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<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial size=2>slai cobas per il sindacato di classe condivide e
sostiene</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV><B><FONT face=ComicSansMS,Bold size=6><FONT face=ComicSansMS,Bold size=6>
<P align=left>NELLA CRISI UNITÀ E LOTTA OPERAIA</P>
<P align=left>SU BASI DI CLASSE CONTRO PADRON FIAT</P></B></FONT></FONT><FONT
face=ComicSansMS size=3><FONT face=ComicSansMS size=3>
<P align=left>Non si può seriamente affrontare da parte dei</P>
<P align=left>lavoratori del gruppo Fiat la situazione in corso</P>
<P align=left>attualmente negli stabilimenti, senza assumere</P>
<P align=left>come punto di riferimento un importante articolo</P>
<P align=left>apparso il 22 dicembre scorso a firma di Anna</P>
<P align=left>Maria Bruni.</P>
<P align=left>L’articolo è scritto mentre viene annunciata</P>
<P align=left>l’intera chiusura del gruppo nel periodo di natale,</P>
<P align=left>vale a difre circa 50mila operai in cassintegrazione</P>
<P align=left>per un mese, mentre venivano preannunciati</P>
<P align=left>ulteriori periodi di cig che avrebbero portato gli</P>
<P align=left>stabilimenti a lavorare 1 massimo due settimane al</P>
<P align=left>mese.</P>
<P align=left>L’articolo riferisce come questa messa in cassintegrazione a
livello di massa senza</P>
<P align=left>precedenti, avvenga mentre si dichiarano due miliardi di utili
nell’anno e che in ottobre la</P>
<P align=left>Fiat Grupp ha registrato il miglior terzo trimestre di ogni tempo,
con un margine operativo</P>
<P align=left>del 5,6% - tra i più alti del mondo,</P>
<P align=left>e Marchionne dichiarava che anche se il volume delle vendite
cadesse del 20% nel</P>
<P align=left>2009, la Fiat non ne risentirebbe.</P>
<P align=left>Alla cassintegrazione di massa si è fatto seguire il non rinnovo
dei contratti precari per</P>
<P align=left>oltre 5mila lavoratori e il preannunciarsi degli effetti di questo
fermo nelle aziende</P>
<P align=left>dell’indotto e componentistiche legate all’auto in generale, i cui
numeri vengono giudicate,</P>
<P align=left>secondo alcune fonti intorno a 60mila e secondo altre si
arriverebbe intorno a 200mila.</P>
<P align=left>A fronte quindi di una crisi riconosciuta anche dallo stesso segr.
Della Fiom, Rinaldini “non</P>
<P align=left>così determinante e grave”, lo scenario cambia immediatamente
nella seconda metà gennaio</P>
<P align=left>2009, quando Marchionne annuncia 60mila posti a rischio, crollo
senza precedenti delle</P>
<P align=left>vendite, accordo con la Crysler e mobilita, per così dire, operai
e sindacati in una pressione</P>
<P align=left>sul governo perchè vengano stanziati aiuti</P>
<P align=left>alla Fiat ben oltre i termini fisiologici della cassintegrazione,
ma sollecitando un insieme di</P>
<P align=left>provvedimenti a pioggia le cui cifre sono oggetto dio
contrattazione tra azienda e governo,</P>
<P align=left>tra i diversi settori industriali e governo, tra governo,
opposizione e sindacati e all’interno</P>
<P align=left>delle diverse fazioni che caratterizzano il governo. La stampa fa
da gran cassa per</P>
<P align=left>chiamare tutti al capezzale.</P>
<P align=left>Che cosa collega questi due differenti scenari della crisi? Non lo
ritroviamo né sulla stampa</P>
<P align=left>né nei comunicati delle organizzazioni sindacali, bensì sulla più
autorevole rivista del</P>
<P align=left>settore automobilistico d’Europa, l’”Automotive news Europe”, in
cui Marchionne “con una</P>
<P align=left>netta sterzata rispetto alle dichiarazioni di solo pochi mesi fa,
dove ancora la Fiat</P>
<P align=left>rappresentava la colonna portante dell’industria italiana,
l’emblema del lavoro sicuro per la</P>
<P align=left>classe che si faceva media, con uno spettacolare lancio
pubblicitario della 500, ora parla di</P>
<P align=left>industria “Wal-Mart” (vale a dire, sistema selvaggio di
precarietà, tempi e ritmi)” -</P>
<P align=left>Marchionne dice “ho rivisto completamente ciò che farò nel 2009,
utilizzare tutte le</P></FONT></FONT><B><FONT face=Times-Bold size=4><FONT
face=Times-Bold size=4>
<P align=left>Con gli operai di Pomigliano</P>
<P align=left>contro la repressione poliziesca</P></B></FONT></FONT><FONT
face=ComicSansMS size=3><FONT face=ComicSansMS size=3>
<P align=left>chiusure temporanee necessarie, arrivare ad avere una sola
settimana di produzione. La</P>
<P align=left>crisi può rivelarsi un’opportunità, per affrontare questo processo
dobbiamo tagliar via ogni</P>
<P align=left>cosa che non sia essenziale”.</P>
<P align=left>Ecco qui le ragioni vere del cambio di passo dell’azione della
Fiat.</P>
<P align=left>Questo è ciò che realmente sta succedendo. Questa è la forma con
cui la crisi viene</P>
<P align=left>scaricata sugli operai Fiat.</P>
<P align=left>E alla luce di questo si può vedere chiaramente come la campagna
per gli aiuti di Stato al</P>
<P align=left>gruppo Fiat, che tenta di sviluppare una mobilitazione
aziendalistica degli operai sotto la</P>
<P align=left>guida del sindacalismo neocorporativo cgil, cisl, uil, è ciò che
esattamente occorre</P>
<P align=left>contrastare da un punto di vista di classe.</P>
<P align=left>Operai allarmati e impoveriti dal taglio salariale della
cassintegrazione reagiscono a quello</P>
<P align=left>che sta avvenendo a tutela di ciascun stabilimento messo contro
gli altri, avviene a</P>
<P align=left>Mirafiori come a Pomigliano, e avviene a Melfi; operai mobilitati
e guidati da una linea</P>
<P align=left>reazionaria che sostiene esplicitamente “la</P>
<P align=left>nostra lotta non è contro l’azienda che è</P>
<P align=left>effettivamente in crisi, ma contro il</P>
<P align=left>governo che non sta facendo ciò che stanno</P>
<P align=left>facendo gli altri governi europei”.</P>
<P align=left>Una linea che vede protagonisti i sindacati</P>
<P align=left>portavoce diretti delle aziende, che spesso</P>
<P align=left>sono diversi da stabilimento a stabilimento,</P>
<P align=left>ma a cui si alleano in un fronte oggettivo, i</P>
<P align=left>dirigenti Fiom, fino a Cremaschi “la nostra</P>
<P align=left>posizione è molto chiara e molto simile a quella di molti governi
stranieri. Noi non sianmo</P>
<P align=left>contrari agli aiuti pubblici però poniamo due condizioni, che non
chiuda neanche uno</P>
<P align=left>stabilimento italiano... cosa che la Fiat non ha ancora garantito
e che non licenzi e recuperi</P>
<P align=left>quelle migliaia di lavoratori precari che la Fiat ha già
licenziato”.</P>
<P align=left>La realtà è invece che il piano Marchionne è in piena azione e
comporta non solo questi</P>
<P align=left>licenziamenti, bensì la precarizzazione permanente e sistemica di
tutti gli operai</P>
<P align=left>della Fiat, la repressione di tutti i lavoratori d’avanguardia più
combattivi che possano in</P>
<P align=left>qualche maniera costituire un ostacolo a questo piano, repressione
che avviene in generale</P>
<P align=left>con il silenzio-assenso dei sindacati confederali, a Pomigliano
come a Melfi, alla restante</P>
<P align=left>presenza in Arese...</P>
<P align=left>Una linea classista e combattiva domanda di rispondere a questo
piano innanzitutto con un</P>
<P align=left>NO alla cassintegrazione sistemica.</P>
<P align=left>Ingaggiare una guerra di unità tra gli stabilimenti che si muova
fuori dai recinti del</P>
<P align=left>sindacalismo confederale, Cremaschi compreso, e che imponga una
nuova stagione, modello</P>
<P align=left>“21 giorni” - e questa volta in tutti gli stabilimenti.</P>
<P align=left>Una linea alternativa che trovi le sue gambe in ogni stabilimento,
sfruttando le</P>
<P align=left>contraddizioni specifiche del nemico e facendo leva sulla base
unitaria: “Noi la crisi non la</P>
<P align=left>paghiamo”, “con la cassintegrazione non si può campare”,
“riduzione</P>
<P align=left>dell’orario di lavoro a parità di paga”, “stabilizzazione di tutti
gli</P>
<P align=left>operai precari”, “rientro in fabbrica di tutti i licenziati
politici”.</P></FONT></FONT><B><FONT face=Times-Bold size=4><FONT
face=Times-Bold size=4>
<P align=left>Articolo apparso sul n1 febbraio 2009</P>
<P align=left>Diffondiamo questo giornale ovunque</P>
<P align=left>Prendiamo contatti con i compagni e le</P>
<P align=left>sedi di proletari comunisti</P>
<P align=left>Milano via Bolzano 18 335 5244902</P>
<P align=left>Organizziamoci</P>
<P align=left>ro.red@fastwebnet.it</P></FONT></FONT><FONT face=Times-Bold
size=5><FONT face=Times-Bold size=5>
<P>www.prolcom.altervista.org</P></B></FONT></FONT></DIV><!-- SPAMfighter Signature --><br><hr>Sto utilizzando la versione gratuita di <a href="http://www.spamfighter.com/lit">SPAMfighter</a>!<br /> Siamo una comunità di 6 milioni di utenti che combattono lo spam.<br /> 2702 messaggi contenenti spam sono stati bloccati con successo.<br />La versione Professionale non ha questo messaggio.</BODY></HTML>