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<P>Lunedì 28 settembre alla Costan di Limana (BL), un moderno stabilimento che
produce celle frigorifere e frigoriferi industriali e commerciali, quindi in un
settore di medio-alta composizione organica di capitale, è accaduto un
infortunio molto grave.</P>
<P>Nella mattinata, un operaio bellunese di 43 anni è stato travolto da un
carrello di trasporto interno. Nella caduta ha riportato frattura della ottava
vertebra della colonna dorsale. L'operaio lavorava per una ditta di
termoidraulica che stava eseguendo lavori all'interno dello stabilimento.</P>
<P>Immediatamente è calato il silenzio sulla vicenda. Addirittura, il giorno
dopo, un operaio nostro iscritto, in vertenza con l'azienda per una contestata
dall'INPS prescrizione di malattia, non è riuscito a saperne nulla di più.</P>
<P>L'unico giornale che ne ha parlato, il Corriere delle Alpi, non ha nemmeno
fatto il nome dell'azienda di cui il lavoratore, in prognosi per 60 giorni, è
dipendente.</P>
<P>Il Gazzettino, quotidiano di area confindustriale, non ha dato la notizia,
mentre il Sindaco di un comune della provincia bellunese, della Lega, ha avuto
spazio in prima pagina per dire che "tutta questa gente è uguale" , si stava
riferendo ad un vu'cumprà nordafricano scoperto in una località dove era stato
"bene accetto", a rubare in una casa. La fraseologia razzista del Sindaco di
questo paese dell'Alpago, è stata riportata senza alcun commento dal quotidiano
filopadronale.</P>
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<P>Adesso la CGIL, che sviluppa il suo lavoro nel territorio prevalentemente con
i CAF, e che ben sappiamo non arriva certo a coprire nemmeno a livello di
informazione, le necessità dei lavoratori soprattutto immigrati ma non solo,
della stessa Riviera del Brenta, zona antifascista storicamente, e tantomeno di
altre zone, si propone di costituire del "Comitati di disoccupati", facendo
riferimento all'esperienza di Napoli (cfr.Nuova VeneziaMestre 1.10.2009
A.Abbadir, "Ecco i gruppi dei disoccupati organizzati").</P>
<P>Solo che le lotte dei disoccupati organizzati di Napoli, che abbiamo ripreso
proprio ad esempio sin dal dicembre dell'anno scorso quando abbiamo fatto la
proposta delle liste di lotta a livello territoriale, le lotte di Napoli
dicevamo, non hanno nulla a che vedere con la logica burocratica e verticistica
propria della CGIL.</P>
<P>Nulla di negativo, anzi, se in CGIL si cercano di acquisire e mutuare
percorsi ed esperienze storiche che NON appartengono alla storia della triplice
sindacale confederale, ma bensì alla Storia dei movimenti di lotta degli anni
'70 e successivamente, dei Cobas e dei sindacati autorganizzati come il
nostro.</P>
<P>Viene da pensare però come mai la "Nuova VeneziaMestre", che dice di fare
informazione obiettiva, quando di questi temi ne discutono decine di lavoratori
disoccupati immigrati ed italiani come a Spinea il 21 dicembre dell'anno scorso
ed in altre nostre occasioni di pubblica riunione, tace, mentre per la sola
"parola" di un dirigente confederale, scatta articolo con tanto di numero di
telefono.</P>
<P>Vogliamo dire a questi signori della "informazione" che la devono smettere di
essere succubi della grandi organizzazioni e che devono cercarsi le notizie dove
ci sono, tra i proletari ed i diseredati.</P>
<P>SLAI COBAS per il sindacato di classe - Venezia</P>
<P>1.10.2009</P></FONT></DIV></BODY></HTML>