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href="http://controappunto.splinder.com/post/22012845/vita+di+Galileo+il+testamento+">vita
di Galileo il testamento spirituale di Brecht</A></H2>
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<DIV>"<EM><STRONG>Ognuno ha da serbare il proprio rango<BR>Chi in vetta e chi
nel fango".<BR>«Signor Galilei, la verità può portarci chissà
dove»</STRONG></EM><BR><BR>Testamento: infatti morì senza vederne la messa in
scena.<BR>Un testamento spirituale è sempre laborioso infatti di questo testo vi
sono tre redazioni successive.<BR>L'ultima è quella del 1957.<BR>In questa testo
troviamo ribadite le due tesi di fondo della tematica di Brecht:
quella del dubbio e quella dell'antieroe. Più volte Galileo di Brecht ribadisce,
persino con sarcasmo, che la scienza nasce e si sviluppa per il dubbio,
arrivando alle posizioni di Socrate: "«Sono stupido io. Non capisco niente di
niente. Perciò sono obbligato a turare i buchi della mia conoscenza». Col suo
corpo ingombrante si sente intrappolato in un mondo stretto, soffocante, non a
taglia sua (io ho in mente sempre il Galilei di Buazzelli): credenze vecchie,
ammuffite, di una cultura senza dialogo, senza critica, senza vita:
immobilità : staticità totale: ma ogni cosa si muove! però, come si muovono i
pianeti e la terra, le idee fanno lo stesso là dove c'era la certezza c'è il
dubbio che porta all'evoluzione e al mutamento." ....: . A Siena, quando ero
giovane, una volta vidi alcuni muratori discutere per pochi minuti intorno al
modo di spostare dei blocchi di granito: dopodiché, abbandonarono un metodo
vecchio di mille anni per adottare una nuova disposizione di funi, più
semplice."<BR>Non più :questa è la verità sancita, la verità va sperimentata, va
cercata.<BR>Il suo avversario, il potere non è una cosa astratta ma si
concretizza non solo nell'inquisizione, ma in una serie di figure che o sono le
mezzecalzette del potere o chi per quieto vivere, ipocritamente, come la figlia,
vuole venire a patti col potere: costoro sono mossi o dal comune buon senso o
dalla pavidità (la Signora Sarti ,il procuratore dello Studio di Padova).<BR>E'
evidente l'analogia fra Brecht e Galileo anche lui è uno sperimentatore del
teatro: per tutti e due la realtà si conosce osservandola e
sperimentandola, Brecht con la tecnica dello straniamento induce
lo<BR>spettatore a non accettare passivamente quello che vede messo in scena;
come Galileo non crede ai sapienti, ai filosofi, ai matematici e alle loro
teorie o ipotesi: lui vuole osservare, guardare la realtà e se c'è uno
strumento per vederla più a fondo, un telescopio, meglio ! Ciò che lo muove non
è una idealità astratta, ciò che lo muove è anche un problema economico<BR><FONT
size=2 face=Arial>il resto su</FONT></DIV>
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href="http://controappunto.splinder.com/">http://controappunto.splinder.com/</A></FONT></DIV>
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