<u>Comunicato stampa</u><br><br><b>INCENERITORE DI CASTIRAGA VIDARDO (LO):<br><br>PRESENTATA DALLO SLAI COBAS UNA DENUNCIA ALLA PROCURA DI LODI</b><br><br>È stato presentato, alla Procura della Repubblica di Lodi, un dettagliato esposto penale in relazione ai reati di violazione in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per inquinamento ambientale e violazione delle direttive sui rifiuti, sui rifiuti pericolosi e sui rifiuti di imballaggio. Abbiamo ritenuto sia nostro diritto-dovere richiedere alla Procura di verificare la sussistenza di condotte di rilevanza penale.<br>
<br>Il termovalorizzatore di Castiraga Vidardo (LO) è stato spento e l’attività è stata temporaneamente sospesa per ulteriori accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria. Abbiamo con ciò formalizzato quanto a suo tempo segnalato agli organismi preposti alla vigilanza, una situazione igienico sanitaria e di sicurezza inadeguata e preoccupante, non idonea a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro. Tutte le lavorazioni effettuate in spregio a qualsiasi norma o misura necessaria, per evitare o diminuire i rischi professionali, nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno. Le sostanze impiegate e prodotte come scarto dalla combustione (fumi, polveri e diossine), altamente cancerogene e nocive, sono sparse ovunque e i lavoratori hanno assorbito queste sostanza a dosi massicce.<br>
<br>Molti sapevano della situazione, ma l’omertà, la paura di perdere il posto di lavoro, le minacce, le vessazioni, hanno fatto chiudere le bocche, soprattutto di chi ci lavorava in quegli ambienti, di chi ha preferito contrabbandare per un misero salario, la propria salute, per anni immerso in un ambiente altamente tossico e nocivo. Il confederume in azienda ha taciuto, lo SLAI Cobas NO! Rivendichiamo la tutela degli interessi della classe lavoratrice. Gli interessi economici per i padroni e i poteri forti, attorno a questi inceneritori sono elevati, e lo smaltimento illegale dei rifiuti è cronaca giornaliera. L’inceneritore di Castiraga Vidardo, gestito dalla Ecowatt Vidardo S.r.l. non è il “mulino bianco” che si vede in pubblicità. <br>
<br>La realtà celata, emerge un giorno, quando un nostro compagno che lavorava presso il termovalorizzatore come manutentore elettricista ed elettrostrumentista, ha chiesto alla direzione cosa stava respirando. Aveva iniziato a chiedere di effettuare dei rilevamenti ambientali adeguati, di essere sottoposto a visite mediche adeguate, tutto questo a tutela della sua salute e di quella dei suoi compagni di lavoro. Da quel momento l'azienda ha cominciato a spingerlo in un angolo ed infine lo ha indotto al licenziamento.<br>
<br>È una storia incredibile che vogliamo raccontare, di come per anni questo inceneritore, abbia potuto impunemente inquinare, minando la salute dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente circostante. Di come i proprietari e i gestori degli impianti CDR e di relativa termodistruzione, hanno gestito un’attività inquinante, correlata alla trasformazione dei rifiuti.<br>
<br>È una storia incredibile di come gli organi pubblici di controllo in materia di smaltimento rifiuti e gli organismi autorizzatori per l’esercizio delle attività di smaltimento e di recupero dei rifiuti, non abbiano rilevato, in evidenza quello che era per tanti il segreto di pulcinella.<br>
<br>È una storia incredibile, di omissioni, paura, omertà, di negazione dei diritti: è una triste vicenda anche per i lavoratori dell’inceneritore che, oltre a vivere con la preoccupazione di aver minata la propria salute, hanno l’incertezza nel futuro sul mantenimento del proprio posto di lavoro e del salario.<br>
<br>Chiediamo ai lavoratori dell’impianto di intraprendere con noi questa battaglia, per far pagare ai padroni tutto i profitti che hanno fatto sulla loro pelle. Perché la salute è per noi un diritto inalienabile, come il diritto ad avere un salario adeguato per una vita libera e dignitosa.<br>
<br><div style="text-align: center;"><b>CHIEDIAMO</b><br></div><b><br>· Che siano effettuati rilevamenti ambientali e la bonifica dell’intero sito a carico della proprietà.<br><br>· Il mantenimento del posto di lavoro e del salario per tutti i lavoratori dell’inceneritore fino al ripristino dell’attività lavorativa, il tutto a carico dell’impresa.<br>
<br>· Sia effettuata una specifica sorveglianza sanitaria e ulteriori visite mediche/diagnostiche per tutto il personale che è stato, ed è impiegato, all’interno dell’inceneritore di Castiraga Vidardo.</b><br><br>
<b>SE I LAVORATORI VOGLIONO AFFERMARE E DIFENDERE IL LORO DIRITTO ALLA SALUTE, ALLA GIUSTIZIA, ALLA TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA NATURA, NON DEVONO PIÙ DELEGARE A NESSUNO LA DIFESA DEI LORO INTERESSI. DOBBIAMO RIMBOCCARCI LE MANICHE E TENTARE DI COSTRUIRE UNA FITTA RETE DI RAPPORTI TRA CHI SI IMPEGNA IN PRIMA PERSONA PER TENTARE DI DIFENDERE SALUTE E TERRITORIO.</b><br>
<br> <br><br>7/10/2009<br><b><br><font size="6">Slai Cobas</font></b><font size="6"> </font><b>Cooordinamento provinciale di Cremona<br></b><br>(3335986270 – 0373473214 <a href="mailto:slaicobascremona@gmail.com">slaicobascremona@gmail.com</a> <a href="http://www.slaicobas.it">www.slaicobas.it</a><br>
<br><br><br>--<br>SLAI Cobas<br>Coordinamento Provinciale di Cremona<br><br>Via Mazzini, 24 – 26010 Bagnolo Cremasco (CR) - presso lo Spazio Popolare La Forgia<br><a href="http://www.slaicobas.it">www.slaicobas.it</a><br>
<br>Apertura sede sindacale martedì e giovedì dalle ore 17.00 alle 19.00<br>Per appuntamenti tel.3335986270 - 0373473214<br><a href="mailto:slaicobascremona@gmail.com">slaicobascremona@gmail.com</a><br>________________________________<br>
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