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<DIV style="FONT: 10pt arial"><FONT face=Arial size=2><FONT face=Verdana
size=2><SPAN style="BACKGROUND: #ffffff"><FONT color=#ff0000><B>22 agosto: Il
sistema della busta paga come attestato di pagamento in contanti, utilizzato da
moltissime ditte di subappalto ed appalto in Fincantieri a Marghera, è un
sistema mafioso ed illegittimo. Illegittimo perché si cerca di fregare in
maniera peraltro ridicola il lavoratore su un titolo dovuto (la busta paga) e la
Giustizia insieme, cui si cerca di far passare l'asserito pagamento senza
ricevuta come "pro forma" inutile. La questione è stata affrontata dalla
inchiesta giudiziaria su Eurotecnica e Rocx, che la Polizia giudiziaria della
Procura di Venezia ha da poco concluso mandando il proprio rapporto di 3 mesi di
verifiche sui dati contabili sequestrati ad aprile, al pm recentemente
subentrato a Pipeschi, C.Franceschetti. La questione è inoltre saltata fuori in
una ridicola spiegazione della Eurotecnica di fronte al Giudice del lavoro
dr.ssa Bortolaso, che ha convocato anche troppo rapidamente una udienza il 27
agosto per il caso di Jahangir M., operaio del Bangla Desh di cui la Eurotecnica
srl ha impugnato il ns.decreto ingiuntivo. La stessa questione è avanzata dalla
Metaltecnica Apuana nei confronti di Ruhol S. operaio licenziato un anno fa
senza giusta causa, di cui il 15 settembre ci sarà un tentativo di conciliazione
monocratica seguito ad una ns.richiesta ispettiva. Inutile dire che se la
inchiesta della Polizia giudiziaria della Procura di Venezia fosse stata presa
in mano prima dal nuovo pm, così come le ns.denunce su nuova importazione a
pagamento di manodopera destinata a Fincantieri, probabilmente questi assurdi
colpi di coda di padroni abituati a potere "tutto" sui lavoratori immigrati,
forse non ci sarebbero stati.</B></FONT></SPAN></FONT></DIV>
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<P
style="BACKGROUND-ATTACHMENT: scroll; BACKGROUND-IMAGE: none; MARGIN-BOTTOM: 0cm; MARGIN-LEFT: 1.76cm; MARGIN-RIGHT: 1.76cm; BACKGROUND-REPEAT: repeat"
align=justify><B><FONT face=Verdana color=#ff0000 size=2>21 agosto: impugnata
una sanzione disciplinare contro Alessandro, operaio del Cobas della Euro &
Promos alla San Benedetto, perché non aveva partecipato ad un "corso sulla
sicurezza" di 1 ora convocato il giorno prima per il giorno dopo, successivo
all'orario di lavoro. Inutile anche qui dire che la politica di Goebbels è la
più amata dai padroni italiani, mistificare sempre. Una realtà lavorativa in cui
denunciamo una situazione di rischio e nella quale ci sono stati già incidenti
in passato, (bancali accatastati ben sopra il massimo consentito, passaggio
veloce di muletti), che cerca di far passare un lavoratore dei Cobas che
denuncia questa situazione, per un o che se ne frega della sicurezza. Se
Goebbels fosse vivo, applaudirebbe.</FONT></B></P>
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style="BACKGROUND-ATTACHMENT: scroll; BACKGROUND-IMAGE: none; MARGIN-BOTTOM: 0cm; MARGIN-LEFT: 1.76cm; MARGIN-RIGHT: 1.76cm; BACKGROUND-REPEAT: repeat"
align=justify><B><FONT face=Verdana color=#ff0000 size=2>21 agosto: il
ns.coordinatore Paolo Dorigo ha querelato il Corriere per il servizio del 26
maggio.</FONT></B></P>
<P
style="BACKGROUND-ATTACHMENT: scroll; BACKGROUND-IMAGE: none; MARGIN-BOTTOM: 0cm; MARGIN-LEFT: 1.76cm; MARGIN-RIGHT: 1.76cm; BACKGROUND-REPEAT: repeat"
align=justify><B><FONT face=Verdana color=#ff0000 size=2>17 agosto: impugnato il
licenziamento di Omar, autista di una piccola ditta del bellunese, che ha usato
la falsa accusa che si sarebbe appopriato dei dischi cronotachigrafi, accusa
posta a denuncia penale cui è seguita ns.controquerela; ma i primi a muoverci
siamo stati noi, con una richiesta ispettiva precedente l'inizio dello
scatenamento delle ostilità da parte di una azienda che non tollera autisti che
vogliano tornare a casa la sera.</FONT></B></P></FONT></DIV></BODY></HTML>