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<DIV><B>Sent:</B> Saturday, August 01, 2009 6:33 AM</DIV>
<DIV><B>Subject:</B> Impronte digitali per entrare in cantiere</DIV></DIV>
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<H1>Impronte digitali per entrare in cantiere</H1>
<H2>Bergamo, nuove regole contro il lavoro nero per la costruzione del maxi
ospedale. Critici i sindacati</H2>
<P></P>
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<P>BERGAMO - «Dammi il cinque» d' ora in avanti non sarà più un invito riservato
a sportivi osannanti o ai detenuti all' ingresso delle prigioni. Il controllo
delle impronte digitali diventerà anche l' inconsueto metodo scelto dagli
Ospedali Riuniti di Bergamo per controllare che al mega- cantiere del nuovo
ospedale, un' opera da 340 milioni di euro al via entro fine anno, accedano solo
persone autorizzate. Il fine è chiaro: combattere il lavoro nero e tutte le
forme di irregolarità che spesso si annidano tra le pieghe dell' edilizia. Ma lo
strumento, mai sperimentato in questo campo, ancor prima di essere applicato dà
già adito a commenti quantomeno sorpresi. Anche da parte di chi (i sindacati)
solo poche settimane fa aveva siglato un corposo protocollo d' intesa con l'
azienda ospedaliera per vigilare sui tanti capitoli (dalla sicurezza al lavoro
nero) di un' operazione di portata storica. Gigi Petteni, segretario provinciale
Cisl, non nasconde le sue perplessità. «Tutto ciò che si può fare per evitare
incidenti o irregolarità è bene accetto. Mi auguro, però, che si vogliano
adottare metodi rispettosi della dignità dei lavoratori». Il controllo delle
impronte digitali per accedere al cantiere è una novità assoluta anche per il
sindacalista: «Crediamo che, senza ricorrere a soluzioni discutibili, ci siano
già gli strumenti per vigilare sui lavori». Per il direttore amministrativo
dell' ospedale Carlo Bonometti, invece, la sorpresa non ha ragion d' essere. «E'
un sistema già in uso in alcuni istituti di credito. Lo applica, per esempio,
una banca del mio paese, Borgosatollo, in provincia di Brescia». Magari non è
proprio la stessa cosa, ma la preoccupazione dell' azienda ospedaliera è di
avere un controllo rigoroso su quanti, a vario titolo, frequenteranno il
cantiere. Sarebbe doppiamente paradossale un infortunio nel luogo deputato alla
cura della salute. La casistica degli incidenti mostra che spesso le vittime
sono lavoratori non in regola. Ecco perché diventa importante una rigorosa
barriera iniziale. «Ma noi crediamo che una riduzione dei rischi sarebbe
garantita dalla limitazione dei sub-appalti», ribatte il segretario Cisl.
Sindacati e azienda ospedaliera sono comunque concordi che quello che si aprirà
entro l' anno sarà un cantiere importante da molti punti di vista. Per le
dimensioni (600 mila metri cubi di volumetria, 900 posti letto) e la quantità di
maestranze impiegate (6-700 persone al giorno), ma anche per la sua complessità.
Così il direttore generale dei Riuniti Stefano Rossattini ha puntato su una
Commissione aggiudicatrice di alto profilo. Sarà presieduta dal tenente generale
Vito Carlucci e sarà composta anche dall' architetto Gerolamo Corno (in qualità
di responsabile della struttura edilizia sanitaria della Regione), dall'
avvocato Roberto Massari (esperto in Diritto amministrativo), dal dottor Umberto
Gavazzeni (commercialista) e dal dottor Enrico Gamba (esperto di procedura di
gara). Toccherà a loro vagliare le offerte presentate dai sette gruppi di
aziende che partecipano alla gara d' appalto. Il cronogramma messo a punto dall'
azienda prevede che l' aggiudicazione dei lavori avvenga entro il 20 ottobre. La
posa della prima pietra di quello che diventerà l' ospedale Papa Giovanni XXIII
è in programma prima di Natale. Dopodiché la macchina partirà a pieno regime,
per arrivare a completare l' opera tra la fine del 2007 e l' inizio del 2008.
Finora i tempi sono stati sostanzialmente rispettati, ma il difficile, come
dimostrano precedenti esperienze (vedi l' ospedale di Lecco) viene adesso. L'
obbiettivo è duplice: da un lato, rispettare la scadenza (anche perché i Riuniti
mostrano il peso dei loro 70 anni); dall' altro, evitare che il mega-cantiere
finisca al centro delle polemiche per infortuni o irregolarità. Cesare Zapperi
SICUREZZA, CONTROLLO E INCIDENTI Il mega-cantiere del nuovo ospedale di Bergamo,
un' opera da 340 milioni, aprirà entro la fine dell' anno IL SISTEMA Un «pass»
elettronico Gli Ospedali Riuniti di Bergamo rileveranno le impronte ai
lavoratori del mega-cantiere. Un modo per combattere il lavoro nero e ogni forma
di irregolarità. Una novità assoluta anche per gli stessi sindacati IL
PRECEDENTE In uso nelle banche Rilevare le impronte digitali è un sistema
antirapina già adottato in alcune banche (foto). Più sicuro di porte blindate e
metal detector. All' ingresso i clienti sono invitati a lasciare le loro
impronte. Problemi di privacy? I dati vengono eliminati dopo sette giorni I
NUMERI 230 morti sul lavoro Sono 230 i morti sul lavoro in Lombardia nel 2003
(dati Inail), su 164.172 infortuni, in calo di una sola unità rispetto al 2002.
A livello provinciale Milano è in vetta alla classifica con 55 casi, davanti a
Brescia (46) e Bergamo (35) IL SEGRETARIO CISL Mi auguro si adottino metodi
rispettosi della dignità dei lavoratori L' AMMINISTRATORE Non c' è ragione di
sorprendersi È un sistema già in uso in alcune banche</P><!-- google_ad_section_end -->
<P class=footnotes>Zapperi Cesare<BR></P>
<P class=footnotes-archivio><STRONG>Pagina 52</STRONG><BR>(15 settembre 2004) -
Corriere della Sera</P></FONT></DIV><BR>
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