<p>ddi<br /> <!-- <STYLE></STYLE> --></p>
<blockquote>
<div> </div>
<div><br /></div>
<div>lo slai cobas per il sindacato di classe di taranto aderisce al manifesto appello contro il g8 di lecce</div>
<div><a href="mailto:cobasta@fastwebnet.it">cobasta@fastwebnet.it</a><br /><br /></div>
<div>
<table border="0" cellspacing="0" cellpadding="0">
<tbody>
<tr>
<td valign="top"><br />
<div style="FONT-WEIGHT: bold; FONT-STYLE: italic"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;">Inoltro il manifesto-appello discusso e approvato ieri sera dal coordinamento provinciale NoG8 economia di Lecce, nel quale si lancia la proposta di una mobilitazione che culmini in un convegno ed una manifestazione nazionale il 12 e 13 giugno a Lecce in occasione del vertice dei ministri dell'economia dei Paesi del G8. <br /><span style="text-decoration: underline;">Le adesioni, che possono essere sia collettive che individuali, vanno inviate all'indirizzo che trovate in fondo.</span><br />Seguirà programma dettagliato delle iniziative e tutte le info utili per chi intende partecipare.<br /></span></div>
<div> </div>
<div><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"> ***************************<br /></span></div>
<div> </div>
<div> </div>
<div><br /></div>
<div><span style="FONT-SIZE: x-small; FONT-FAMILY: Arial"><strong><span style="font-size: 14pt;"><span style="FONT-FAMILY: Times New Roman"><span style="font-size: medium;">Manifesto per il controvertice sull'economia del G8 di Lecce (12-13 giugno 2009)</span></span></span></strong></span></div>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"> </p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small; font-family: Times New Roman;">Nel 2001 il G8 si riunì a Genova. Furono giorni di violenta sospensione dei diritti civili che ancora pesano nella coscienza collettiva, insieme al ricordo e al dolore per la morte di Carlo Giuliani.</span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small; font-family: Times New Roman;">Furono anche giorni in cui i “grandi della terra” snocciolarono il nuovo credo della globalizzazione liberista come fosse una nuova religione universale. A detta loro, il mondo sembrava avviato verso una marcia trionfale economica e politica: il nuovo capitalismo transnazionale avrebbe garantito profitti a tutti coloro che avessero voluto arricchirsi<span style="color: black;">,</span> grazie alle opportunità della mondializzazione. Le ricette che venivano proposte accoglievano l'invito a delocalizzare le produzioni là dove i lavoratori <span style="color: black;">venivano pagati con</span> salari da fame, menomando i diritti maturati in Occidente attraverso una politica di precarizzazione selvaggia del lavoro (loro la chiamavano “flessibilità”). Una nuova corsa al profitto veniva proposta ai possessori di capitali, sventrando Welfare e diritti maturati in anni di lotte e mobilitazioni di popolo. Una nuova panacea sembrava a disposizione del capitale globale: investire i surplus nella finanza, realizzando denaro dal denaro, dando vita ad una “architettura finanziaria globale” che avrebbe consentito di<span> </span>armonizzare ogni situazione di difficoltà da parte di governi consapevolmente complici dell'inasprirsi delle disuguaglianze sociali. </span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"> </p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small; font-family: Times New Roman;">Oggi,<span> </span>mentre i potenti della terra si apprestano a riunirsi a Lecce per un vertice mondiale sull'economia, è tempo di bilanci. Rispetto alle promesse del G8 di Genova, siamo di fronte ad uno scenario capovolto. Il bilancio è impietoso e la parola che risuona in tutte le zone del pianeta è una soltanto: crisi. Non una crisi di passaggio:<span> </span>tutti gli addetti ai lavori <span style="color: black;">concordano</span>, si tratta della crisi più grave degli ultimi 80 anni.<span> </span>La situazione è sotto gli occhi di tutti: milioni di lavoratori disoccupati, aziende sul lastrico o in ristrutturazione selvaggia, crescita esponenziale del debito pubblico e diminuzioni del Pil, classe media impoverita ovunque.<span> </span>Non è un caso che questo processo abbia preso le mosse dalla guerra , considerata dai Paesi guida del G8 la miglior risposta all'attacco terroristico dell'11 settembre 2001. In particolare la feroce guerra in Iraq ha assorbito una impressionante quantità di denaro, il cui finanziamento è stato reso possibile dalla vendita di buoni del tesoro statunitensi sul mercato internazionale contando su una forte diminuzione dei tassi d'interesse<span style="background: white; -moz-background-clip: -moz-initial; -moz-background-origin: -moz-initial; -moz-background-inline-policy: -moz-initial;">,</span> collegando a questa politica il via libera a prodotti finanziari sofisticati che impegnavano il consumatore a spendere un denaro inesistente, con margini di rischio nascosti da analisi di <em>rating</em> manipolate. </span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"> </p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small; font-family: Times New Roman;">I profitti della globalizzazione hanno incrementato il divario tra Nord e Sud del pianeta, consentito speculazioni formidabili sull'ambiente e sui beni primari (a cominciare dall'acqua), imposto politiche di privatizzazione generalizzata. I profitti della globalizzazione non hanno placato la fame<span> </span>e la sete nel mondo. Al contrario: ogni giorno la tragedia della sopravvivenza conquista nuovo spazio nel pianeta. La sperequazione colpisce l'organizzazione sociale: aumenta ovunque la disuguaglianza, la ricchezza è concentrata nelle mani di un pugno di uomini, mentre milioni e milioni si chiedono se domani potranno contare su un salario. </span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small; font-family: Times New Roman;">La globalizzazione neo-liberista è fallita.</span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small; font-family: Times New Roman;">E' bastato un decennio per passare dall'entusiasmo ideologico al disastro economico-finanziario, dal trionfo del capitalismo post-guerra fredda alla recessione.</span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small;"><span style="FONT-FAMILY: Times New Roman">Che cosa possono dire al mondo di nuovo e importante un nugolo di ministri economici e di banchieri che, in non pochi casi, hanno avuto un ruolo di primaria importanza per sospingere la situazione fine alla sua attuale condizione di crisi globale? <span style="background: white; color: black; -moz-background-clip: -moz-initial; -moz-background-origin: -moz-initial; -moz-background-inline-policy: -moz-initial;">Non è un G8 già svuotato, e neppure un G20, che possono arrogarsi il ruolo del governo mondiale dell’economia.</span></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small;"><span style="FONT-FAMILY: Times New Roman">Noi, ricordando le tante dichiarazioni, gli appelli, i manifesti prodotti dal movimento da Seattle ad oggi, ribadiamo che la rotta dell'economia mondiale va cambiata. Le nostre preoccupazioni e le nostre dure critiche alla retorica e alla pratica della globalizzazione si sono dimostrate del tutto giustificate e fondate. Assistiamo al dibattersi dei governi in una spirale di provvedimenti di emergenza che rivelano liquidità inimmaginabili, laddove per un decennio si era detto che non esistevano materialmente le risorse per intervenire sui tanti fronti delle tragedie umanitarie e per sanare con la dovuta forza il degrado dell'ambiente, violentato da decenni di produzioni di massa avvelenate. Liquidità <span style="color: black;">utilizzata per</span> salvataggi governativi che vengono operati verso le grandi banche, le stesse che hanno inventato una miriade di prodotti finanziari derivati a danno dei consumatori. Niente sembra indicare un ridimensionamento delle industrie delle armi, voragini di denaro che alimentano insanabili divisioni tra i popoli del pianeta . Nessun piano significativo, al passo con la gravità della situazione, sembra venire dai grandi vertici mondiali. <span style="COLOR: black">Il G20 di Londra non a caso è stato deludente e non ha portato a nessuna conclusione degna di nota. </span></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"> </p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small;"><span style="FONT-FAMILY: Times New Roman">Il vertice <span style="COLOR: black">politico-</span>economico del G8 si terrà in Italia, dove il Mezzogiorno si impoverisce, mentre il governo inventa diversivi mediatici per coprire l'assenza di programma economico, mentre si tagliano indispensabili risorse in tutti i settori strategici del Welfare, abbassando la qualità della vita e pregiudicando il futuro delle giovani generazioni.<span> </span>Questa sostanziale incapacità di governare la crisi è peraltro accompagnata dalla promessa di opere faraoniche di dubbia utilità collettiva e di certa distruttività ambientale, indici di un titanismo di cartapesta che sembra mal comprendere la gravità e la profondità della crisi.<span> </span></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small;"><span style="FONT-FAMILY: Times New Roman">Noi, ricordando che a Genova avevamo affermato che un altro mondo è possibile, troviamo improprio che le grandi potenze economiche della terra discutano tra di loro a porte chiuse, arroccate in una arrogante posizione di isolamento proprio mentre tutte le scommesse da esse giocate sulla pelle dei più deboli sono state perse.<span> </span></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small; font-family: Times New Roman;">Nei giorni del vertice di Lecce noi saremo nelle piazze e nelle strade per discutere della crisi globale, per dare la voce a esperienze di riflessione critica e a quelle realtà <span style="COLOR: black">che, con<span> </span>progetti innovativi, stanno sperimentando<span> </span>modelli economici e sociali</span><span style="COLOR: red"> </span>diversi e alternativi a quelli, disastrosi, delle politiche economiche delle grandi potenze. </span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small;"><span style="FONT-FAMILY: Times New Roman">Saremo a Lecce per riflettere e contestare, convinti che la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte politiche sia un diritto fondamentale che va esercitato sempre. Tanto più oggi, dentro una crisi che morde la vita di ognuno e <span style="COLOR: black">che colpisce maggiormente le fasce più deboli</span>.<span> </span></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"> </p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small; font-family: Times New Roman;">Oggi un altro mondo non solo è possibile, ma è necessario. Oggi vanno ascoltate le ragioni di quanti, puntando sulla creazione ed estensione di reti di comunicazione partecipate, chiedono un mutamento radicale delle politiche economiche mondiali. </span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times New Roman;"><strong></strong></span></span></span></span> </p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times New Roman;"><strong>Facciamo appello alla società civile, ai movimenti, alle associazioni, ai sindacati e a quanti concordino con questo manifesto per dare vita a un percorso di iniziative che culmini il 12 giugno in un convegno sulla crisi globale e le alternative economiche e il 13 giugno in una manifestazione nazionale a Lecce.</strong></span></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><strong></strong></span> </p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><strong><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times New Roman;">Coordinamento NoG8 economia Lecce</span></span></strong></span></p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><strong></strong></span> </p>
<p class="MsoNormal" style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><span><span style="font-size: x-small; font-family: Arial;"><a rel="nofollow" href="http://it.mc247.mail.yahoo.com/mc/compose?to=info@nog8lecce.org" target="_blank"><span style="font-size: small; font-family: Times New Roman;">info@nog8lecce.org</span></a></span></span></p>
<br /><br /></td>
</tr>
</tbody>
</table>
</div>
<div><br /><br /></div>
<p> </p>
<!-- SPAMfighter Signature --><br />
<hr />
Sto utilizzando la versione gratuita di <a href="http://www.spamfighter.com/lit">SPAMfighter</a>!<br />Siamo una comunità di 6 milioni di utenti che combattono lo spam.<br />2635 messaggi contenenti spam sono stati bloccati con successo.<br />La versione Professionale non ha questo messaggio. <br /></blockquote>
<p> </p>