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<DIV><STRONG><SPAN style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Latha"><SPAN
style="FONT-SIZE: small"></SPAN></SPAN></STRONG><STRONG></STRONG></DIV><STRONG><FONT
face=Latha></FONT></STRONG></DIV>
<BLOCKQUOTE>
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<DIV style="FONT: 10pt arial">
<HR>
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<P> </P>
<P>riceviamo e informiamo</P>
<P> </P>
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<DIV>
<DIV>
<P>resoconto incontro nazionale torino
Palestina</P></DIV></DIV></DIV><BR></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: center"
align=center><STRONG style="mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia"></SPAN></SPAN></STRONG> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia">Sabato 16 maggio si è tenuto
a Torino l’incontro nazionale convocato dal Forum Palestina nel quadro della
campagna di quest’anno “Da Gaza a Torino. Aprite il valico di Rafah” messa in
campo in occasione della Fiera del Libro che aveva l’Egitto come ospite
d’onore. All’incontro erano presenti rappresentanti delle varie reti
provenienti da Milano, Bergamo, Brescia, Torino, Novara, Livorno,
Roma.</SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia">La discussione è stata
decisamente molto interessante sia intorno alla Fiera del Libro che intorno
alle proposte del programma di azione previsto per i prossimi mesi.</SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia">In primo luogo occorre
sottolineare come nelle stesse ore a Torino ci fossero molte importanti
iniziative politiche in contemporanea alla campagna sulla Fiera del Libro e
alla riunione stessa: dalla manifestazione nazionale degli operai Fiat al Gay
Pride e alla mobilitazione nazionale degli studenti contro il G 8 università.
Emblematicamente anche gli operai della Fiat hanno deciso di concludere la
loro manifestazione al Lingotto, nei pressi della Fiera del Libro. Questa
contemporaneità da un lato ha condizionato la partecipazione/concentrazione
intorno alla nostra campagna sulla Fiera del Libro dall’altro ha consentito di
“socializzare” il lavoro di informazione e sostegno alla resistenza
palestinese anche ad altri ambiti sociali.</SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia"></SPAN> </P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: Georgia"><SPAN style="FONT-SIZE: x-small"><SPAN
style="mso-list: Ignore">1)<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN></SPAN>Dopo l’irripetibile e vincente campagna dello scorso anno contro
Israele ospite d’onore della Fiera del Libro, oggi molte altre realtà di lotta
hanno individuato nella Fiera del Libro una occasione di iniziativa e
denuncia. Da questo alla riunione di Torino è scaturita la decisione di fare
dell’appuntamento di Torino a maggio in occasione della Fiera del Libro una
scadenza fissa per la nostra agenda di lavoro indipendentemente dal paese
ospite. Sembra comunque che il prossimo anno il paese ospite sarà il Sudafrica
e ciò rappresenta un occasione preziosa per affiancare alla Fiera una
iniziativa di informazione sul paese che ha sconfitto l’apartheid che vogliamo
sconfiggere adesso in Israele. Non solo. E’ stata discussa e approvata anche
la proposta di affiancare alla campagna sulla Palestina un lavoro di
controinformazione e smantellamento del modello di “eventocrazia”<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>rappresentato dalla Fiera del Libro
come elemento della fabbrica del consenso gestita dai poteri forti. Quindi una
battaglia culturale più ampia che affianchi quella sulla solidarietà con la
Palestina e sappia diventare un valore aggiunto per tutti gli intellettuali e
i movimenti sociali, alternativi e antagonisti del paese.</SPAN></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt"> </P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: Georgia"><SPAN style="FONT-SIZE: x-small"><SPAN
style="mso-list: Ignore">2)<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN></SPAN>Il secondo punto in discussione è stato la campagna per rompere
l’assedio di Gaza e la partecipare al progetto internazionale che ha
l’obiettivo di realizzare una TAC nell’ospedale Al Awda. A seguito della
riuscita delegazione del Forum Palestina a Gaza e dei medici di “Mente e
guerra”, la richiesta da parte dell’ospedale Al Awda è stata pressante non
esistendo una unità diagnostica nella Striscia di Gaza. L’obiettivo è
raccogliere almeno 50.000 euro come quota della solidarietà italiana al
progetto. </SPAN></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt 35.4pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia">Su questo si è aperta però
una discussione di merito estremamente importante che proviamo a riassumere.
Alcuni compagni hanno sottolineato come il terreno dei progetti sia un terreno
che il Forum Palestina non ha nei suoi obiettivi – che sono soprattutto
politici – e che ha praticato solo episodicamente nei campi profughi
palestinesi in Libano o con il finanziamento di una centrale del latte a Kahn
Younis (tra l’altro bombardata dai soldati israeliani anni addietro). Il Forum
Palestina ha sempre chiarito pubblicamente di ritenere prioritario l’aspetto
politico della questione palestinese rispetto alla dimensione umanitaria
proprio perché la costituzione dell’OLP e l’inizio della resistenza avevano
l’obiettivo di impedire che la questione palestinese venisse ridotta alla
dimensione di una problema umanitario e di profughi negandone la
contraddizione tutta politica. <SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>Altre osservazioni hanno indicato come
il terreno dei progetti finalizzati alle strutture della sanità palestinese
possano però coinvolgere e includere settori più ampi del circuito
dell’attivismo e della militanza. Altre ancora hanno però sottolineato il
rischio che il terreno dei progetti di solidarietà “umanitaria”, possa in
qualche modo favorire l’azione di associazioni e organizzazioni che hanno
agito sistematicamente per depotenziare politicamente la resistenza
palestinese ma che proprio su questo sono stati battuti dall’azione del Forum
Palestina in questi anni. Infine, altre osservazioni hanno sottolineato come
molto spesso l’azione delle ONG e della cooperazione nei Territori Palestinesi
corrompa e indebolisca i militanti della resistenza nella loro funzione sul
campo trasformandoli da attivisti politici a funzionari della
cooperazione.</SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt 35.4pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia">La sintesi, dopo una
discussione niente affatto superficiale, ha fatto proprio l’impegno a
raccogliere i fondi per la TAC all’ospedale Al Awda come elemento di sostegno
alla resistenza palestinese nel quadro di una piattaforma d’azione che
contenga molto chiaramente la discriminante anti-sionista e l’attuazione della
campagna di Boicottaggio-Disinvestimento -Sanzioni verso Israele come
partecipazione attiva nel nostro paese alla resistenza sul campo da parte
delle organizzazioni palestinesi.</SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt 35.4pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia"></SPAN> </P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: Georgia"><SPAN style="FONT-SIZE: x-small"><SPAN
style="mso-list: Ignore">3)<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN></SPAN>Sulla campagna BDS c’è stato un primo bilancio sulla giornata di
BDS del 30 marzo scorso che ha visto coinvolte sedici città italiane nel
quadro della mobilitazione internazionale. Tutti hanno confermato come le
iniziative BDS davanti e dentro i centri commerciali siano uno straordinario
strumento di comunicazione sociale sulla Palestina con la gente che esprime
curiosità e interesse per le motivazioni delle iniziative (in misura assai più
rilevante dei cd settori “politicizzati” che sembrano avere sempre molte
timidezze e reticenze sul boicottaggio). Occorre essere consapevoli che nel
nostro paese non esiste una cultura del boicottaggio come nel nord Europa e
nel mondo anglo-sassone ed anche che i risultati di una campagna di
boicottaggio sono visibili almeno nel medio periodo. Ma la campagna BDS –
secondo alcuni interventi - ha la caratteristiche per allargare i suoi
interlocutori e i suoi gruppi di attività. Il problema è non limitarsi ad
“azioni-spot” ma dare continuità all’iniziativa. A Milano ad esempio si è
scelto di tornare sempre davanti agli stessi supermercati e verificare se
questo produca risultati concreti. A Novara invece si preferisce concentrare
l’iniziativa sulle Coop.</SPAN></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt 35.4pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia">Tra l’altro secondo il
giornale Maariv, l’interscambio commerciale estero di Israele nei primi mesi
di quest’anno ha subito una fortissima contrazione sia a causa della crisi che
per gli effetti indotti dalla campagna di boicottaggio che dopo la strage di
Gaza sembra aver assunto maggiore determinazione a livello
internazionale.</SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt 35.4pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: Georgia"><SPAN style="FONT-SIZE: x-small">A tale proposito
si è deciso di indicare una nuova data per giugno per una <SPAN
style="TEXT-DECORATION: underline">nuova giornata di mobilitazione nazionale
sul BDS. La prima data proposta è quella di sabato 6 giugno</SPAN>
(anniversario della guerra dei Sei Giorni) ma ci si è resi conto che quel
giorno inizieranno proprio le operazioni di voto per le europee e l’azione BDS
rischierebbe di essere totalmente oscurata. <SPAN
style="TEXT-DECORATION: underline">Si avanza quindi la proposta di spostarla a
sabato 13 o sabato 20 giugno. </SPAN></SPAN></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt 35.4pt"><EM
style="mso-bidi-font-style: normal"><SPAN
style="TEXT-DECORATION: underline"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia"><STRONG>Su queste proposte è
fondamentale che si pronuncino entro questa settimana tutte le realtà che
agiscono nelle varie città</STRONG></SPAN></SPAN></EM></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt 35.4pt"><EM
style="mso-bidi-font-style: normal"></EM><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia"></SPAN> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><EM
style="mso-bidi-font-style: normal"><SPAN
style="TEXT-DECORATION: underline"></SPAN></EM></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: Georgia"><SPAN style="FONT-SIZE: x-small"><SPAN
style="mso-list: Ignore">4)<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN></SPAN>Relativamente al convegno sul sionismo messo in cantiere
nell’assemblea di febbraio a Roma, dobbiamo registrare che il tentativo dei
compagni di Pisa di metterlo in campo per maggio non è stato possibile per la
non coincidenza delle disponibilità dei vari relatori. La proposta è dunque
quello di fissarlo per il prossimo 29 novembre (giornata mondiale di
solidarietà con la Palestina) avendo a disposizione un maggiore lasso di tempo
per coordinare le disponibilità e gli inviti.</SPAN></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt 18pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia"></SPAN> </P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: Georgia"><SPAN style="FONT-SIZE: x-small"><SPAN
style="mso-list: Ignore">5)<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN></SPAN>Si deciso infine di rivederci come tappa intermedia di questo
programma d’azione il <SPAN style="TEXT-DECORATION: underline">2 agosto a
Viareggio</SPAN> in occasione della terza edizione del Campeggio di
Solidarietà con la Palestina</SPAN></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia"></SPAN> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia">17 maggio</SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Georgia"></SPAN> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: Georgia"><SPAN style="FONT-SIZE: x-small"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>Buon lavoro a tutti</SPAN></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG
style="mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN style="FONT-FAMILY: Georgia"><SPAN
style="FONT-SIZE: x-small">Il Forum
Palestina</SPAN></SPAN></STRONG></P></BLOCKQUOTE>
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