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<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: normal;"><b><span style="font-family: Arial;">CONTINUA <span style=""> </span>LA
GUERRA DI CLASSE CONTRO I LAVORATORI.</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: normal;"><b><span style="font-family: Arial;">26 MAGGIO 2009: ALTRI TRE OPERAI SONO STATI
ASSASSINATI IN SARDEGNA ALLA SARAS DI SARROCH (CAGLIARI)</span></b><span style="font-family: Arial;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: normal;"><span style="font-family: Arial;">Ancora una volta tre operai sono morti mentre
facevano lavori di manutenzione programmata negli impianti di una raffineria.
L’impianto in cui lavoravano, saturo di gas velenosi (in questo caso<span style=""> </span>azoto), ha intossicato e ucciso in pochi
minuti i tre operai dipendenti di una ditta esterna<span style=""> </span>che aveva in appalto i lavori all’interno della raffineria.
Ancora una volta delle famiglie proletarie piangono i loro congiunti, usciti di
casa al mattino per guadagnarsi un tozzo di pane e che non torneranno più.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: normal;"><b style=""><span style="font-family: Arial;">Dall’inizio
dell’anno ad oggi il tragico conto dei numeri di questa guerra del capitale
contro il lavoro salariato ha prodotto 420 morti, 420150 infortuni e 10503
invalidi nelle file proletarie. </span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: normal;"><span style="font-family: Arial;">Adesso, ancora una volta, ci saranno lacrime di
coccodrillo e dichiarazioni roboanti di politici e sindacalisti. Gli stessi che,
riconoscendo come legittimo il profitto e lo sfruttamento, ogni giorno firmano
accordi che peggiorano la condizione operaia rendendosi complici dei padroni<b style="">. </b>Questi morti sono il frutto del
“capitalismo buono” - quello industriale - quello che oggi, nella crisi, tutti
i governi<span style=""> </span>contrappongono a quello
“cattivo” delle banche e della finanza; questo è il prezzo pagato dai proletari
al capitalismo reale. <span style=""> </span>Nascondendosi
dietro il risanamento delle industrie, “la difesa del posto di lavoro”,
spacciando come obiettivi operai la produttività, la competitività, il mercato,
il profitto, l’obiettivo dei sostenitori del sistema borghese di cui le
confederazioni sindacali (CGIL-CISL-UIL) fanno parte sono sempre gli stessi:
difesa del capitalismo italiano nel mondo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: normal;"><span style="font-family: Arial;">L’aumento dello sfruttamento, il peggioramento della
condizione di lavoro e di vita della classe operaia e dei lavoratori, la
perdita del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni per salvaguardare i
profitti e le rendite sta portando ad un imbarbarimento generale della società.
Nella crisi le prime spese che i padroni tagliano sono quelle relative alla
sicurezza e alla salute e così, mentre diminuiscono i lavoratori occupati (
ormai sono più di 700 mila i lavoratori in Cassa Integrazione, o licenziati),<span style=""> </span>aumentano in proporzione i morti e gli
infortuni sul lavoro.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: normal;"><span style="font-family: Arial;">Nel sistema capitalista (sia con i governi di
centrosinistra che con quelli di centrodestra), i padroni e i loro dirigenti,
responsabili di migliaia di morti sul lavoro e di<span style=""> </span>lavoro ogni anno, anche quando vengono portati sul banco degli accusati
per omicidio colposo se la cavano sempre: nel peggiore dei casi, con una
condanna simbolica monetizzando la pena con un risarcimento economico ed ora, con
il nuovo Testo Unico sulla sicurezza il governo concede ai padroni addirittura
l’impunità, scaricando sugli stessi lavoratori la responsabilità della loro
morte.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; line-height: normal;"><b style=""><span style="font-family: Arial;">Lo sfruttamento sempre più intensivo è la causa
principale dell’aumento degli infortuni. </span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; line-height: normal;"><b style=""><span style="font-family: Arial;">E’ l’organizzazione capitalistica del lavoro che
produce nuove malattie, morti sul lavoro e di lavoro.</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; line-height: normal;"><span style="font-family: Arial;">Il singolo
lavoratore senza organizzazione può solo subire perchè è in balia del padrone e
del suo sistema politico, legislativo, economico, giudiziario.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; line-height: normal;"><span style="font-family: Arial;">Organizzarsi a
partire dei luoghi di lavoro, rifiutandosi collettivamente di compiere lavori
pericolosi senza Dispositivi di Protezione Individuali e Collettivi idonei,
significa riprendere nelle proprie mani il proprio destino rifiutando ogni
logica di delega e di monetizzazione della salute.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: normal;"><span style="font-family: Arial;">Una società che vive e prospera sullo sfruttamento
dell’uomo sull’uomo, che considera normale e accettabile che migliaia di esseri
umani ogni anno vengano uccisi nelle fabbriche, nei cantieri e sui luoghi di
lavoro, nei processi di produzione per arricchire la classe padronale è una
società che di umano non ha più niente e merita di essere distrutta dalle
fondamenta.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; line-height: normal;"><i style=""><span style="font-family: Arial;">Michele Michelino</span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; line-height: normal;"><span style="font-family: Arial;">Centro di
Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; line-height: normal;"><span style="font-family: Arial;">Via Magenta 88 –
Sesto San Giovanni (MI)</span></p>
<span style="font-size: 11pt; font-family: Arial;">e-mail:
<a href="mailto:cip.mi@inwind.it">cip.mi@inwind.it</a></span><br clear="all"><br>-- <br>SLAI Cobas <br>Coordinamento Provinciale di Cremona<br><br>Via Mazzini, 24 – 26010 Bagnolo Cremasco (CR) - presso lo Spazio Popolare La Forgia<br>
<a href="http://www.slaicobas.it">www.slaicobas.it</a><br><br>Apertura sede sindacale martedì e giovedì dalle ore 17.00 alle 19.00<br>Per appuntamenti tel.3335986270 - 0373473214<br><a href="mailto:slaicobascremona@gmail.com">slaicobascremona@gmail.com</a><br>
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