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<DIV><BR></DIV>
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<DIV style="FONT: 10pt arial"><FONT size=2 face=Arial> rete nazionale per
la sicurezza sui posti di lavoro<BR>> nodo bergamo c/o arcincontro via
bonomelli 9<BR>><BR>> alla assemblea nazionale della rete del 16 gennaio a
roma<BR>> ore 9.30 stazione termini sala dopolavoro ferroviario Pettinelli
-in fondo<BR>> binario 22 scendere-<BR>> <FONT size=4><STRONG>la
costruzione dell'iniziativa nazionale sugli immigrati e morti
sul lavoro<BR></STRONG></FONT>><BR>> la rete<BR>> invitiamo a
moltiplicare avvisi e contatti<BR>> <A
href="mailto:bastamortesullavoro@gmail.com">bastamortesullavoro@gmail.com</A><BR>><BR><FONT
size=4><STRONG>val seriana - Villa d'Ogna, stranieri esclusi<BR>dal fondo anti
crisi</STRONG></FONT></DIV>
<DIV>
<DIV style="MARGIN-TOP: 6px; MARGIN-BOTTOM: 10px" class=noprint>La crisi
economica colpisce i cittadini e anche i Comuni. Un esempio pratico è il fondo a
sostegno di chi ha perso il lavoro stanziato dall'amministrazione di Villa
d'Ogna. Le casse comunali non sono floride e quindi vengono messi a disposizione
solo seimila euro. <STRONG>Una cifra così esigua che ha costretto il Comune a
mettere rigidi paletti per evitare l'assalto alla diligenza. Tra questi anche
l'obbligo di cittadinanza italiana.</STRONG> Si dovrà in più dimostrare di aver
perso il posto di lavoro a causa della chiusura dell’azienda o di essere in
cassa integrazione a zero ore da almeno tre mesi. Non sono invece ammessi i
lavoratori che stanno gia usufruendo di ammortizzatori sociali. Il contributo da
parte del Comune sarà di 300 euro mensili per quattro mensilità con aggiunta di
200 euro per le famiglie con figli disabili o con i genitori a carico.<BR>"Il
no agli stranieri? Non è una decisione politica - spiega<STRONG> Angelo
Bosatelli (nella foto, ndr)</STRONG>, sindaco e consigliere provinciale leghista
– l’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità da tutto il Consiglio
comunale. Il problema è che il budget a disposizione è esiguo, quindi abbiamo
dovuto stringere il cerchio per evitare di escludere molte persone. Non
rientrano nemmeno le famiglie con un solo figlio a carico oppure che abbiano un
reddito superiore ai settemila euro. L'esclusione di chi non ha cittadinanza
italiana è dettata solo da una ragione economica”. Il risultato però è che
finora si è presentato un solo cittadino. “Se nessuno si ripresenterà siamo
pronti a modificare i requisiti, ne discuteremo prima con l’opposizione e poi
vedremo quali soluzioni si possono adottare”. Magari anche riaprendo le porte a
chi non ha la cittadinanza italiana. “Eventualmente valuteremo anche questa
ipotesi – continua Bosatelli -, nel nostro paese comunque gli extracomunitari
non sono più di un centinaio. Ripeto: non è un’iniziativa della Lega Nord, ma
parte dall’amministrazione comunale”.</DIV></FONT></DIV><!-- SPAMfighter Signature --><br><hr>Sto utilizzando la versione gratuita di <a href="http://www.spamfighter.com/lit">SPAMfighter</a>!<br /> 3605 messaggi contenenti spam sono stati bloccati con successo.<br />Ottimizzate il vostro <a href="http://www.spamfighter.com/SLOW-PCfighter/Lang_IT/?cid=sigit">PC lento</a>. Scansione gratuita!</BODY></HTML>