<br><div class="gmail_quote"><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><u><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; font-family: "Cambria","serif";">Comunicato stampa </span></u></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; font-family: "Cambria","serif"; font-variant: small-caps;">Grande partecipazione operaia e proletaria
all’assemblea, indetta dal Comitato di Lotta nato alla Fiege Borruso di Brembio,
tenutasi <span> </span>presso lo Spazio Popolare la
Forgia di Bagnolo Cremasco il 17-1-2010.</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; font-family: "Cambria","serif"; font-variant: small-caps;"> </span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; font-family: "Cambria","serif";">Oltre
centocinquanta<span> </span>operai e proletari, fra
cui molti migranti, e compagni che sono accorsi a sostegno dei picchetti dei
lavoratori delle cooperative hanno partecipato all’assemblea promossa dal
Comitato di Lotta che si<span> </span>è costituito
durante gli scioperi e i picchetti alla Fiege Borruso di Brembio.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; font-family: "Cambria","serif";">Nell’assemblea
organizzata dai diretti protagonisti della lotta, si sono confrontate molte
realtà <span> </span>proletarie, dalle cooperative
all’industria: è stata l’occasione per fare un bilancio e una riflessione della
lotta di Brembio<span> </span>inquandrandola nel più generale
attacco alla classe operaia <span> </span>portato
avanti da padroni e governo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; font-family: "Cambria","serif";">L’assemblea
dopo aver constatato che il governo, i partiti politici e i sindacati
confederali <span> </span>(CGIL – CISL – UIL -
UGL)<span> </span>fanno parte di un sistema
economico, politico, sociale, che riconosce come legittimo il profitto e lo
sfruttamento dell’uomo sull’uomo a scapito degli interessi dei proletari, <span> </span>hanno deciso di continuare il percorso di
autorganizzazione iniziato con i lavoratori delle cooperative allargando il
fronte di classe, rafforzando l’unità e la solidarietà, <span> </span>per difendere le loro condizioni di vita e di
lavoro.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; font-family: "Cambria","serif";">In tutta
Italia quasi due milioni di lavoratori sono disoccupati, altre decine di
migliaia lottano occupando le fabbriche o salendo sui tetti. Il sindacato tiene
ogni lotta isolata dall’altra facendo credere che lottando soli forse una
soluzione si trova, così ognuna va da sola incontro alla sconfitta
demoralizzando il movimento operaio. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; font-family: "Cambria","serif";">A Brembio come
a Rosarno, salariati super sfruttati non delegando ad altri i loro interessi e
i loro diritti, hanno alzato la testa scendendo in lotta, riconquistando la
loro dignità di esseri umani che i borghesi gli avevano negato. Nella lotta
contro il sistema capitalista che li sfrutta e li tratta peggio degli animali, questi
lavoratori, ribellandosi si sono conquistati la stima e la solidariètà di tutti
gli operai<span> </span>e i proletari coscienti,
suonando un pericoloso campanello d’allarme per tutti i borghesi.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; font-family: "Cambria","serif";">L’unità e la solidarietà di classe che si sono materializzate in
dure lotte con risultati vincenti sono armi potenti, usiamole.</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; font-family: "Cambria","serif";">Dalla lotta
di Brembio e quella di Rosarno emergono molti insegnamenti, esse pur nella
diversità hanno molti aspetti comuni. In entrambi i casi i padroni<span> </span>sfruttano i lavoratori spremendoli come
limoni e quando questi si<span> </span>ribellano la
polizia<span> </span>interviene contro di loro a
difesa del capitale.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; font-family: "Cambria","serif";">I lavoratori
uniti, autorganizzati con la solidarietà di altri vincono e in ogni caso, come
a Rosarno, ribellandosi riconquistano <span> </span>la
loro dignità. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; font-family: "Cambria","serif";">Alimentare
la guerra fra poveri, mettere gli operai italiani contro gli “stranieri” serve
ai padroni per abbassare i salari ad entrambi. Quindi, <b>il nemico è sì in casa nostra,</b> ma non è l’immigrato, bensì il
governo e il padroni che <span> </span>sfruttano i
lavoratori di ogni colore della pelle.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; font-family: "Cambria","serif";">Per questo
l’assemblea ha deciso di continuare un percorso che rafforzi il fronte di
lotta,<span> </span>dei lavoratori di ogni settore di
lavoro, in vista degli scontri che si dovranno affrontare nel prossimo futuro.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; font-family: "Cambria","serif";">L’assemblea del Comitato di Lotta</span></b></p>
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