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<DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT> </DIV>
<DIV>Al di là delle sceneggiate contrapposte, al di là delle tende beduine e
di chi protesta per le tende, al di là delle sceneggiate e delle
barzellette dei leader una cosa è certa:i migranti continueranno a venire
nessun accordo potrà fermarli, sono costretti a mettersi in cammino sospinti
dalla forza motrice dell'insostenibiltà della non vita, continueranno a morire
nel deserto, continueranno a morire in fondo al mare.<BR>In pasto al
popolo bue si da l'accordo sull'immigrazione, in pasto si da il
riconoscimento dei torti fascisti in Libia, con tanto di film
"riparatore" che dice la verità che tutti sanno.<BR>I problemi reali
restano sullo sfondo, anche per i contestatori ondivaghi; l'Italia presenta
le sue scuse, per i campi di concentramento dove furono accoppati bambini,
donne ed uomini di Libia,: tante scuse per i campi di concentramento
passati, intanto campi di concentramento odierni di qua e di là delle
sponde: tanto per i morti passati scusa si può chiedere, tanto per fare
<BR>nuovi morti tocca accordarsi: nuovi morti e nuovi affari valgono ben
la restituzione di una Venere di Cirene!: una<BR>messa val bene una
messa, una venere val ben una venere di fronte agli affari.L'Italia
di Berlusconi assicura 5 miliardi di dollari per una strada costiera
di più di 1600 chilometri che unirà Libia Tunisia ed Egitto,
<BR>sminamento della Libia, pensioni alle vittime delle mine...... I
fascisti facevano le strade, i democratici fanno le super strade! e in
cambio? solo la presunta fermata dei migranti? solo un accumulo di
cadaveri che sul <BR>mercato: quanto valgono?<BR>E via! una venere è pur
sempre una venere! di fronte ai rifiutati umani, e il business val
più di una Venere pur se di Cirene! figurati quanto vale rispetto ai morti
di fame.<BR><BR>Ma prima di parlare degli interessi reali che marciano sulla
pelle e a spese della pelle dei lavoratori migranti ed autoctoni , qualche
osservazione sul grande spettacolo messo su da capi di Stato e
contestatori debbo dirla.<BR>La società dell'irreale REALITY SHOW, marcia alla
grande per tutti i versanti: da un lato i governanti con le loro
barzellette sagaci, con la loro presunta capacità di grandi statisti
,spiritosi pure! oppure con le foto del martire appesa al collo e con un eroe
vecchio superstite esibito; dall'altra un'altra esibizione a suon di fumogeni e
di vernice rossa: una cosa che mi lascia sconcertata.<BR>I giovani
ondivaghi protestavano per denunciare la realtà vera ossia per dire la
vostra sceneggiata fa solo schifo voi vi accordate sulla pelle dei
morti passati per fare nuovi morti , questo almeno era nelle intenzioni però
accade,quando non si ha il quadro complessivo e complesso di una realtà
complessiva e complessa, che certe sceneggiate lasciano il tempo che trovano,
anzi fanno più che da supporto al piano che i governanti portano avanti.
E' sgradevole da sentire, ma in effetti così stanno le cose.<BR>Allora prendiamo
le dichiarazioni di Gheddafi, che tanto scalpore hanno
fatto.<BR>"Che differenza c'è tra l'attacco degli americani nel 1986 contro le
nostre case e le azioni terroristiche di Osama Bin Laden?",<BR>"Il mondo
vive all'ombra del terrorismo ufficiale"<BR>"Bin Laden non ha uno Stato ma
l'America è uno Stato con regole internazionali".<BR>"il terrorismo non basta
condannarlo, occorre ricercarne le cause".<BR>"che male c'è se la Corea del nord
vuole essere comunista? O se l'Afghanistan è in mano ai mullah? Non è
forse il Vaticano un rispettabile Stato teocratico con rappresentanze in
tutto il mondo?".<BR>"È stata una buona idea far crollare il regime iracheno
spalancando le porte ad Al Qaeda?Grazie agli Usa oggi l'Iraq è diventato terreno
di battagli per Al Qaeda mentre con Saddam Hussein era un bastione contro il
terrorismo"<BR>"Perché la Corea del nord e l'Iran cercano oggi la bomba atomica?
Perché non è stato offerto loro nulla in cambio".<BR><BR>Ma chi è che parla? un
non global un no war? e i giovani ondivaghi contestavano uno che dice le
cose che dicono o dicevano loro: un OSSIMORO mica da niente! questo
accadimento mediatico risponde alla domanda che<BR>tanti pacifisti o pacifinti
si fanno: ma come mai ,perché sempre di meno alle manifestazioni contro le
guerre? forse perché, mi rispondo io, si sono accorti che poi in finale dentro
un gioco perverso si mettono in cui alla fine non fai che gli interessi di una
parte o dell'altra, forse gli fa <BR>schifo di stare in questo reality
show o almeno gli è venuto a noia.<BR>Al di là delle piazzarolate, degli show di
tutti i partecipanti al reality, il giorno dopo forse si incomincia a
capire quale è la realtà vera, e perché Gheddafi è venuto proprio in Italia a
fare le sue bordate contro l'America.<BR>Si intrecciano "ragioni"
nazionali ed internazionali: che sinteticamente posso riassumere in : scontro
fra USA ed Europa su questioni geopolitiche e di risorse energetiche, e scontri
interni in merito a: come collocarsi in questo scontro.<BR>Infatti Obama aspetta
il cavaliere per chiedergli conto del fatto che l'Italia si sia trasformata in
un palcoscenico in cui si paragonavano gli Usa a Bin.<BR>Per giostrarsi fra
medioriente, Europa ed Usa bisogna essere Andreotti o Craxi, non basta essere
cavaliere, come minimo bisogna essere commendatore!<BR><BR>Bene(!!??) ragazzi
per chi avete fatto la piazzarolata questa volta? per i migranti o per
altro?.<BR>Non solo nello scontro internazionale rischiate di essere il supporto
o dell'Europa o degli USA, di fare da cassa di risonanza degli uni o
degli altri, ma pure sul piano interno correte questo rischio: giacché nel
suo delirio di onnipotenza il cavaliere non si è accorto che un
altro siluro gli è arrivato, da "sinistra"?, io sono convinta più
che altro dal suo stesso schieramento o meglio da un mescolanza di
"franchi tiratori" interni al suo schieramento e di oppositori. Il logoramento
di Berlusconi, malgrado la vittoria elettorale, procede; il processo di rimessa
"in onda" della nuova Balena Bianca pure, la signora Rosa Bindi in sostanza
come leader di punta della nuova Balena Bianca si propone e dice "dentro
UDC e Italia dei valori" per ora, ma nella Balena Bianca c'è posto per tutte le
<BR>correnti: da destra più destra a sinistra, ci può stare pure la Lega,
che poi: che è di destra??!!! oh la votano in massa gli operai che votano!
interpreta il bisogno di sicurezza dei cittadini insieme a Di Pietro,
e mentre qui si chiacchiera ancora di Veronica, Noemi ed intercettazioni,
la Balena Bianca ritorna, e magari... Fini al Quirinale, chissà!<BR>Questo
per dire come poi la pochezza delle analisi sulla conoscenza dei dati
reali, porta solo al fatto che si fa da pedine dei "giochi" che stanno
oltre le piazzarolate.<BR>E continuate con i giochi di ruolo,
ragazzi!<BR>Gheddafi intanto non si è impressionato più di tanto di questa
piazzarolata, Gheddafi è uno che all'età vostra più o meno faceva un
Golpe, Gheddafi è uno che agli italiani disse fuori con tutti i beni
sequestrati, Gheddafi è uno <BR>che a suo figlio ha detto: fuori, a cuccia e non
rompere, per ora non rompe più di tanto, per ora!<BR><BR>Colonialismo,
neocolonialismo, post neocolonialismo si susseguono....coi governi
sinistri e destri, con imperi occidentali ed orientali: un tempo si diceva
non allineati, ma in effetti alla zona di influenza sovietica i paesi non
allineati appartenevano e con la complicità dei servi governi
locali, tra lotte intestine di bande di questo o quel potentato di turno al di
là delle rive, i paesi del terzo mondo o in "via di svuluppo"
cambiavano scheramento di qua o di là: in mezzo chi moriva e chi muore
oggi, chi cerca di salvare la pelle fuggendo ora.</DIV>
<DIV>Ne hanno viste tante di "rivoluzioni" quelli dell'età mia: da quella
del Vietnam, a quella di velluto a quella dei garofani a
quella....iraniana!<BR>In Libia c'è da tanto solo lui, sempre lui,
Gheddafi, invece.<BR>Perché Gheddafi è stato a suo tempo nel Baath socialista,
poi si inventò la terza via, anche lui! col suo libretto verde: niente
capitalismo e niente socialismo, democrazia partecipata! poi
a chi gli diceva quale democrazia? e i diritti umani? rispondeva:
"l'Africa non necessita di <BR>democrazia, ma di pompe d'acqua.L'Africa ha
bisogno di cibo e medicine". Ed ora? ora, fra l'altro, viene a fare la campagna
elettorale per l'Iran: parla di donne e beve ad un bicchiere con un beveraggio
rosso: è succo di tarocco o vino? In ogni caso i sui discorsi vogliono dire: via
dall'Iran gli integralisti, dentro gli islamici moderati.<BR>Lui si che, non
essendo cavaliere, ma beduino e colonnello si sa destreggiare tra Usa
ed Europa: vedremo con la Cina, vedremo.<BR>Da tempo ha ripreso i rapporti
con Washington smantellando il programma nucleare e decidendo di pagare i
risarcimenti per l'attentato di Lockerbie, <BR>contemporaneamente si pone come
testa di ponte con i rapporti con l'Europa, e insieme ad altri paesi del Golfo
penetra nei capitali Europei, Usa, nel capitale internazionale, che poi nelle
multinazionali: tutti parenti <BR>serpenti. Quello che non si dice in certi
incontri e in certi viaggi è più importante di quello che si dice
mediaticamente, Gheddafi è venuto anche per fare da eco ad Obama che era
venuto giorni fa a dire all'Europa: dentro la Turchia, che da lì si
diramano tutte le pipeline.<BR>Il suo risultato e non solo il suo lo ha
ottenuto:<BR><A
href="">http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/giornalisti/hrubrica.asp?ID_blog=43</A><BR><BR><BR>"La
proposta americana è di suddividere i 60 minuti di vertice in due sessioni
separate: i primi 30 nei quali Obama e Berlusconi saranno da soli, assieme agli
interpreti, e i secondi 30 con la formula «1+7» ovvero <BR>allargati alla
delegazione di consiglieri, che nel caso degli americani includeranno il
Segretario di stato Hillary Clinton, il capo di gabinetto Rahm Emanuel, il
consigliere per la sicurezza James Jones e quattro alti funzionari del
Dipartimento di Stato. Tale organizzazione dei colloqui, che secondo fonti a
Washington non avrebbe ancora avuto l'assenso italiano, punterebbe a raggiungere
un duplice scopo. Da un lato offrire a Obama la possibilità di parlare con
franchezza a Berlusconi sui temi che più hanno fatto ombra alle relazioni negli
ultimi mesi: dal tentativo italiano di avere un solitario ruolo di mediazione
nei rapporti di Washington con Mosca e Teheran fino alle frasi del premier
contro la multiculturalità e sul fatto <BR>di essere il leader politicamente più
esperto del G8. Dall'altro consentire a Hillary, Emanuel e Jones di esplorare
l'agenda del G8 dell'Aquila, verificando poi la disponibilità italiana ad
accogliere alcuni detenuti di <BR>Guantanamo, garantire più impegno in
Afghanistan ed esplorare comuni posizioni su energia e clima, dalla
realizzazione dei nuovi oleodotti alla riattivazione delle centrali nucleari in
Italia fino alla conferenza Onu di <BR>Copenhagen in dicembre sul
dopo-Protocollo di Kyoto."</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Questo le agenzie a botta calda, poi si dice che la questione non ha
scandalizzato più di tanto, ma in effetti si stanno aspettando i risultati
elettorali dall'Iran o pilotando per giungere poi a dipanare questioni
geopolitiche.<BR><BR>L'Italia è il primo partner commerciale della Libia non
solo perché la Libia è il fornitore di petrolio e di gas più a portata di tubo,
ma anche perché il passato di colonialismo pure se straccione i suoi
"frutti" li da.La Libia<BR>è tra i primi fornitori di gas per l'Italia; petrolio
30% del fabbisogno italiano, 1/3 dell'esport libico, da altro canto l'Italia è
il primo fornitore di manufatti industriali in Libia: nel 2007 ha raggiunto un
fatturato 1,6 miliardi di euro più di Francia e Germania e Cina messi in
insieme! disse pomposamente il governo: bell'incasso per le imprese italiane che
faranno la super strada costiera e non solo.<BR>Queste sono cifre del 2007
e le ho riportate per rendere evidente come le cose sono complesse,
bisogna, infatti, valutare la crisi attualmente in corso, cioè lo stop
della produzione industriale, la difficile situazione economica attuale e
di conseguenza la situazione politica generale in cui globalmente ci si
trova.<BR>Nessun problema per la Libia di acquistare merci con tutti i
petrodollari che ha, ottimo mercato per le industrie Italiane ed Europee ,
ma non sottovalutiamo un fatto.<BR>Qualsiasi risorsa più o meno
naturale non dura all'infinito, caduca è come tutto il resto, gas e petrolio non
durano in eterno, la popolazione globale malgrado la moria esponenziale e le
misure per stoppare le nascite è in <BR>continuo aumento: 1,3 miliardi in Cina;,
1,15 miliardi in India, paesi a capitale rampante, ma il dato, il dato più
significativo è che il Sub-Sahara malgrado guerre, colera, HIV e tutto il
resto, sta intorno ad un miliardo di popolazione: ci troviamo di fronte ad
1 miliardo di potenziali profughi che in Libia trova una delle vie di
fuga.<BR>Questo miliardo di sopravvissuti che si somma al numero di quelli che
meglio se la sfangano più o meno è il fattore che metterà in crisi il sistema
globale del capitalismo.<BR>Dato di fatto naturale che mette in crisi
tutti gli ismi e tutti gli isti, tranne LA RIVOLUZIONE E I RIVOLUZIONARI perché
questi fuggitivi che si <BR>sommeranno agli stanziali, dopo un periodo non so
quanto più o meno lungo di scannamento reciproco per entrare nel
meccanismo della produzione, porterà poi alla fuga di massa dal
meccanismo di produzione.E questa la ragione di fondo della fortresse Europa,
dei pacchetti sicurezza , delle muraglie che sorgono qua e là ,dei confini tra
America Settentrionale e Stati <BR>confinanti: troppe merci, troppi morti
di fame che non se le possono comprare, troppa forza lavoro che non può essere
adoperata come forza lavoro, quando sono troppi sono troppi! quale esercito di
riserva? tutti riservisti? Il Papa non la sa ma pure lui, con la sua fissa
contro il <BR>preservativo...fa il tifo per la rivoluzione. Qui tutti fanno i
tifosi, senza avere ben chiaro per che cosa, e quando dico il Papa che si trova
a fare il tifo nemmeno lui sapendo per che cosa, che in sostanza è come i
ragazzi dell'onda, penso di aver dato una idea chiara di come sia in crisi
<BR>il sistema capitale.<BR> C'è troppo di tutto e di tutti, di contro
l'acqua che è una risorsa primaria è poca per tutto questo troppo e
troppi, non solo l'acqua anche il petrolio e il gas sono pochi per
tutto questo troppo e troppi.<BR>La Libia col suo petrolio è in DEPLETION, e si
dice che il suo midpoint è previsto per il 2011, la Libia il suo picco di
produzione lo ha avuto nel 1970, più o meno i paesi del golfo in questa
situazione più o meno stanno: un po' si inguattano i barili, un po' le
materie prime pompa e pompa stanno calando.La Libia su una cosa sta puntando che
il suo petrolio è ha basso tenore di zolfo, e questo può essere utile per un
rapporto più proficuo con il nuovo USA ecologico di Obama, quello che incomincia
contare molto di più è la qualità del petrolio dal golfo al Sud America.
Se ricordate nel 2008, ieri praticamente, scoppiò un baccano perché Israele
comprava sottobanco petrolio dall'Iran violando l'embargo, la
risposta fu: lo compriamo perché quello è un petrolio pregiato! vero? non
vero? sono tutte notizie che fanno capire però, che ci si sta avviando verso la
guerra per le industrie estrattive, <BR>verso lo scontro fra le sorellone
del petrolio e del gas che sono troppe, del resto un equilibrio fra
biocarburanti e materie prime estratte dovranno cercarlo e non sarà facile per
gli interessi contrapposti in campo: In ogni caso <BR>avvelenati dal
petrolio, ammorbati dal gas e deforestati per i biocarburanti, sacrificati nelle
guerre per gli interessi dei capitalisti.</DIV>
<DIV>Ah questo tavolo da biliardo che è la Storia e la Politica dove Stati
e gli esseri umani che stanno negli Stati rotolano come bilie di qua e di
là dove i giocatori con la stecca li mandano! l'unica cosa sicura è una
buca.</DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT>
<DIV><BR>I giochi, i brutti giochi in cui tutti ci troveremo
coinvolti sono tutti aperti, e questi sono giochi su cose
basilari, giochi in cui questa merce specifica viaggia per le pipeline
dall'Ecuador alla Cina, dalla Nigeria alla Russia, <BR>dagli ex paesi
dell'impero sovietico, dalla Turchia fino a ai Balcani e a Trieste.Le
pipeline corrono per tutto il modo, ma quando dico: è qui su queste
maledette pipeline e per queste stramaledette pipeline che scoppierà la nuova
guerra mondiale, al di là delle guerre regionali, mi dicono: la solita
catastrofist!.Eppure a me la questione pare tanto evidente: se i bisogni di
combustibili crescono e la merce invece cala, non è suffiiciente per questi
bisogni in aumento, è evidente che su questa materia ci sarà uno scontro, è
evidente che il pregio di questa merce aumenta, mica si sta parlando
di mele, si sta parlando di gas e pretrolio, quindi mi pare evidente anche il
livello di scontro a cui si arriverà: Pensiamo al setttore industria
automobilistica: la crisi di sovrapproduzione sta portando ad un
ridimensionamento delle industrie automobilistiche: meno industrie più forti,
più internazionali: più "ricadute" nei settori connessi, solo nell'indotto? ma
persino nei regolamenti della formula 1! pensate quando lo scontro ci sarà
per ridimensionare da 7 le sorrelle a 2 o 3, e su questo aggiungete
anche lo scontro con il settore del biocarburante, mi pare evidente il livello a
cui arriverà lo scontro. In questo scontro poi non è che Italia e Libia
sono così inportanti per la loro IMPORTANZA: di fronte a Cina, India,
Iran, Usa, Russia è chiaro che hanno la loro importanza per la loro posizione
geografica nel mediterraneo: vicino alla Turchia che sta tra europa ed asia;
porta aeri e porta il resto; porta di Africa l'una , porta di Europa
l'altra, con dai lati, d'intorno paesi veramente INPORTANTI, come la Russia, per
esempio, che sta a cavallo tra Europa ed Asia pure lei, confinate con la Cina
paese IMPORTANTE pure lui, confinante con l'Iran paese IMPORTANTE pure
lui.che confina a nord col Mar Caspio, a sud Golfo Persico e Golfo di Oman, ad
est con l'Iraq e la Turchia, a nord con l'Armenia, l'Arzebaigian , il
Turkmenistan, ad est con l'Afghanistan e il Pakistan: tutti paesi in conflitto
"duraturo", tutti paesi in cui fervono i cantieri per le super pipeline.</DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT><BR>In ogni caso è chiaro che gli accordi
sui migranti e le scuse per il passato sono solo Reality show: tutti fanno
gli interessi della loro classe in sfacelo e delle loro tribù, finendo
pure in tribunale come la Shell.<BR>Gheddafi è venuto ad incassare il perdono e
a ribadire vi accoppo io i migranti, così invece di fare troppi cpe vi fate i
soldi per questa super strada, vi fate. Gheddafi è venuto per l'accordo
con L'ENI, e giustamente i sinistri hanno detto, eh ma tutti questi
accordi e tutti questi perdoni noi <BR>li avevamo incominciati con
Prodi!<BR>CONTINUITA'!<BR>DAL FASCISMO<BR>ALLA DEMOCRAZIA SIA SINISTRA CHE
DESTRA<BR>O A MACEDONIA FUTURA. Nel sito dell'ENI è scritto il motivo
vero del viaggio di Gheddafi<BR>"Eni è presente in Libia dal 1959 ed è oggi il
maggior operatore straniero nel Paese, con una produzione media giornaliera
operata di oltre 550.000 BOE al giorno, di cui circa 250.000 di sua spettanza.
Eni è inoltre operatore di <BR>alcuni dei più grandi giacimenti della Libia come
quelli petroliferi di Abu-Attifel, El Feel e Bouri e quelli a gas e condensati
di Bahr Essalam e Wafa, che riforniscono gli impianti di trattamento di Mellitah
e il gasdotto Greenstream".<BR>Del resto anche il sole 24 ore dice la cruda
verità, anche quella delle varie correnti politiche<BR><A
href="">http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/12/eni-libia-capitale.shtml?uuid=393a3ffa-c472-11dd-980f-0de448fac0e2</A><BR><BR>Gheddafi
è venuto anche per L'ENEL<BR><BR><A
href="">http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-683924/enel-libia-interessata-aumento/</A><BR><BR>Il
Colonnello non ha fatto battute su Naomi, il Colonnello ha esibito il suoi
martiri morti e il sopravvissuto, non esibito: il ministro libico della
Pianificazione e capo di Lybian Investment Authority, Abdulhafid Zlitni, che
<BR>ha affermato che la Libia sta considerando investimenti ancora più proficui
in Enel "Sto organizzando colloqui per mettere a punto Jont venture con
aziende italiane" e parla il responsabile del fondo sovrano libico. Lo
scorso anno La Libia doveva acquisire una partecipazione Telecom, non andata in
porto per il prezzo troppo alto e il livello del debito della compagnia.Ma se il
prezzo è conveniente perché no?<BR>FRA I SETTORI INDICATI PER EVENTUALI
INVESTIMENTI ANCHE QUELLE DELLE <BR>ENERGIE RINNOVABILI, e perché no? c'è
tanto sole nel deserto, tanto vento!, e metteranno i fuggitivi nei campi di
concentramento fra gli specchi solari <BR>e le pale a vento! lì il movimiento
non dirà che rovinano il paesaggio lì!!!! "energie rinnovabili e dell'energia
con L'Enel e delle costruzioni e infrastrutture con Impregilo".<BR>Il
fondo sovrano libico, ha un capitale valutato in 65 miliardi di dollari e ha già
acquistato quote Unicredit..ed ENI.</DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT><BR><BR>vittoria<BR>L'Avamposto degli
Incompatibili<BR><A href="">www.controappunto.org</A><BR><BR><BR><BR><BR>
<DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT> </DIV>
<DIV>Al di là delle sceneggiate contrapposte, al di là delle tende beduine e
di chi protesta per le tende, al di là delle sceneggiate e delle
barzellette dei leader una cosa è certa:i migranti continueranno a venire
nessun accordo potrà fermarli, sono costretti a mettersi in cammino sospinti
dalla forza motrice dell'insostenibiltà della non vita, continueranno a morire
nel deserto, continueranno a morire in fondo al mare.<BR>In pasto al
popolo bue si da l'accordo sull'immigrazione, in pasto si da il
riconoscimento dei torti fascisti in Libia, con tanto di film
"riparatore" che dice la verità che tutti sanno.<BR>I problemi reali
restano sullo sfondo, anche per i contestatori ondivaghi; l'Italia presenta
le sue scuse, per i campi di concentramento dove furono accoppati bambini,
donne ed uomini di Libia,: tante scuse per i campi di concentramento
passati, intanto campi di concentramento odierni di qua e di là delle
sponde: tanto per i morti passati scusa si può chiedere, tanto per fare
<BR>nuovi morti tocca accordarsi: nuovi morti e nuovi affari valgono ben
la restituzione di una Venere di Cirene!: una<BR>messa val bene una
messa, una venere val ben una venere di fronte agli affari.L'Italia
di Berlusconi assicura 5 miliardi di dollari per una strada costiera
di più di 1600 chilometri che unirà Libia Tunisia ed Egitto,
<BR>sminamento della Libia, pensioni alle vittime delle mine...... I
fascisti facevano le strade, i democratici fanno le super strade! e in
cambio? solo la presunta fermata dei migranti? solo un accumulo di
cadaveri che sul <BR>mercato: quanto valgono?<BR>E via! una venere è pur
sempre una venere! di fronte ai rifiutati umani, e il business val
più di una Venere pur se di Cirene! figurati quanto vale rispetto ai morti
di fame.<BR><BR>Ma prima di parlare degli interessi reali che marciano sulla
pelle e a spese della pelle dei lavoratori migranti ed autoctoni , qualche
osservazione sul grande spettacolo messo su da capi di Stato e
contestatori debbo dirla.<BR>La società dell'irreale REALITY SHOW, marcia alla
grande per tutti i versanti: da un lato i governanti con le loro
barzellette sagaci, con la loro presunta capacità di grandi statisti
,spiritosi pure! oppure con le foto del martire appesa al collo e con un eroe
vecchio superstite esibito; dall'altra un'altra esibizione a suon di fumogeni e
di vernice rossa: una cosa che mi lascia sconcertata.<BR>I giovani
ondivaghi protestavano per denunciare la realtà vera ossia per dire la
vostra sceneggiata fa solo schifo voi vi accordate sulla pelle dei
morti passati per fare nuovi morti , questo almeno era nelle intenzioni però
accade,quando non si ha il quadro complessivo e complesso di una realtà
complessiva e complessa, che certe sceneggiate lasciano il tempo che trovano,
anzi fanno più che da supporto al piano che i governanti portano avanti.
E' sgradevole da sentire, ma in effetti così stanno le cose.<BR>Allora prendiamo
le dichiarazioni di Gheddafi, che tanto scalpore hanno
fatto.<BR>"Che differenza c'è tra l'attacco degli americani nel 1986 contro le
nostre case e le azioni terroristiche di Osama Bin Laden?",<BR>"Il mondo
vive all'ombra del terrorismo ufficiale"<BR>"Bin Laden non ha uno Stato ma
l'America è uno Stato con regole internazionali".<BR>"il terrorismo non basta
condannarlo, occorre ricercarne le cause".<BR>"che male c'è se la Corea del nord
vuole essere comunista? O se l'Afghanistan è in mano ai mullah? Non è
forse il Vaticano un rispettabile Stato teocratico con rappresentanze in
tutto il mondo?".<BR>"È stata una buona idea far crollare il regime iracheno
spalancando le porte ad Al Qaeda?Grazie agli Usa oggi l'Iraq è diventato terreno
di battagli per Al Qaeda mentre con Saddam Hussein era un bastione contro il
terrorismo"<BR>"Perché la Corea del nord e l'Iran cercano oggi la bomba atomica?
Perché non è stato offerto loro nulla in cambio".<BR><BR>Ma chi è che parla? un
non global un no war? e i giovani ondivaghi contestavano uno che dice le
cose che dicono o dicevano loro: un OSSIMORO mica da niente! questo
accadimento mediatico risponde alla domanda che<BR>tanti pacifisti o pacifinti
si fanno: ma come mai ,perché sempre di meno alle manifestazioni contro le
guerre? forse perché, mi rispondo io, si sono accorti che poi in finale dentro
un gioco perverso si mettono in cui alla fine non fai che gli interessi di una
parte o dell'altra, forse gli fa <BR>schifo di stare in questo reality
show o almeno gli è venuto a noia.<BR>Al di là delle piazzarolate, degli show di
tutti i partecipanti al reality, il giorno dopo forse si incomincia a
capire quale è la realtà vera, e perché Gheddafi è venuto proprio in Italia a
fare le sue bordate contro l'America.<BR>Si intrecciano "ragioni"
nazionali ed internazionali: che sinteticamente posso riassumere in : scontro
fra USA ed Europa su questioni geopolitiche e di risorse energetiche, e scontri
interni in merito a: come collocarsi in questo scontro.<BR>Infatti Obama aspetta
il cavaliere per chiedergli conto del fatto che l'Italia si sia trasformata in
un palcoscenico in cui si paragonavano gli Usa a Bin.<BR>Per giostrarsi fra
medioriente, Europa ed Usa bisogna essere Andreotti o Craxi, non basta essere
cavaliere, come minimo bisogna essere commendatore!<BR><BR>Bene(!!??) ragazzi
per chi avete fatto la piazzarolata questa volta? per i migranti o per
altro?.<BR>Non solo nello scontro internazionale rischiate di essere il supporto
o dell'Europa o degli USA, di fare da cassa di risonanza degli uni o
degli altri, ma pure sul piano interno correte questo rischio: giacché nel
suo delirio di onnipotenza il cavaliere non si è accorto che un
altro siluro gli è arrivato, da "sinistra"?, io sono convinta più
che altro dal suo stesso schieramento o meglio da un mescolanza di
"franchi tiratori" interni al suo schieramento e di oppositori. Il logoramento
di Berlusconi, malgrado la vittoria elettorale, procede; il processo di rimessa
"in onda" della nuova Balena Bianca pure, la signora Rosa Bindi in sostanza
come leader di punta della nuova Balena Bianca si propone e dice "dentro
UDC e Italia dei valori" per ora, ma nella Balena Bianca c'è posto per tutte le
<BR>correnti: da destra più destra a sinistra, ci può stare pure la Lega,
che poi: che è di destra??!!! oh la votano in massa gli operai che votano!
interpreta il bisogno di sicurezza dei cittadini insieme a Di Pietro,
e mentre qui si chiacchiera ancora di Veronica, Noemi ed intercettazioni,
la Balena Bianca ritorna, e magari... Fini al Quirinale, chissà!<BR>Questo
per dire come poi la pochezza delle analisi sulla conoscenza dei dati
reali, porta solo al fatto che si fa da pedine dei "giochi" che stanno
oltre le piazzarolate.<BR>E continuate con i giochi di ruolo,
ragazzi!<BR>Gheddafi intanto non si è impressionato più di tanto di questa
piazzarolata, Gheddafi è uno che all'età vostra più o meno faceva un
Golpe, Gheddafi è uno che agli italiani disse fuori con tutti i beni
sequestrati, Gheddafi è uno <BR>che a suo figlio ha detto: fuori, a cuccia e non
rompere, per ora non rompe più di tanto, per ora!<BR><BR>Colonialismo,
neocolonialismo, post neocolonialismo si susseguono....coi governi
sinistri e destri, con imperi occidentali ed orientali: un tempo si diceva
non allineati, ma in effetti alla zona di influenza sovietica i paesi non
allineati appartenevano e con la complicità dei servi governi
locali, tra lotte intestine di bande di questo o quel potentato di turno al di
là delle rive, i paesi del terzo mondo o in "via di svuluppo"
cambiavano scheramento di qua o di là: in mezzo chi moriva e chi muore
oggi, chi cerca di salvare la pelle fuggendo ora.</DIV>
<DIV>Ne hanno viste tante di "rivoluzioni" quelli dell'età mia: da quella
del Vietnam, a quella di velluto a quella dei garofani a
quella....iraniana!<BR>In Libia c'è da tanto solo lui, sempre lui,
Gheddafi, invece.<BR>Perché Gheddafi è stato a suo tempo nel Baath socialista,
poi si inventò la terza via, anche lui! col suo libretto verde: niente
capitalismo e niente socialismo, democrazia partecipata! poi
a chi gli diceva quale democrazia? e i diritti umani? rispondeva:
"l'Africa non necessita di <BR>democrazia, ma di pompe d'acqua.L'Africa ha
bisogno di cibo e medicine". Ed ora? ora, fra l'altro, viene a fare la campagna
elettorale per l'Iran: parla di donne e beve ad un bicchiere con un beveraggio
rosso: è succo di tarocco o vino? In ogni caso i sui discorsi vogliono dire: via
dall'Iran gli integralisti, dentro gli islamici moderati.<BR>Lui si che, non
essendo cavaliere, ma beduino e colonnello si sa destreggiare tra Usa
ed Europa: vedremo con la Cina, vedremo.<BR>Da tempo ha ripreso i rapporti
con Washington smantellando il programma nucleare e decidendo di pagare i
risarcimenti per l'attentato di Lockerbie, <BR>contemporaneamente si pone come
testa di ponte con i rapporti con l'Europa, e insieme ad altri paesi del Golfo
penetra nei capitali Europei, Usa, nel capitale internazionale, che poi nelle
multinazionali: tutti parenti <BR>serpenti. Quello che non si dice in certi
incontri e in certi viaggi è più importante di quello che si dice
mediaticamente, Gheddafi è venuto anche per fare da eco ad Obama che era
venuto giorni fa a dire all'Europa: dentro la Turchia, che da lì si
diramano tutte le pipeline.<BR>Il suo risultato e non solo il suo lo ha
ottenuto:<BR><A
href="">http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/giornalisti/hrubrica.asp?ID_blog=43</A><BR><BR><BR>"La
proposta americana è di suddividere i 60 minuti di vertice in due sessioni
separate: i primi 30 nei quali Obama e Berlusconi saranno da soli, assieme agli
interpreti, e i secondi 30 con la formula «1+7» ovvero <BR>allargati alla
delegazione di consiglieri, che nel caso degli americani includeranno il
Segretario di stato Hillary Clinton, il capo di gabinetto Rahm Emanuel, il
consigliere per la sicurezza James Jones e quattro alti funzionari del
Dipartimento di Stato. Tale organizzazione dei colloqui, che secondo fonti a
Washington non avrebbe ancora avuto l'assenso italiano, punterebbe a raggiungere
un duplice scopo. Da un lato offrire a Obama la possibilità di parlare con
franchezza a Berlusconi sui temi che più hanno fatto ombra alle relazioni negli
ultimi mesi: dal tentativo italiano di avere un solitario ruolo di mediazione
nei rapporti di Washington con Mosca e Teheran fino alle frasi del premier
contro la multiculturalità e sul fatto <BR>di essere il leader politicamente più
esperto del G8. Dall'altro consentire a Hillary, Emanuel e Jones di esplorare
l'agenda del G8 dell'Aquila, verificando poi la disponibilità italiana ad
accogliere alcuni detenuti di <BR>Guantanamo, garantire più impegno in
Afghanistan ed esplorare comuni posizioni su energia e clima, dalla
realizzazione dei nuovi oleodotti alla riattivazione delle centrali nucleari in
Italia fino alla conferenza Onu di <BR>Copenhagen in dicembre sul
dopo-Protocollo di Kyoto."</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Questo le agenzie a botta calda, poi si dice che la questione non ha
scandalizzato più di tanto, ma in effetti si stanno aspettando i risultati
elettorali dall'Iran o pilotando per giungere poi a dipanare questioni
geopolitiche.<BR><BR>L'Italia è il primo partner commerciale della Libia non
solo perché la Libia è il fornitore di petrolio e di gas più a portata di tubo,
ma anche perché il passato di colonialismo pure se straccione i suoi
"frutti" li da.La Libia<BR>è tra i primi fornitori di gas per l'Italia; petrolio
30% del fabbisogno italiano, 1/3 dell'esport libico, da altro canto l'Italia è
il primo fornitore di manufatti industriali in Libia: nel 2007 ha raggiunto un
fatturato 1,6 miliardi di euro più di Francia e Germania e Cina messi in
insieme! disse pomposamente il governo: bell'incasso per le imprese italiane che
faranno la super strada costiera e non solo.<BR>Queste sono cifre del 2007
e le ho riportate per rendere evidente come le cose sono complesse,
bisogna, infatti, valutare la crisi attualmente in corso, cioè lo stop
della produzione industriale, la difficile situazione economica attuale e
di conseguenza la situazione politica generale in cui globalmente ci si
trova.<BR>Nessun problema per la Libia di acquistare merci con tutti i
petrodollari che ha, ottimo mercato per le industrie Italiane ed Europee ,
ma non sottovalutiamo un fatto.<BR>Qualsiasi risorsa più o meno
naturale non dura all'infinito, caduca è come tutto il resto, gas e petrolio non
durano in eterno, la popolazione globale malgrado la moria esponenziale e le
misure per stoppare le nascite è in <BR>continuo aumento: 1,3 miliardi in Cina;,
1,15 miliardi in India, paesi a capitale rampante, ma il dato, il dato più
significativo è che il Sub-Sahara malgrado guerre, colera, HIV e tutto il
resto, sta intorno ad un miliardo di popolazione: ci troviamo di fronte ad
1 miliardo di potenziali profughi che in Libia trova una delle vie di
fuga.<BR>Questo miliardo di sopravvissuti che si somma al numero di quelli che
meglio se la sfangano più o meno è il fattore che metterà in crisi il sistema
globale del capitalismo.<BR>Dato di fatto naturale che mette in crisi
tutti gli ismi e tutti gli isti, tranne LA RIVOLUZIONE E I RIVOLUZIONARI perché
questi fuggitivi che si <BR>sommeranno agli stanziali, dopo un periodo non so
quanto più o meno lungo di scannamento reciproco per entrare nel
meccanismo della produzione, porterà poi alla fuga di massa dal
meccanismo di produzione.E questa la ragione di fondo della fortresse Europa,
dei pacchetti sicurezza , delle muraglie che sorgono qua e là ,dei confini tra
America Settentrionale e Stati <BR>confinanti: troppe merci, troppi morti
di fame che non se le possono comprare, troppa forza lavoro che non può essere
adoperata come forza lavoro, quando sono troppi sono troppi! quale esercito di
riserva? tutti riservisti? Il Papa non la sa ma pure lui, con la sua fissa
contro il <BR>preservativo...fa il tifo per la rivoluzione. Qui tutti fanno i
tifosi, senza avere ben chiaro per che cosa, e quando dico il Papa che si trova
a fare il tifo nemmeno lui sapendo per che cosa, che in sostanza è come i
ragazzi dell'onda, penso di aver dato una idea chiara di come sia in crisi
<BR>il sistema capitale.<BR> C'è troppo di tutto e di tutti, di contro
l'acqua che è una risorsa primaria è poca per tutto questo troppo e
troppi, non solo l'acqua anche il petrolio e il gas sono pochi per
tutto questo troppo e troppi.<BR>La Libia col suo petrolio è in DEPLETION, e si
dice che il suo midpoint è previsto per il 2011, la Libia il suo picco di
produzione lo ha avuto nel 1970, più o meno i paesi del golfo in questa
situazione più o meno stanno: un po' si inguattano i barili, un po' le
materie prime pompa e pompa stanno calando.La Libia su una cosa sta puntando che
il suo petrolio è ha basso tenore di zolfo, e questo può essere utile per un
rapporto più proficuo con il nuovo USA ecologico di Obama, quello che incomincia
contare molto di più è la qualità del petrolio dal golfo al Sud America.
Se ricordate nel 2008, ieri praticamente, scoppiò un baccano perché Israele
comprava sottobanco petrolio dall'Iran violando l'embargo, la
risposta fu: lo compriamo perché quello è un petrolio pregiato! vero? non
vero? sono tutte notizie che fanno capire però, che ci si sta avviando verso la
guerra per le industrie estrattive, <BR>verso lo scontro fra le sorellone
del petrolio e del gas che sono troppe, del resto un equilibrio fra
biocarburanti e materie prime estratte dovranno cercarlo e non sarà facile per
gli interessi contrapposti in campo: In ogni caso <BR>avvelenati dal
petrolio, ammorbati dal gas e deforestati per i biocarburanti, sacrificati nelle
guerre per gli interessi dei capitalisti.</DIV>
<DIV>Ah questo tavolo da biliardo che è la Storia e la Politica dove Stati
e gli esseri umani che stanno negli Stati rotolano come bilie di qua e di
là dove i giocatori con la stecca li mandano! l'unica cosa sicura è una
buca.</DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT>
<DIV><BR>I giochi, i brutti giochi in cui tutti ci troveremo
coinvolti sono tutti aperti, e questi sono giochi su cose
basilari, giochi in cui questa merce specifica viaggia per le pipeline
dall'Ecuador alla Cina, dalla Nigeria alla Russia, <BR>dagli ex paesi
dell'impero sovietico, dalla Turchia fino a ai Balcani e a Trieste.Le
pipeline corrono per tutto il modo, ma quando dico: è qui su queste
maledette pipeline e per queste stramaledette pipeline che scoppierà la nuova
guerra mondiale, al di là delle guerre regionali, mi dicono: la solita
catastrofist!.Eppure a me la questione pare tanto evidente: se i bisogni di
combustibili crescono e la merce invece cala, non è suffiiciente per questi
bisogni in aumento, è evidente che su questa materia ci sarà uno scontro, è
evidente che il pregio di questa merce aumenta, mica si sta parlando
di mele, si sta parlando di gas e pretrolio, quindi mi pare evidente anche il
livello di scontro a cui si arriverà: Pensiamo al setttore industria
automobilistica: la crisi di sovrapproduzione sta portando ad un
ridimensionamento delle industrie automobilistiche: meno industrie più forti,
più internazionali: più "ricadute" nei settori connessi, solo nell'indotto? ma
persino nei regolamenti della formula 1! pensate quando lo scontro ci sarà
per ridimensionare da 7 le sorrelle a 2 o 3, e su questo aggiungete
anche lo scontro con il settore del biocarburante, mi pare evidente il livello a
cui arriverà lo scontro. In questo scontro poi non è che Italia e Libia
sono così inportanti per la loro IMPORTANZA: di fronte a Cina, India,
Iran, Usa, Russia è chiaro che hanno la loro importanza per la loro posizione
geografica nel mediterraneo: vicino alla Turchia che sta tra europa ed asia;
porta aeri e porta il resto; porta di Africa l'una , porta di Europa
l'altra, con dai lati, d'intorno paesi veramente INPORTANTI, come la Russia, per
esempio, che sta a cavallo tra Europa ed Asia pure lei, confinate con la Cina
paese IMPORTANTE pure lui, confinante con l'Iran paese IMPORTANTE pure
lui.che confina a nord col Mar Caspio, a sud Golfo Persico e Golfo di Oman, ad
est con l'Iraq e la Turchia, a nord con l'Armenia, l'Arzebaigian , il
Turkmenistan, ad est con l'Afghanistan e il Pakistan: tutti paesi in conflitto
"duraturo", tutti paesi in cui fervono i cantieri per le super pipeline.</DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT><BR>In ogni caso è chiaro che gli accordi
sui migranti e le scuse per il passato sono solo Reality show: tutti fanno
gli interessi della loro classe in sfacelo e delle loro tribù, finendo
pure in tribunale come la Shell.<BR>Gheddafi è venuto ad incassare il perdono e
a ribadire vi accoppo io i migranti, così invece di fare troppi cpe vi fate i
soldi per questa super strada, vi fate. Gheddafi è venuto per l'accordo
con L'ENI, e giustamente i sinistri hanno detto, eh ma tutti questi
accordi e tutti questi perdoni noi <BR>li avevamo incominciati con
Prodi!<BR>CONTINUITA'!<BR>DAL FASCISMO<BR>ALLA DEMOCRAZIA SIA SINISTRA CHE
DESTRA<BR>O A MACEDONIA FUTURA. Nel sito dell'ENI è scritto il motivo
vero del viaggio di Gheddafi<BR>"Eni è presente in Libia dal 1959 ed è oggi il
maggior operatore straniero nel Paese, con una produzione media giornaliera
operata di oltre 550.000 BOE al giorno, di cui circa 250.000 di sua spettanza.
Eni è inoltre operatore di <BR>alcuni dei più grandi giacimenti della Libia come
quelli petroliferi di Abu-Attifel, El Feel e Bouri e quelli a gas e condensati
di Bahr Essalam e Wafa, che riforniscono gli impianti di trattamento di Mellitah
e il gasdotto Greenstream".<BR>Del resto anche il sole 24 ore dice la cruda
verità, anche quella delle varie correnti politiche<BR><A
href="">http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/12/eni-libia-capitale.shtml?uuid=393a3ffa-c472-11dd-980f-0de448fac0e2</A><BR><BR>Gheddafi
è venuto anche per L'ENEL<BR><BR><A
href="">http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-683924/enel-libia-interessata-aumento/</A><BR><BR>Il
Colonnello non ha fatto battute su Naomi, il Colonnello ha esibito il suoi
martiri morti e il sopravvissuto, non esibito: il ministro libico della
Pianificazione e capo di Lybian Investment Authority, Abdulhafid Zlitni, che
<BR>ha affermato che la Libia sta considerando investimenti ancora più proficui
in Enel "Sto organizzando colloqui per mettere a punto Jont venture con
aziende italiane" e parla il responsabile del fondo sovrano libico. Lo
scorso anno La Libia doveva acquisire una partecipazione Telecom, non andata in
porto per il prezzo troppo alto e il livello del debito della compagnia.Ma se il
prezzo è conveniente perché no?<BR>FRA I SETTORI INDICATI PER EVENTUALI
INVESTIMENTI ANCHE QUELLE DELLE <BR>ENERGIE RINNOVABILI, e perché no? c'è
tanto sole nel deserto, tanto vento!, e metteranno i fuggitivi nei campi di
concentramento fra gli specchi solari <BR>e le pale a vento! lì il movimiento
non dirà che rovinano il paesaggio lì!!!! "energie rinnovabili e dell'energia
con L'Enel e delle costruzioni e infrastrutture con Impregilo".<BR>Il
fondo sovrano libico, ha un capitale valutato in 65 miliardi di dollari e ha già
acquistato quote Unicredit..ed ENI.</DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT><BR><BR>vittoria<BR>L'Avamposto degli
Incompatibili<BR><A
href="">www.controappunto.org</A><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR></DIV></DIV><BR><BR><BR><BR></DIV></DIV></DIV></BODY></HTML>