di appalto o di gestione<BR>dei servizi esternalizzati, attraverso la mancata applicazione<BR>delle regole di clausola sociale di salvaguardia o con offerte<BR>al ribasso, mascherate da offerta economicamente più vantaggiosa.<BR>Questo in situazioni che non riguardano solo i servizi alla <BR>persona a diversamente abili,minori o anziani, ma che riguarda<BR>servizi nelgi ospedali, di pulizie nelle scuole, di servizi<BR>nelle università o negli enti locali, di manutenzione e attività<BR>nel settore culturale o dei servizi teatrali. <BR>Si è deciso collettivamente di costruire una vera e propria<BR>assemblea nazionale, rispetto al carattere di riunione<BR>autoconvocata del 23 gennaio, da organizzarsi per maggio, che <BR>mettere a punto una piattaforma congiunta e condivisa,<BR>a partire dai molti interventi effettuati e dalla capacità<BR>di interagire mettendo in piedi forme di collegamento reale<BR>tra le situazioni in lotta e coordinamenti locali e territoriali,<BR>a prescindere dall'adesione ai vari sindacati o alla non adesione<BR>ad alcun sindacato dei soggetti che si vuole coinvolgere.<BR>Un portale e sito internet autorganizzato,<BR>che colleghi le lotte e le comunicazioni,<BR>dovrebbe raccogliere le esperienze e farne patrimonio comune,<BR>verso un coordinamento più stabile la cui costituzione è<BR>rimandata all'assemblea nazionale da costruire. <BR>Di seguito l amozione finale approvata di fatto all'unanimità</DIV>
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<P>La crisi del capitalismo sta estromettendo dalle aziende <BR>migliaia di lavoratori e lavoratrici, dimostrando che tutti i settori <BR>vengono toccati da essa. è un fatto ormai evidente che i lavoratori, <BR>precari, disoccupati, studenti, stanno direttamente pagando le <BR>conseguenze di questa crisi strutturale, internazionale del <BR>capitalismo.<BR>La chiusura di stabilimenti, delocalizzazione delle <BR>produzioni, licenziamenti dei precari, ristrutturazioine della scuola e <BR>conseguente indebolimento e peggioramento qualitativo del sistema di <BR>formazione, aumenta e intensifica lo sfruttamento.<BR>quanto sta <BR>succedendo ci pone come lavoratrici e lavoratori di fronte a delle <BR>scelte da condividere in modo trasversale a prescindere dalla sigle <BR>sindacali di appartenenza e non. Siamo di fronte ad un attacco che <BR>spinge tanti lavoratori ad iniziative di lotta mai viste prima per <BR>ribadire la volontà di resistere a questo attacco.<BR>Assistiamo a forme di lotta che vanno al di là della proclamazione di scioperi e dell'occupazione di fabbriche esponendo<BR>i lavoratori personalmente <BR>senza le giuste tutele che li dovrebbero salvaguardare.<BR>L'esempio della <BR>INNSE è una battaglia vinta che ha ridato nuove energie a tutti noi per <BR>riorganizzare la resistenza nel paese.<BR>Si rende dunque necessario <BR>creare una vera forma di solidarietà e partecipazione fra tutte le <BR>lotte dei lavoratori.<BR>Per tanto l'assemblea dei coordinamenti e dei <BR>delegati delle fabbriche in lotta del 23 gennaio propone:<BR>La costruzione di un coordinamento stabile nazionale <BR>di tutte le realtà di <BR>lavoro in lotta.<BR>La costruzione, laddove non esistono ancora, di <BR>coordinamenti territoriali.<BR>La formazione di un network informatico che <BR>garanticasca un'informazione puntuale da tutti i nodi territoriali<BR>La costruzione di mobilitazioni generali territoriali e nazionali <BR>unificanti per tutte le lotte<BR>Promuoviamo la partecipazione a tutte le <BR>iniziative che si svolgeranno nella giornata del primo marzo a sostegno <BR>dei lavoratori migranti.<BR>Seguiamo le proposte e le dinamiche di <BR>costruzione di mobilitazioni contro la precarietà e la disoccupazione a <BR>livello internazionale<BR>Proponiamo di organizzare entro i prossimi tre <BR>mesi una assemblea nazionale più ampia per coinvolgere più realtà di <BR>lavoratori in lotta e verificare l'avanzamento delle proposte lanciate <BR>nella riunione odierna.<BR><BR>Da qui è importante e fondamentale costruire <BR>un movimento vero di lavoratori uniti contro la crisi che rimetta al <BR>centro la ripresa di una coscenza di classe capace di contrastare i <BR>licenziamenti, le speculazioni e le ristrutturazioni padronali, e che <BR>metta in discussione gli attuali rapporti di forza nella società.<BR>FACCIAMO PAGARE DAVVERO LA CRISI AI PADRONI!<BR>Roma 23 gennaio 2010<BR>Trasmette Unione Sindacale Italiana<BR>--- <BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR></FONT></FONT></P></BLOCKQUOTE><BR><BR>