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<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT><BR></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>un testo da segnalare</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>dal nuovo numero di proletari
comunisti</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>richiedere <A
href="mailto:ro.red@fastwebnet.it">ro.red@fastwebnet.it</A></FONT><BR><BR>contro
il pacchetto sicurezza<BR><BR>L'approvazione al Senato con il 'voto di fiducia'
del pacchetto sicurezza<BR>rappresenta il culmine di un'offensiva politica,
sociale, culturale e<BR>ideologica antimmigrati e un salto di qualità nella
marcia verso uno Stato<BR>moderno fascista e poliziesco.<BR>Il governo
Berlusconi-Bossi prende la testa e guida questa offensiva e punta<BR>a far leva
su di essa per la costruzione del blocco politico e sociale di<BR>massa di
sostegno alla costruzione di un regime.<BR>Il pacchetto sicurezza costituisce
quindi uno spartiacque di una fase<BR>politica.<BR>Analizzare questa nuova fase
e sviluppare un salto di qualità della lotta a<BR>questo governo è il compito
che si pone davanti a noi, alle avanguardie<BR>operaie, al movimento comunista e
rivoluzionario, all'opposizione politica e<BR>sociale, a esponenti e
movimenti democratici e progressisti.<BR><BR>I vari punti del pacchetto
sicurezza sono già illustrati ampiamente dalla<BR>stampa governativa e di
opposizione; in questa nota tracciamo l'essenziale,<BR>ma chiaramente facciamo
appello alle forze militanti e intellettuali perchè<BR>il provvedimento di legge
sia analizzato punto per punto, spiegato,<BR>denunciato nella sua sostanza, e
individuate le forme di contrasto anche sul<BR>piano della Costituzione e delle
Leggi. Servono volantini molto dettagliati,<BR>opuscoli, anche manuali di
autodifesa nelle mani degli immigrati, dei<BR>comitati, delle loro strutture di
sostegno.<BR><BR>La definizione del reato di 'clandestinità' trasforma gran
parte degli<BR>immigrati già sul nostro territorio, in gran parte lavoratori,
sia pure<BR>spesso in nero, precari - non certo per loro responsabilità; la gran
parte<BR>delle donne impegnate come badanti, in criminali, da arrestare,
rinchiudere,<BR>perseguitare, cacciare, e, in questo percorso, ricattare,
violare nei<BR>diritti e nel corpo, umiliare, calpestare nella loro dignità.
"Immigrato"<BR>non significa più chi è costretto ad andare via dal suo paese per
miseria,<BR>fame, repressione politica, guerra, ma è uguale a delinquente, a
persona<BR>che, per il fatto stesso che viene o vive già in Italia, fa un "atto
lesivo<BR>di beni meritevoli di tutela penale" (come hanno denunciato
alcuni<BR>giuristi).<BR>In questo, è evidente il contenuto razzista e xenofobo
che stabilisce un<BR>nesso incancellabile col nazismo e il fascismo. Ma dire
"leggi razziali" è<BR>giusto ma non basta, perchè tanti immigrati non sono
considerati dagli<BR>stessi autori della Legge come diversi per colore della
pelle o etnia di<BR>appartenenza o religione (come era ai tempi del fascismo),
ma diversi<BR>socialmente per appartenenza ad altri paesi e quindi ad altre
culture, ad<BR>altre abitudini.<BR>E' una politica e una concezione di stampo
regressivo e barbarico.<BR>Considerare la clandestinità come reato è negare un
processo storico legato<BR>al modo di produzione capitalista, che produce
inevitabilmente<BR>l'immigrazione; ma è soprattutto nascondere che è
l'esistenza<BR>dell'imperialismo, di paesi ricchi che creano e sempre più
rapinano,<BR>sfruttano i paesi poveri, che fanno le guerre in questi paesi e/o
sostengono<BR>regimi affamatori e oppressori, a generare la ricerca di vita e di
lavoro<BR>nei paesi imperialisti come il nostro.<BR>Il pacchetto sicurezza nel
nascondere tutto questo, afferma dentro questo<BR>processo storico un carattere
di classe, ostentato e sancito per legge,<BR>quasi simile al sistema delle
'caste'. Possono stare in Italia al massimo<BR>gli immigrati che già hanno un
lavoro sicuro e una casa, che possono<BR>pagarseli a peso d'oro, che possono
pagarsi il permesso di soggiorno, ecc.<BR>L'intero apparato statale -
prefetture, forze dell'ordine, Istituzioni<BR>locali - viene modellato da questa
concezione che guida il provvedimento<BR>apertamente di classe, apertamente
fatto per cacciare proprio chi sta più<BR>male, chi ha più bisogno di trovare
lavoro, chi ha bisogno di scappare dalla<BR>miseria, dalla repressione e dalla
morte, chi sta nel lavoro nero e dovrà<BR>ora stare ancora più a "nero", facendo
fare superguadagni ai padroni (così è<BR>il governo a generare più lavoro
nero).<BR>E per fare questo l'intero apparato statale deve violare
apertamente<BR>principi sanciti dalla stessa democrazia borghese e dalla
Costituzione.<BR><BR>Il provvedimento di autorizzazione delle ronde è una
legalizzazione di corpi<BR>paramilitari, raccolti all'interno della feccia
sociale di ex militari,<BR>forze dell'ordine, gruppi di vigilantes e di
squadrismo fascista già<BR>esistenti ed operanti e di gruppi di cittadini
"dell'ordine" della piccola e<BR>media borghesia e anche del sottoproletariato
che già facevano dell'odio<BR>razzista, cieco, xenofobo, la loro condotta
abituale. Le ronde sono l'altra<BR>faccia del considerare l'immigrazione
clandestinità ed sono del tutto<BR>conseguenti alla regimentazione,
"privatizzazione" delle forze dell'ordine e<BR>degli apparati statali.<BR>C'è
anche un esplicito appello alla delazione diffusa dei cittadini, fatto<BR>sia
con le campagne ideologiche e di sottocultura, disinformazione, sia con<BR>il
controllo, il ricatto, le minacce di repressione.<BR>E' una delle forme del
moderno fascismo costruito non con un movimento<BR>squadrista dal basso ma con
una forma di squadrismo costruito dall'alto, in<BR>funzione di una guerra civile
non dichiarata di bassa intensità.<BR><BR>Il provvedimento del pacchetto
sicurezza non tocca solo gli immigrati ma<BR>tutti. Il governo e il blocco
sociale che lo sostiene risponde alla crisi<BR>con una militarizzazione del
consenso, usando gli immigrati come obiettivo<BR>aperto e i proletari e le masse
popolari e l'intera società come obiettivo<BR>finale.<BR>Crisi economiche,
impegno militare nella guerra - vedi Afghanistan - nuovi<BR>assetti
internazionali alimentano questa spirale che si esprime oggi nel<BR>pacchetto
sicurezza, ma che si era già presentata con le leggi ad personam,<BR>l'attacco
alla giustizia, all'informazione, alla magistratura<BR>anticorruzione, alle
prerogative del parlamento, al sistema elettorale. Il<BR>pacchetto sicurezza
torna al nodo sostanziale della trasformazione<BR>reazionaria della struttura
dello Stato, terreno aperto dall'uso<BR>dell'esercito in funzione civile, dalla
legislazione già esistente<BR>d'emergenza "antiterrorismo", da tutte le
politiche securitarie - che non<BR>nascono con Berlusconi ma sono state una
caratteristica lineare e costante<BR>di tutti i governi della borghesia
imperialista italiana negli ultimi<BR>trent'anni.<BR><BR><BR>Esiste opposizione
a tutto questo? Senz'altro, ma non in questo Parlamento e<BR>nei partiti che in
esso vi sono. Anche se esiste il voto contrario<BR>all'interno del gioco
parlamentare, anche se si sentono voci più radicali e<BR>più esplicite contro il
governo da parte di alcune componenti, quali di Di<BR>Pietro, questo Parlamento
vive dentro il percorso del moderno fascismo e, di<BR>conseguenza, è la forma
parlamentare che ne accompagna la marcia.<BR>Si uniscono, quindi, due aspetti:
il carattere ostentato e di parte delle<BR>leggi dello Stato e il venir meno del
simulacro della democrazia borghese<BR>rappresentato dal parlamento. Per questo
il segno generale dell'opposizione<BR>al pacchetto sicurezza non può che essere
antistatale e antiparlamentare.<BR>Solo se si coglie questo come segno
distintivo e su questo si traccia la via<BR>dell'opposizione e della lotta, è
possibile dare il giusto peso alla<BR>contraddizione che esiste tra la
Costituzione e molte leggi dello Stato e il<BR>pacchetto sicurezza.<BR><BR>Tocca
alle forze che hanno chiarezza su questo, raggrupparsi e prendere la<BR>testa
del movimento di lotta politica e sociale contro il
pacchetto<BR>sicurezza.<BR>Queste forze devono trattare per bene il problema
della base sociale e della<BR>forma di questa lotta.<BR>Questa lotta si può
vincere se la base sociale sono i proletari e si<BR>sviluppa l'autorganizzazione
di massa degli immigrati. Due compiti<BR>difficili, perchè nelle fila del
proletariato, e in particolare nella classe<BR>operaia di alcune zone del paese,
è ampiamente penetrato il veleno razzista<BR>e xenofobo, inoculato
dall'aristocrazia operaia e dalla piccola borghesia<BR>proprietaria, bottegaia e
benestante, attraverso i suoi partiti, in primis<BR>la Lega, e i suoi apparati
politici e sindacali di consenso e di<BR>trasmissione; come è penetrato pure
nelle fila popolari del sud del paese<BR>dove questo veleno è stato veicolato
dalle sacche del sottoproletariato e<BR>della disgregazione sociale e
malavitosa, vedi Napoli.<BR>Nelle file degli immigrati, poi, il terrore e la
povertà, i retaggi<BR>etnico/culturali sono un ostacolo rilevante al processo
di<BR>autorganizzazione.<BR>Per questo, chiamando alla lotta, c'è da condurre
una lotta ideologica,<BR>politica, culturale e pratica, all'interno de movimento
proletario e delle<BR>sue forme organizzate.<BR><BR>Le forme di lotta. E'
evidente che la prima forma di lotta è la<BR>disobbedienza civile e di massa, su
cui bisogna chiamare effettivamente<BR>tutti coloro che contrastano e non
appoggino queste leggi.<BR>La disobbedienza civile e di massa è il 'brodo di
coltura' necessario della<BR>lotta militante per contrastare gli apparati di
Stato ufficiali e quelli ora<BR>delle ronde che vanno contrastati anche sul loro
stesso terreno.<BR><BR>Proletari comunisti da tempo non crede che il fronte
unito delle forze<BR>politiche esistenti che si dicono comuniste sia l'elemento
principale e<BR>determinante. Noi consideriamo le forze ex parlamentari
esistenti che si<BR>dichiarano comuniste, la "scimmia addosso" del movimento di
opposizione, la<BR>carta conciliante e perdente in questa lotta. Noi siamo per
il primato dei<BR>fatti sulle parole, e su questa concezione e analisi delle
forze in campo<BR>puntiamo a dare il nostro contributo d'avanguardia a questa
importante<BR>battaglia.<BR>Il governo razzista e moderno fascista deve essere
rovesciato. Nessuna parte<BR>della classe operaia, dei precari, dei disoccupati,
delle donne, dei giovani<BR>può trarre alcun vantaggio e alcun miglioramento,
alcuna sicurezza, alcuna<BR>libertà, dalla politica barbara e criminale di
questo governo.<BR>Nessuna persona che si consideri democratica, civile, non
razzista può<BR>accettare di vivere sotto leggi e governi
incivili.<BR><BR><BR></DIV>
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