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<p class=MsoNormal><b><u><font size=4 face=Verdana><span style='font-size:13.5pt;
font-family:Verdana;font-weight:bold'>COMUNICATO STAMPA</span></font></u></b><b><font
size=2 face=Verdana><span style='font-size:10.0pt;font-family:Verdana;
font-weight:bold'><br>
<br>
</span></font></b><b><font face=Verdana><span style='font-family:Verdana;
font-weight:bold'>PER NON MORIRE DI LAVORO-ORVIETO 21 NOVEMBRE 2009<br>
BREVE SINTESI DELLA GIORNATA, INTERVENTI, PROPOSTE, CONTENUTI; ADESIONE DEI
PRESENTI AL SIT-IN DI DOMANI DAVANTI AL TRIBUNALE DI SPOLETO </span></font></b><font
size=2 face=Verdana><span style='font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><br>
</span></font><b><font face=Verdana><span style='font-family:Verdana;
font-weight:bold'>Salute e sicurezza sul lavoro come bene collettivo, non
trattabile e non mercificabile</span></font></b><font face=Verdana><span
style='font-family:Verdana'>. Sicurezza intesa e analizzata a 360°, recuperando
la lunga catena di responsabilità fino ad arrivare a quelle politiche e
sindacali. A fronte dei dati diffusi dall’Inail poche settimane fa, che
vedrebbero una diminuzione degli incidenti sul posto di lavoro, le diverse
realtà ( associazioni, comitati, addetti ai lavori…), che sabato 21
novembre hanno preso parte all’incontro, <b><i><span style='font-weight:
bold;font-style:italic'>Per non morire di lavoro</span></i></b>, tenutosi
presso la struttura di <b><span style='font-weight:bold'>Palazzo dei Sette a
Orvieto,</span></b> si sono confrontate su una realtà che è diversa da quella
trasmessa dai dati ufficiali e su concrete proposte di intervento sul tema </span></font><font
size=2 face=Verdana><span style='font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><br>
L’assemblea dei presenti, estremamente eterogenea per provenienza e
storia, si è trovata d’accordo nel sottolineare gli elementi peggiorativi
che l’attuale Governo ha inserito all’interno del cosiddetto <b><span
style='font-weight:bold'>Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro</span></b>,
in palese contraddizione con quanto previsto dalla normativa europea ( come
meglio sottolineato nello specifico nell'ambito di uno degli interventi), e
favorevole in buona misura alla classe imprenditoriale, di contro a un
lavoratore/lavoratrice che si trova a far fronte al ricatto continuo della <b><span
style='font-weight:bold'>precarietà, del lavoro nero, del licenziamento</span></b>,
elementi che di fatto gli impediscono dunque di assumere in prima persona la
"responsabilità" della propria sicurezza o di quella altrui ( vedi la
figura dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, sottoposti ai
medesimi meccanismi di pressione e condizionamento). <br>
Il meccanismo di <b><span style='font-weight:bold'>"delega delle
responsabilità" </span></b>innescatosi negli ultimi anni arriva ormai al
paradosso di incriminare lo stesso lavoratore come responsabile unico
dell’incidente da lui subito. Emblematica da questo punto di vista la
testimonianza di <b><span style='font-weight:bold'>Lorena Coletti</span></b>,
sorella di Giuseppe Coletti e animatrice del <st1:PersonName
ProductID="Comitato Coletti" w:st="on">Comitato Coletti</st1:PersonName>, nato
in seguito alla tragica esplosione verificatasi alla <b><span style='font-weight:
bold'>Umbria Olii di Campello sul Clitunno</span></b> nel 2006: <st1:PersonName
ProductID="la signora Coletti" w:st="on">la signora Coletti</st1:PersonName> ha
ricordato come proprio la richiesta di risarcimento danni avanzata in due
diverse istanze dal titolare dell’azienda, Giorgio Del Papa ( unico
imputato), ai famigliari degli operai morti, abbia di fatto impedito al
processo di partire. <br>
"Se una simile richiesta dovesse essere accettata si creerebbe un grave
precedente a danno dei lavoratori", sottolinea uno degli oratori. Da qui
la decisione da parte dell’assemblea di aderire al sit-in che si terrà
davanti al tribunale di Spoleto <b><span style='font-weight:bold'>nella
mattinata del 24 novembre</span></b> e poi nel pomeriggio davanti all’ex
Umbria Olii. <br>
Sia durante gli interventi proposti la mattina, che nello specifico all'interno
dei tavoli tematici tenutisi il pomeriggio, la comune esigenza di reperire
strumenti di tutela a favore dei lavoratori: la richiseta di incriminazione per
<b><span style='font-weight:bold'>"omicidio volontario"</span></b> e
non <b><span style='font-weight:bold'>"colposo"</span></b> a carico
dei responsabili, il <b><span style='font-weight:bold'>salario sociale minimo</span></b>
seguendo l'esempio del Lazio per limitare lavoro nero e precarietà, <b><span
style='font-weight:bold'>forme di tutela </span></b>( anche a mezzo di una
proposta di legge popolare o a opportune modifiche nell'ambito della normativa
esistente) <b><span style='font-weight:bold'>per il lavoratore che intenda
denunciare </span></b>irregolarità sul posto di lavoro, <b><span
style='font-weight:bold'>tutele per il lavoratore immigrato irregolare </span></b>(
la categoria maggiormente colpita e meno tutelata) sottoposto a doppio ricatto,
tramite concessione del permesso di soggiorno, una <b><span style='font-weight:
bold'>cassa di mutuo soccorso per i lavoratori </span></b>che dovessero trovarsi
in difficoltà ( seguendo l'esempio della categoria dei ferrovieri che ha
supportato così la battaglia di Dante De Angelis). <br>
Quasi un modello di riferimento, la lotta dei ferrovieri, per la tenacia e
l'organizzazione, che ha consentito a <b><span style='font-weight:bold'>De
Angelis</span></b>, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di essere
reintegrato in seguito al licenziamento avvenuto solo per aver assolto
correttamente il proprio compito: denunciare la mancanza di sicurezza. Si è
invocata dunque maggiore tutela e autonomia per gli R.L.S. Per i quali,
qualcuno è arrivato a proporre un "lodo R.L.S, sul modello lodo
Alfano". Nell'ambito della stessa giornata si è profilato l'intento di
costituire una <b><span style='font-weight:bold'>rete di supporto legale </span></b>per
i famigliari delle vittime di incidenti sul lavoro, rafforzando al tempo stesso
l'interrelazione fra le diverse realtà ( associazioni, comitati, reti,
assemblee...) esistenti sul territorio nazionale per consentire uno scambio
efficace di informazioni inerenti a vertenze territoriali e processi in corso.<br>
A conclusione della giornata l'assemblea dei presenti ha proclamato<b><span
style='font-weight:bold'> l'adesione ufficiale a</span></b>:<o:p></o:p></span></font></p>
<p class=MsoNormal style='margin-left:36.0pt'><b><font size=2 face=Verdana><span
style='font-size:10.0pt;font-family:Verdana;font-weight:bold'>-Martedì 24
novembre sit-in davanti al tribunale di Spoleto e nel pomeriggio davanti alla
Umbria Olii di Campello sul Clitunno;<br>
-Adesione manifestazione nazionale del 10 dicembre a Torino in occasione del
processo Eternit<br>
-Adesione iniziative dell'assemblea 29 giugno per i fatti di Viareggio, a
partire dal seminario di sabato 28 novembre<br>
-Solidarietà ai 7 attivisti della Rete per la sicurezza sul lavoro di Ravenna
condannati per avere occupato l’agenzia interinale Intempo in seguito
alla morte di un giovane lavoratore<o:p></o:p></span></font></b></p>
<p class=MsoNormal><font size=2 face=Verdana><span style='font-size:10.0pt;
font-family:Verdana'><br>
L'Assemblea ha inoltre proposto a breve:<o:p></o:p></span></font></p>
<p class=MsoNormal style='margin-left:36.0pt'><font size=2 face=Verdana><span
style='font-size:10.0pt;font-family:Verdana'>-<b><span style='font-weight:bold'>Organizzazione
di uno sciopero nazionale per la sicurezza del lavoro<o:p></o:p></span></b></span></font></p>
<p class=MsoNormal><font size=2 face=Verdana><span style='font-size:10.0pt;
font-family:Verdana'>Interventi della mattina del 21 novembre:<br>
<b><span style='font-weight:bold'>Lorena Coletti</span></b>, Terni, <st1:PersonName
ProductID="Comitato Giuseppe Coletti" w:st="on">Comitato Giuseppe Coletti</st1:PersonName><br>
<b><span style='font-weight:bold'>Vincenzo Diano</span></b>, <st1:PersonName
ProductID="Ravenna, Rete" w:st="on">Ravenna, Rete</st1:PersonName> Nazionale
per la Sicurezza sul Lavoro<br>
<b><span style='font-weight:bold'>Marina Biggiero</span></b>, Patto di Base
– Cobas-RdB-CUB-SdL<br>
Un rappresentante del <b><span style='font-weight:bold'>Comitato " 29
giugno" di Viareggio<br>
<st1:PersonName ProductID="Marco Spezia" w:st="on">Marco Spezia</st1:PersonName></span></b>,
consulente sicurezza sul lavoro, autore di un'analisi comparativa della
normativa sulla sicurezza sul lavoro in Italia ed in Europa<br>
<b><span style='font-weight:bold'>Marco Vitelli</span></b>, Ispettore del
lavoro<br>
<b><span style='font-weight:bold'>Giuseppe Caglio</span></b> rappresentante,
Istituto tumori di Milano - Rete Nazionale per la Sicurezza sul Lavoro<br>
<b><span style='font-weight:bold'>Luigi Sicilia, Medico del lavoro<br>
Ettore Davoli</span></b>, "nomortilavoro" Roma<br>
<br>
<br>
</span></font><font size=2 face=Arial><span style='font-size:10.0pt;
font-family:Arial'><o:p></o:p></span></font></p>
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