<br><div class="gmail_quote">
<div bgcolor="#ffffff" lang="IT">
<div align="center"><b><font face="Times New Roman" size="4"><span style="font-size: 14pt;"><span>DITTATURA E RAZZISMO ALLA NEW
HOLLAND</span></span></font></b></div>
<p><font face="Times New Roman" size="3"><span style="font-size: 12pt;"> </span></font><b><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-size: 10pt;">Che gli operai non vivono
una condizione di uomini liberi, ma siano degli schiavi sfruttati oppressi degli
schiavi moderni, questa è una verità assodata.</span></font></b></p>
<p class="MsoNormal"><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-size: 10pt;">Un dato di fatto che la
stessa realtà di vita della fabbrica ci sbatte in faccia brutalmente, attraverso
l’applicazione dell’unica legge che lì conta e domina, <b><span style="font-weight: bold;">quella del
padrone.</span></b></span></font></p>
<p><b><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-size: 10pt;">Tutto il resto la
democrazia, l’uguaglianza, la libertà di pensiero, di parola di espressione, i
diritti, sono solo tanta aria fritta. </span></font></b></p>
<p class="MsoNormal"><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-size: 10pt;"> </span></font></p>
<p class="MsoNormal"><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-size: 10pt;">Nella storia degli operai ci
sono stati tanti periodi bui e terribili riguardo la nostra condizione di vita e
lavorativa, la nostra capacità di antagonismo, ma questo momento storico risulta
essere il più tragico e drammatico, per la presente situazione di totale sbando,
di arretramento culturale in cui gli stessi operai oggi sono
precipitati.</span></font></p>
<p class="MsoNormal"><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-size: 10pt;">La fabbrica mostra
quotidianamente il metro di misura di un fondo che pare senza fine, a una
situazione e condizione degli operai che li rende inermi ed esposti alla totale
mercé del padrone.</span></font></p>
<p class="MsoNormal"><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-size: 10pt;">Riportiamo alcuni episodi avvenuti alla New Holland di
Modena:</span></font></p>
<div>
<ol type="1">
<li class="MsoNormal"><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-size: 10pt;">Abbiamo il capo
squadra della linea APH (1570) Imparato che minaccia e ricatta gli operai con
frasi del tipo: “<b><span style="font-weight: bold;">se vuoi il giorno di ferie
che mi hai chiesto oggi devi farmi più pezzi di quello che comporta la
cartella di produzione</span></b>” e viene di prassi coperto dall’azienda
malgrado le proteste delle RSU.<span>
</span></span></font>
</li><li class="MsoNormal"><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-size: 10pt;">Abbiamo il capo
squadra del reparto macchine utensili (1012) Carugati,che sempre pronto e
solerte nel soddisfare il volere del suo superiore Marcucci, pur di
compiacerlo si inventa sul momento leggi o normative contrattuali del tipo:
non si può uscire in più di due operai dal reparto o andare a prendere il
caffè in più di due (<b><span style="font-weight: bold;">diversamente ciò
potrebbe risultare un assembramento sedizioso?</span></b>) o chi non fuma non
può uscire dal capannone a prendere una boccata d’aria , un invito al
tabagismo? Mentre il reparto che gestisce è allo sfascio lui pensa solo a
contestare ad alcuni operai quella produzione prevista dai tempisti
impossibile da ottenere anche a causa dei macchinari spappolati dietro la
minaccia <b><span style="font-weight: bold;">“vi metto al turno
centrale”</span></b> sapendo che la causa sta nell’incuria dell’azienda, che
comporta gravi rischi alla sicurezza del lavoro nel
reparto!!!</span></font>
</li><li class="MsoNormal"><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-size: 10pt;">Abbiamo il capo
squadra della linea APL (1572) Chiatto che durante l’applicazione del WCM
nella propria squadra, trovando alcune giacche personali di alcuni suoi operai
appese a degli attaccapanni; e chiedendo a chi appartengono le riconsegna a
mano agli operai italiani, mentre all’operaio di colore che si appresta ad
andarla a ritirare la butta nel bidone dell’immondizia. Il tutto davanti agli
altri operai della squadra e al delegato della FIOM che restano esterrefatti
per il gesto. Come RSU unitarie abbiamo chiesto un provvedimento disciplinare
nei confronti del capo, che infliggesse almeno un giorno di sospensione vista
la gravità del gesto e il problema del razzismo crescente. Ma come volevasi
dimostrare<b><span style="font-weight: bold;"> la legge non è uguale per
tutti</span></b>, mentre per noi operai basta una piccola infrazione per
essere ripresi, multati o sospesi a loro tutto è concesso.
</span></font>
</li><li class="MsoNormal"><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-size: 10pt;">Abbiamo il “forse”
capo del personale Colacicco, che di fronte a delle banali richieste delle RLS
di stabilimento, tipo le liste di nominativi di chi è autorizzato a fare
determinate mansioni e cose, o per effettuare un semplicemente controllo su
quanto avviene all’interno dello stabilimento in merito alle norme della
L.626, è solo capace di prendere a pretesto la legge sulla privacy, impedendo
così ai delegati addetti alla sicurezza di acquisire dati e informazioni ed
essere messi così <span> </span>in condizione
di esercitare il loro ruolo nel modo migliore.<span> </span></span></font>
</li><li class="MsoNormal"><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-size: 10pt;">Abbiamo il certo
capo del personale Barrile che non tiene informate le RSU sui cambiamenti e le
modifiche che l’azienda vorrebbe intraprendere, oppure se anche le informa poi
avviene spesso tutto il contrario mettendo in difficoltà le RSU. Al suo sfogo
fatto all’unione industriali dove diceva dopo aver ricevuto le critiche dalle
RSU “d’ora in avanti allora vi faccio firmare un verbale di informazione, cosi
nessuno può dire che non vi avevamo informato o abbiamo cambiato i piani”, noi
diciamo ma magari fosse cosi, avremmo modo anche per dimostrare che lo SLAI
COBAS non viene neanche chiamato agli incontri!</span></font>
</li><li class="MsoNormal"><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-size: 10pt;">Poi abbiamo il
caso, del funzionario Franchi quello che con la macchina ha investito il
delegato della UILM nell’ultimo picchetto organizzato dalle RSU, cosa voleva
dimostrare costui, forse che era anche disposto ad ammazzare un operaio pur di
entrare. Ma non c’era nessun bisogno di questo gesto, perché gli impiegati e i
capi in quell’ occasione venivano lasciati entrare. (<b><span style="font-weight: bold;">non abbiamo paura che ci rubate il lavoro, avete
fatto di tutto per andare in ufficio</span></b>) ed inoltre i profitti li
rendono gli operai che producono merci, non gli impiegati davanti al
monitor.</span></font> </li></ol></div>
<p><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-size: 10pt;"></span></font><b><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-weight: normal; font-size: 10pt;">Alle RSU di FIM, FIOM, UILM e
FISMIC, vorremmo dire che di fronte a tutti questi accadimenti non si può più
stare zitti oppure, accontentarsi di un volantino di
denuncia.</span></font></b></p>
<p><b><font face="Times New Roman" size="2"><span style="font-weight: normal; font-size: 10pt;">Mentre agli operai diciamo che
pensare di tacere e abbassare la testa di fronte a questi soprusi, e credere
così di salvarsi il culo è solo una pura illusione. Un modo di pensare e di
agire sbagliato perché più accettiamo queste cose, più sprofondiamo verso il
basso e risalire dopo sarà ancora più duro. Dobbiamo smetterla di ragionare e
muoverci individualmente, ma dobbiamo unirci: <span> </span></span></font></b><font size="2"><span style="font-size: 10pt;">OPERAI contro PADRONI</span></font><font size="2"><span style="font-weight: normal; font-size: 10pt;"> e di conseguenza contro i capi che
in fabbrica li rappresentano. </span></font><font size="2"><span style="font-size: 10pt;">Dobbiamo mettere da parte le beghe personali e ragionare
come se fossimo un'unica testa, per gli interessi della nostra classe, la classe
operaia.</span></font><font size="2"><span style="font-weight: normal; font-size: 10pt;"></span></font></p>
<p><b><font face="Times New Roman" size="3"><span style="font-size: 12pt;" lang="EN-GB"></span></font></b></p>
<p><b><font face="Times New Roman" size="3"><span style="font-size: 12pt;" lang="EN-GB">RSU
SLAI COBAS NEW HOLLAND MODENA<span>
</span><span> </span><br></span></font></b></p><p><b><font face="Times New Roman" size="3"><span style="font-size: 12pt;" lang="EN-GB">14/10/09</span></font></b></p>
<p><b><font face="Times New Roman" size="3"><span style="font-size: 12pt;" lang="EN-GB">SLAI COBAS
MODENA</span></font></b></p></div>
</div><br><br clear="all"><br>-- <br>SLAI Cobas <br>Coordinamento Provinciale di Cremona<br><br>Via Mazzini, 24 – 26010 Bagnolo Cremasco (CR) - presso lo Spazio Popolare La Forgia<br><a href="http://www.slaicobas.it" target="_blank">www.slaicobas.it</a><br>
<br>Apertura sede sindacale martedì e giovedì dalle ore 17.00 alle 19.00<br>Per appuntamenti tel.3335986270 - 0373473214<br><a href="mailto:slaicobascremona@gmail.com" target="_blank">slaicobascremona@gmail.com</a><br>________________________________<br>
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