<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META content="text/html; charset=iso-8859-1" http-equiv=Content-Type>
<META name=GENERATOR content="MSHTML 8.00.6001.18828">
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV>
<DIV>
<H2 class=itemtitle><A class=seo_itemtitle
href="http://controappunto.splinder.com/post/21614531/LA+PERDURANTE+LOGICA+DEL+MALLE">LA
PERDURANTE LOGICA DEL MALLEUS</A></H2>
<DIV class=itemPost>
<STYLE type=text/css></STYLE>
<DIV>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman"></FONT> </P>
<P align=justify><FONT size=2 face=Arial><A
href="http://www.kryplos.com/ikthys/Archivio/Inq.Malleus.htm">http://www.kryplos.com/ikthys/Archivio/Inq.Malleus.htm</A></FONT></P>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman">Il processo veniva portato
avanti con una conoscenza piuttosto sofisticata della psicologia. Le tecniche
impiegate riflettevano la notevole esperienza acquisita nell'ottenere e
nell'estorcere informazioni. Gli inquisitori sapevano che la mente dell'indagato
spesso era il suo peggior nemico, che la paura nasce nella solitudine e
nell'isolamento, e che spesso può produrre risultati soddisfacenti quanto la
violenza fisica. Così, la paura della tortura, per citare l'esempio più ovvio,
veniva provocata e alimentata fino a che non si trasformava in uno stato
talmente parossistico di panico da vanificare la necessità della tortura stessa.
Se l'accusato non confessava subito, gli veniva detto che sarebbe seguito un
interrogatorio sotto tortura, però solo dopo un certo periodo di tempo. Il
<EM>Malleus </EM>consiglia</FONT></P><FONT size=3 face="Times New Roman"></FONT>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman"><EM>che l'accusato sia
denudato o, se è femmina, che venga prima condotta nelle celle penali e lì
denudata da donne oneste e di buona reputazione.</EM></FONT></P><FONT size=3
face="Times New Roman"></FONT>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman">Successivamente, i giudici
potevano "<EM>interrogarla con moderazione, senza spargimento di sangue</EM>",
ma solo</FONT></P><FONT size=3 face="Times New Roman"></FONT>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman"><EM>dopo avere tenuto
l'accusata in uno stato di attesa, rinviando continuamente il giorno
dell'interrogatorio, e usando spesso la persuasione
verbale.</EM></FONT></P><FONT size=3 face="Times New Roman"></FONT>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman">L'inquisitore era
incoraggiato a utilizzare una strategia che è oggi ben nota, quella di un
poliziotto "inflessibile" e di uno "malleabile"</FONT></P><FONT size=3
face="Times New Roman"></FONT>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman"><EM>che ordini agli
incaricati di legarla con corde a una macchina di tortura; e che essi
obbediscano prontamente ma non con gioia, anzi mostrando di essere turbati dal
loro compito. Che venga poi liberata di nuovo, portata da un'altra parte, e che
si provi ancora a persuaderla; e nel persuaderla, le si dica che può evitare la
pena di morte.</EM></FONT></P><FONT size=3 face="Times New Roman"></FONT>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman">Il <EM>Malleus
</EM>consiglia una palese doppiezza: a un'accusata si poteva anche promettere la
vita, ma la vita sarebbe stata in carcere, a pane e acqua.</FONT></P><FONT
size=3 face="Times New Roman"></FONT>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman"><EM>E che non le si dica,
quando le si promette la vita, che così sarà messa in prigione; ma venga
condotta a credere che le sarà imposta qualche altra penitenza, come
l'esilio.</EM></FONT></P><FONT size=3 face="Times New Roman"></FONT>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman">Comunque, per ottenere
quelle dubbie concessioni, doveva denunciare e rivelare l'identità di altre
streghe. Del resto, si affretta a chiarire il <EM>Malleus, </EM>la promessa di
avere salva la vita non doveva essere davvero mantenuta: non c'era alcun obbligo
di rispettare la parola data a una strega. Molti inquisitoli infatti
</FONT></P><FONT size=3 face="Times New Roman"></FONT>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman"><EM>pensano che, dopo
essere stata messa in carcere, la promessa di risparmiarle la vita dovrebbe
essere mantenuta per un po', ma dopo un certo periodo la donna dovrebbe essere
bruciata.</EM></FONT></P><FONT size=3 face="Times New Roman"></FONT>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman">O, in
alternativa,</FONT></P><FONT size=3 face="Times New Roman"></FONT>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman"><EM>il giudice può
promettere, senza rischi, la vita all'accusata, ma in modo tale da liberarsi
dell'incombenza di pronunciare la sentenza di morte, deputandola a un altro
giudice al posto suo.</EM></FONT></P><FONT size=3 face="Times New Roman"></FONT>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman">Quando una strega veniva
riportata in cella dopo una seduta di tortura, il giudice doveva assicurarsi
che</FONT></P><FONT size=3 face="Times New Roman"></FONT>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman"><EM>nel tempo di pausa ci
[fossero] sempre delle guardie con lei, in modo da non lasciarla mai sola, per
paura che il diavolo la [spingesse] a suicidarsi.</EM></FONT></P><FONT size=3
face="Times New Roman"></FONT>
<P align=justify><FONT size=3 face="Times New Roman">In altre parole, anche un
suicidio o un tentato suicidio, causato dallo strazio o dal terrore, veniva
interpretato come un'ispirazione del demonio, e perciò come un'ulteriore prova
di colpevolezza. In tal modo, gli inquisitori discolpavano se stessi. Quando
qualche sventurata donna tentava di suicidarsi infilandosi nella testa gli
spilloni con cui fermava sui capelli la cuffia, dicevano: "<EM>L'abbiamo trovata
in questo stato, come se avesse voluto infilarli nelle nostre
teste"</EM></FONT>. Anche quei folli atti di disperazione venivano attribuiti a
intenzioni malevole e aberranti, al fine di produrre prove di colpevolezza.<BR>I
suicidi e i tentati suicidi erano ovviamente piuttosto comuni. Il <EM>Malleus
</EM>riferisce di streghe che "<EM>dopo avere confessato i loro crimini sotto
tortura, [hanno </EM><EM>cercato] di impiccarsi</EM>", oppure che
"<EM>approfittando della disattenzione delle guardie, si sono impiccate con i
lacci delle scarpe o con gli abiti</EM>".<BR>Se, nonostante la tortura, la
strega si rifiutava ancora di confessare, il <EM>Malleus </EM>consigliava
stratagemmi mi più cervellotici. L'accusata, per esempio, poteva essere portata
in una casa, i cui proprietari dovevano "<EM>fare finta di partire per un lungo
viaggio e di lasciarla sola</EM>". E poi</P>
<P align=justify><EM>Si faccia in modo che qualcuno di sua conoscenza [...] vada
a trovarla e le prometta che sarà messa in completa libertà se gli insegnerà
come si effettuano certe magie. E il giudice ponga mente che in questo modo
molte hanno confessato e sono state condannate.</EM></P>
<P align=justify>Come ultima risorsa, il <EM>Malleus </EM>consiglia il più
sfacciato e incredibilmente spudorato imbroglio:</P>
<P align=justify><EM>E che, infine, il giudice entri e prometta che avrà
misericordia, con la segreta, intima intenzione che ciò che intende è che sarà
misericordioso verso se stesso e verso lo Stato; perché tutto quello che viene
fatto per lo Stato è un atto di misericordia.</EM></P>
<P align=justify>Ai giorni nostri, abbiamo tutti esperienza di come un qualche
"timore" collettivo possa crescere progressivamente, come per contagio
psicologico, e assumere proporzioni di vera e propria isteria di massa. Durante
gli anni cinquanta, negli Stati Uniti, ci fu l'ossessiva crociata del senatore
Joseph McCarthy per scovare presunti comunisti. Nel dramma <EM>Il</EM>
<EM>crogiolo </EM>il commediografo Arthur Miller attaccò la campagna di McCarthy
usando, per analogia, la metafora dei processi di stregoneria svoltisi a Salem
nel XVII secolo. Grazie all'opera di Miller l'espressione "<EM>caccia alle
streghe</EM>" è diventata un diffuso modo di dire moderno, per indicare
qualunque tentativo di snidare presunti nemici instillando e diffondendo la
paura collettiva. Ancora più di recente, abbiamo conosciuto altre forme di
panico di massa. In seguito alle tensioni con la Libia, sotto la presidenza di
Ronald Reagan, parecchi turisti americani hanno modificato i loro progetti di
vacanza per evitare, terrorizzati, i voli internazionali. Si è verificato il
caso, in Gran Bretagna, di intere comunità di cittadini sospettate di avere
compiuto violenza sui minori durante riti satanici, con il risultato che decine
e decine di genitori sono stati allontanati dai figli con la forza. Considerati
questi esempi, è facile capire come la paura della stregoneria potesse avere
raggiunto le proporzioni di una vera e propria epidemia di panico, quando si
consideri che era stata diffusa dalla suprema autorità religiosa del tempo;
anzi, come fosse potuta diventare, a tutti gli effetti, l'equivalente
psicologico della peste. </P>
<P align=justify><FONT size=2 face=Arial><A
href="http://controappunto.splinder.com/">http://controappunto.splinder.com/</A></FONT></P>
<P align=justify> </P></DIV></DIV></DIV></DIV></BODY></HTML>