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<DIV> </DIV>
<DIV>danilo wrote:</DIV>
<DIV id=INCREDISIGNATUREID>
<DIV> </DIV></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Laura, i concetti di fondo non possono che trovarmi d'accordo.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Tuttavia penso che occorrerebbe basare il tutto su basi più generali meno selettive.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>laura:</DIV>
<DIV>dove sta la selezione? dimmi il passaggio dove la trovi. TI riferisci all'indicazione di un'età per la flessibilità/precarietà quando si è in entrata e in uscita? Non bastano trent'anni di lavoro sicuro garantito?</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>danilo wrote:</DIV>
<DIV>Di recente Vittoria ha inviato un intervento che m'è piaciuto perché chiedeva, se non sbaglio, una decategorizzazione generale ed una riunificazione in un'unica categoria onnicomprensiva di "esseri umani".</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>laura: </DIV>
<DIV>di esseri umane, persone, parlo, in generale, per nulla distinti per professioni/mestieri</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>danilo:</DIV>
<DIV>Ecco, la selezione la opererei su esclusive basi di competenza. Così come la partecipazione la imposterei sulla pura base di una personale volontà.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>laura: </DIV>
<DIV>certo, per competenza ma .... se una psicologa riesce a far crescere foglie di basilico da 12 centimetri e questo le da' molta soddisfazione, perchè non darle la possibilità di coltivare un orto dove le pare? a catalogo la psicologa disoccupata potrebbe trovare e scegliere provvisoriamente un lavoro in campagna, che rassereni invece di star lì a leggere e spedire cv dalla mattina alla sera</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>danilo: </DIV>
<DIV>In ogni caso, da quanto osservo, il pieno successo d'integrazione in un nuovo mondo del lavoro può venire soltanto dall'introduzione di un sistema telematico tarato sulla capacità di accettare le persone ed integrarle in base alle loro necessità e soprattutto desideri del momento.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Non sono i lavoratori che bisogna rendere flessibili. E' il sistema che flessibilmente, ma soprattutto sensibilmente, deve essere capace di recepire le varie situazioni personali, non solo di competenza ma tante altre, per poter offrire a chi vi si rivolge letteralmente il meglio di quanto ha in serbo.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>laura: e infatti io me la prendo a male se l'INPS rigidamente mi vuole limitare</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>danilo:</DIV>
<DIV>Può sembrare strano, in un'epoca in cui ancora si parla di lotta di classe mentre in verità ognuno di noi oggi può cambiare di ruolo ben più di una volta nella propria vita pure con gran diletto e convenienza personale, ma se vogliamo un sistema capace di realizzare i nostri sogni dobbiamo pensarlo a livello di software.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>E' il software la chiave di tutto.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Ciao!</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Danilo</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>laura: se il software, come tu dici, è la chiave, proviamo, ripeto, una piccola sperimentazione a campione, ad esempio in una circoscrizione</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> </DIV></TD></TR>
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