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<DIV><BR></DIV>Mobilitazione studentesca nella Giornata internazionale del
diritto allo studio
<H1>Uova, slogan e proteste: studenti<BR>in piazza contro la scuola della
Gelmini<BR></H1>
<H2>A Milano scontri con la polizia e cassonetti ribaltati: quattro fermati. Il
ministro: «Sono dei centri sociali»</H2>
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<UL class=notizie-correlate>
<LI>
<H5>NOTIZIE CORRELATE</H5>
<LI>
<H6><A
href="http://forum.milano.corriere.it/milano/17-11-2009/manifestazione-per-il-diritto-allo-studio-1409370.html?fr=correlati"
target="">Milano, corteo non autorizzato in centro. Quattro fermati</A>
</H6></LI></UL>
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<P><B><B></B></B></P>
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title="Un poliziotto ha bloccato uno studente a Milano (Newpress) "
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<TR>
<TD>Un poliziotto ha bloccato uno studente a Milano (Newpress)
</TD></TR></TBODY></TABLE>MILANO - «Il futuro è nostro, riprendiamocelo». È lo
slogan di uno dei tanti striscioni degli studenti italiani che sono scesi in
piazza in 50 città italiane in occasione della Giornata internazionale del
diritto allo studio. L'iniziativa quest’anno viene rappresentata con la frase
«Education is not for sale»: la scuola non è in vendita. In Italia ci sono stati
almeno 50 cortei, e poi presidi e occupazioni simboliche. E non sono mancati
scontri e momenti di tensione, in particolare a Milano. Ma anche a Torino c'è
stato un lancio di uova contro il ministero e l'occupazione del rettorato,
mentre numerose città sono rimaste paralizzate per il traffico.
<P></P>
<P><B>GELMINI: SONO DEI CENTRI SOCIALI </B>- «I centri sociali non rappresentano
gli studenti italiani - ha commentato il ministro dell'Istruzione Mariastella
Gelmini, bollando così le manifestazioni -. Gli studenti italiani hanno capito
che bisogna avere il coraggio di guardare al futuro, di cambiare la nostra
scuola, di fare scelte coraggiose. Riproporre vecchi slogan, come se fossimo
ancora negli anni '70 certamente non contribuisce a rendere la nostra scuola più
moderna. I manifestanti, per lo più legati al mondo dei centri sociali, non
rappresentano certo i milioni di ragazzi che studiano e si impegnano e che
sperano di trovare nelle scuola, non un luogo di indottrinamento ideologico ma
un'istituzione che li prepari a un vero lavoro».</P>
<P><B>GLI SCONTRI A MILANO </B>- <A
href="http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_novembre_17/liceo-gandhi-1602020897143.shtml"
target=_blank><U><FONT color=#003366>A Milano sono quattro gli studenti
fermati</FONT></U></A> durante il corteo che stamane ha preso il via da Largo
Cairoli. Proprio nelle fasi iniziali ci sarebbero stati una serie di scontri con
tanto di cassonetti ribaltati. Almeno quattro ragazzi sono stati fermati e
portati in questura per l'identificazione e per decidere eventuali misure
cautelari nei loro confronti. Il corteo ha continuato il suo percorso lungo le
strade del centro.</P>
<P><B>TORINO, LANCI DI UOVA </B>- Nel capoluogo del Piemonte gli studenti hanno
lanciato uova contro la sede regionale del Miur per protestare contro la riforma
Gelmini. Al corteo partecipano migliaia di studenti degli istituti superiori e
dell'università. Alla partenza, in piazza Arbarello, i manifestanti hanno
dedicato un lungo applauso a Vito Scafidi, lo studente di 17 anni morto il 22
novembre dello scorso anno sotto le macerie della contro-soffittatura della sua
classe, la 4a D del liceo scientifico Charles Darwin di Rivoli. Il serpentone
colorato ha poi raggiunto la sede del Miur, dove oltre alle uova sono stati
lanciati alcuni rotoli di carta igienica, e poi si è diretto alla sede
dell'amministrazione provinciale. Occupato il rettorato dell'Università: tra i
numerosi striscioni che sono stati esposti nel cortile e sulla balconata quelli
con la scritta 'Riforma Gelmini: nove mesi per attuarla, non facciamola
nascere", "Chi dorme nella democrazia si sveglia nella dittatura",
"Riprendiamoci il nostro futuro" e "Blocchiamo la riforma". A manifestare sono,
oltre agli studenti medi e agli universitari, anche i precari della ricerca e i
precari tecnici e bibliotecari dell'Università.</P>
<P><B>ROMA: «SIAMO DIECIMILA»</B> - Al grido «ci prendiamo Roma» nella <A
href="http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_novembre_17/traffico_cortei_fao_roma-1602020234509.shtml"
target=_blank><U><FONT color=#003366>Capitale hanno protestato insieme studenti
</FONT></U></A>delle scuole superiori e universitari sfilando in corteo affinché
siano garantiti più fondi per il diritto allo studio. «Siamo in diecimila» -
hanno detto i manifestanti - «contro la Repubblica delle banane». I ragazzi
romani erano accompagnati anche da una delegazione di studenti iraniani.
L'Unione degli Studenti ha brandito delle vere banane e con lo striscione che
aperto il corteo che recita: «Il futuro è nostro riprendiamocelo sciopero
generale studentesco». Gli studenti scesi in piazza si oppongono al disegno di
legge del ministro Gelmini e chiedono più fondi da destinare al diritto allo
studio per garantire a il diritto agli studi per tutti. Intanto i ragazzi di
piazza Vittorio hanno annunciato l'occupazione del liceo Cavour. il corteo degli
studenti si è mosso da piazza Vittorio con destinazione La Sapienza dove si
terrà un'assemblea pubblica.</P>
<P><B>TRAFFICO PARALIZZATO A NAPOLI</B> - Traffico paralizzato anche Napoli per
la manifestazione degli studenti che si oppongono in particolare ai tagli della
riforma Gelmini. Due i cortei partiti martedì mattina. L’Unione studenti si è
data appuntamento alle ore 9 in piazza Mancini, i collettivi studenteschi alle
9.30 in piazza del Gesù. Entrambi i cortei hanno poi raggiunto, attraversando le
vie del centro cittadino, piazza Plebiscito. Paralisi del traffico veicolare
nell’intera city, disagi per residenti e passeggeri dei mezzi pubblici che hanno
dovuto attendere ore per poter usufruire di tram e autobus. La situazione è resa
ancora complicata dalle decine di cantieri aperti nelle strade principali e non
solo del capoluogo campano.</P>
<P><B>PALERMO, OCCUPATO ASSESSORATO</B> - A Palermo gli studenti universitari e
medi del movimento «Onda Anomala» hanno occupato contemporaneamente a Palermo
l'assessorato regionale alla Pubblica istruzione e l'istituto magistrale Regina
Margherita, con un'impennata della protesta che era iniziata in mattinata con un
corteo. Un centinaio di universitari delle Facoltà di Lettere e filosofia e di
Scienze sono entrati nei locali dell'assessorato regionale per manifestare
contro il nuovo ddl Gelmini e chiedere alla Regione Siciliana di non recepire la
riforma e anzi di potenziare con investimenti nella la ricerca pubblica. Gli
studenti medi hanno invece occupato la succursale del «Regina Margherita», in
piazza Guzzetta, dove hanno organizzato dibattiti e spettacoli contro la
Gelmini. </P>
<P><B>LA PROTESTA NEL MONDO</B> - Ma la protesta si è estesa ben oltre l'Italia.
Sono migliaia gli studenti in tutto il mondo scesi in piazza per chiedere
garanzie sul diritto all’istruzione da mantenere come un bene pubblico e non
privatizzato, come sta accadendo, invece, in diversi paesi via di sviluppo.
Intanto a Bruxelles si svolge un’assemblea internazionale, cui partecipa anche
una delegazione di nostri studenti. In Italia la mobilitazione - cui hanno
aderito l’Unione degli universitari, il coordinamento degli studenti
universitari «Link», l’Unione degli studenti e la Rete degli studenti -
interessa la maggior parte degli atenei italiani, ma anche il mondo della
scuola. Oltre che nelle città principali manifestazioni e cortei si svolgono ad
Ancona, Padova, Forlì, Torino, Parma, Ferrara, Catania, Perugia, Lecce,
Cagliari, Genova, Pavia.</P>
<P><B></B></P>
<P></P>
<P class=footnotes><BR><STRONG><FONT color=#cc2026>17
novembre 2009</FONT></STRONG> </P><!-- SPAMfighter Signature --><br><hr>Sto utilizzando la versione gratuita di <a href="http://www.spamfighter.com/lit">SPAMfighter</a>!<br /> Siamo una comunità di 6 milioni di utenti che combattono lo spam.<br /> 3378 messaggi contenenti spam sono stati bloccati con successo.<br />La versione Professionale non ha questo messaggio.</BODY></HTML>