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<DIV><BR></DIV><SPAN class=postbody><SPAN style="FONT-WEIGHT: bold">In corsivo
il commento di Giuseppe</SPAN>
<BR><BR>---------------------------------------------------------------------------------
<BR><BR><SPAN style="FONT-WEIGHT: bold">Report incontro delegazione
Coordinamento Precari Scuola con VII Commissione Cultura a Montecitorio in data
15/07/2009</SPAN> <BR><BR>La delegazione del Coordinamento Precari Scuola -
formata da otto portavoce, scelti su base della provenienza geografica, di tutti
i coordinamenti di precari promotori del sit-in davanti Montecitorio del 15
luglio - ha incontrato, mentre l'iniziativa di protesta era i corso, i
rappresentanti della VII Commissione Cultura, nelle persone della Presidente On.
Valentina Aprea, e di quattro esponenti del PD, Coscia, LaTorre, Ghizzoni,
Siragusa. <BR><BR>La delegazione ha portato a conoscenza della Presidente i tre
punti programmatici del sit-in di protesta, indetto dal Coordinamento Precari
Scuola, organismo nazionale auto-organizzato dei precari della scuola, autonomo
da partiti e sindacati: <BR><BR>1. No ai tagli, previsti dalla Legge 133 <BR>2.
No al PDL Aprea <BR>3. Assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari su
tutti i posti vacanti e disponibili in organico di diritto e di fatto <BR><BR>La
delegazione ha inoltre richiesto che la Presidente e i rappresentanti
dell'opposizione si facciano portavoce presso il Governo della richiesta del
Coordinamento Precari Scuola di aprire un Tavolo tecnico al fine di definire
insieme ai rappresentanti dei precari un piano che arrivi, nel più breve tempo
possibile, a realizzare il terzo punto programmatico. <BR><BR>La prima
preoccupazione dell'On. Aprea è stata quella di lamentarsi con la delegazione
dei presunti slogan lanciati durante il sit-in, offensivi verso la sua persona.
<SPAN style="FONT-STYLE: italic">Averle fatto presente che vivere da anni in una
condizione di precarietà e rischiare a breve di non lavorare più, può
giustificare un certo grado di esasperazione e di rabbia non sembra aver lenito
la suscettibilità dell'Onorevole. </SPAN><BR><BR>A seguire l'Aprea ha annunciato
che il progetto di legge che porta il suo nome è in corso di modifica
(probabilmente nella parte riguardante la possibilità per le scuole pubbliche di
trasformarsi in fondazione) ma ne ha difeso l'impianto complessivo, sostenendo
che esso ha lo scopo di trasformare, per ragioni di maggiore efficienza e
qualità, il sistema di reclutamento delle future generazioni di insegnanti senza
tuttavia toccare i diritti acquisiti dagli insegnanti attuali. Di conseguenza
l'On. Aprea ha riferito alla delegazione di “aver proposto la non cancellazione
delle attuali graduatorie provinciali” e di volersi impegnare per la
“stabilizzazione”<SPAN style="FONT-STYLE: italic"> (ha parlato di
stabilizzazione e non di assunzione)</SPAN> dei precari della scuola, sia
abilitati, sia i non abilitati con vari anni di servizio. Alla nostra domanda su
come questo “impegno” si possa conciliare con il piano di tagli predisposto da
Gelmini/Tremonti ha risposto che quella è una questione che riguarda il Governo
e non lei che è “solo una parlamentare” e che quindi non ha competenze a
decidere. <SPAN style="FONT-STYLE: italic">Viene spontaneo supporre che anche la
sua proposta di “non cancellazione delle graduatorie”, in quanto proposta da
“una semplice parlamentare”, rischia di non essere presa in considerazione dal
governo.</SPAN> L'Onorevole, incalzata dalla delegazione, non ha dato per altro
risposta su tempi e modi in cui intenderebbe concretizzare il suo “impegno per
la stabilizzazione”, né ha dato una disponibilità personale sulla nostra
richiesta di Tavolo tecnico. Il tempo concesso dall'Onorevole Valentina Aprea
alla delegazione è stato molto breve e dopo pochi minuti si è accomiatata “per
altri impegni urgenti”. <BR><BR>L'incontro è quindi continuato con le sole
Onorevoli rappresentanti del PD, senza più la presenza di alcun rappresentante
della maggioranza della VII Commissione Cultura. Le rappresentanti
dell'opposizione hanno riferito che, in questo stesso giorno, nell'aula dei
Deputati era in corso una votazione su alcune mozioni, presentate dal Partito
Democratico proprio sul tema scuola e dai contenuti più favorevoli alle
rivendicazioni del Coordinamento, mozioni tutte respinte dal governo, in
particolare la richiesta di ripristino delle risorse finanziarie tagliate.
<BR><BR>Le rappresentanti del PD si sono anch'esse lamentate per la leggera
contestazione fatta dai precari in piazza all'ex Ministro dell'Istruzione del
governo Prodi, Fioroni; esse hanno difeso l'operato del precedente governo di
centro-sinistra sulla scuola e in particolare dell'ex ministro sostenendo che
questi aveva in carica predisposto delle assunzioni poi fermate dal successivo
governo di centro-destra e liquidando con un perentorio “sono favole” le
consuete critiche, molto facili per altro da sostenere con prove documentate, al
Fioroni-ministro per il suo piano di tagli al personale (anche se più modesto di
quello della Gelmini) e la sua proposta, molto simile a quella avanzata oggi
dall'On. Aprea, di permettere alle scuole pubbliche di trasformarsi in
fondazioni. <SPAN style="FONT-STYLE: italic">Che inconsciamente le Onorevoli del
PD rimproverino soprattutto ai precari di avere buona memoria?</SPAN> <BR><BR>Le
rappresentanti hanno ribadito la piena adesione del Partito Democratico ai tre
punti programmatici del sit-in (a cui il Partito ha per altro aderito) salvo
sostenere, in linea con le giustificazioni dello stesso governo, che “non ci
sono i soldi per le assunzioni” [On. La Torre (?)]. Hanno denunciato l'assoluta
chiusura del governo a qualsiasi trattativa e “apertura” alle proposte
dell'opposizione sulla scuola e che nel Parlamento non ci sia più alcuno spazio
per la discussione sui provvedimenti licenziati dal governo visto che questi li
blinda quasi tutti con l'arma della “fiducia”. Anche sull'ultima uscita del
governo sul “contratto di disponibilità” per gli insegnanti “tagliati” non c'è,
secondo le rappresentanti, in realtà ancora nessuna proposta ufficiale, nulla di
scritto. Hanno lamentato anche la scarsa partecipazione/mobilitazione degli
ultimi mesi dei precari della scuola. <BR><SPAN
style="FONT-STYLE: italic"><BR>Il tono generale dell'intervento delle
rappresentanti del PD è stato un po' quello dello scarica-barile, pur se alcuni
punti sono condivisibili: sul governo che non dialoga, sulla stampa controllata
e che non dà spazio neanche al principale partito d'opposizione (persino il
quotidiano “La Repubblica”, da sempre filo-centrosinistra, si sarebbe rifiutato
di pubblicare un loro articolo sulla scuola), sulle altre opposizioni
parlamentari dalla doppia faccia che in piazza appoggiano una cosa e in aula
votano l'esatto contrario (riferimento a Di Pietro e l'Italia dei Valori, altro
partito che ha dato la propria adesione al sit-in), sui sindacati che non fanno
il loro dovere (“a chi lo dice!”) e trattano informalmente con il governo sui
famigerati contratti di disponibilità; fino al più clamoroso degli
scarica-barile: sui precari stessi che non si “mobiliterebbero abbastanza” per
convincere/motivare/giustificare il PD verso un'azione più decisa in difesa dei
loro interessi. (“voi precari dovete protestare di più, solo in quel caso noi
potremo muoverci e fare qualcosa”). Può il principale partito dell'opposizione
avere come unica strategia di azione sulla scuola quella di trovarsi degli alibi
al proprio immobilismo?</SPAN> <BR><BR>Anche le rappresentanti del PD si sono
mantenute fredde sulla nostra richiesta di Tavolo tecnico, adducendo che “non
sarebbe possibile per legge”. <BR><BR>L'incontro tra la delegazione del
Coordinamento Precari Scuola e i rappresentanti della VII Commissione Cultura si
è concluso dopo circa due ore di
colloquio.<BR>_________________<BR></SPAN><!-- SPAMfighter Signature --><br><hr>Sto utilizzando la versione gratuita di <a href="http://www.spamfighter.com/lit">SPAMfighter</a>!<br /> Siamo una comunità di 6 milioni di utenti che combattono lo spam.<br /> 2974 messaggi contenenti spam sono stati bloccati con successo.<br />La versione Professionale non ha questo messaggio.</BODY></HTML>