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<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: verdana,sans-serif;">Ricevo,
condivido, diffondo.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: verdana,sans-serif;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: verdana,sans-serif;"><b>NOI NON PIANGIAMO I SOLDATI CADUTI PER UNA
GUERRA DI RAPINA IMPERIALISTA</b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: verdana,sans-serif;"><br>
Per cosa sono morti i soldati italiani? Questa è la prima domanda che dobbiamo
porci, al di là della retorica che in questi momenti sommergerà l’Italia e che
cercherà di nascondere i veri motivi perché questi soldati con le armi più
sofisticate erano in questo Afganistan. I politici, i pennivendoli del regime,
i sindacati confederali, vi racconteranno parecchie bugie. Diranno in sostanza
che i “nostri” soldati sono lì per aiutare le popolazioni (in sostanza quasi
dei missionari), per combattere il “terrorismo”e per la “pace”.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: verdana,sans-serif;">Quello
che nascondono è che i soldati italiani sono in Afghanistan (come negli altri
paesi) per gli interessi politici dell’imperialismo italiano in alleanza con
quello USA.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: verdana,sans-serif;">Per
tale motivo partecipano nei vari teatri di guerra alle più orrende carneficine,
non distinguendo gli obiettivi civili da quelli militari, mietendo numerose
vittime anche e soprattutto tra ragazzi/e di giovane età che hanno la sola
colpa di vivere in questi paesi. I militari sono lì per la volontà da parte del
“proprio” paese imperialista il quale e in quell’area per dominare e spartire
il bottino dei profitti insieme agli altri predoni imperialisti.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: verdana,sans-serif;">I
lavoratori non hanno nulla in comune con queste borghesie predatrici e hanno
tutto l’interesse ad opporsi alla partecipazione italiana alla guerra che si
sta combattendo in Afganistan.<br>
Per questo, il primo obiettivo urgente è quello di opporsi a tutte le guerre e,
come denunciamo da tempo, per evitare altri lutti alle famiglie italiane e alle
popolazioni afgane, lottare per l’immediato ritiro delle truppe italiane in
Afganistan e negli altri paesi nei quali sono presenti.<br>
Nessuna partecipazione a lutti patriottici o a mobilitazioni per cause volute
dalla borghesia italiana, così come viene chiesto dai sindacati tricolori anche
nel nostro Ente.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: verdana,sans-serif;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: verdana,sans-serif;">Lavoratori
e delegati sindacali dello Slai Cobas della Regione Lombardia</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: verdana,sans-serif;">Milano,
17 settembre 2009 </p>
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