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<DIV><FONT face=Arial size=2>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"><FONT face=Arial size=2></FONT></FONT></FONT> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Inoltriamo interessanti
traduzioni da far circolare il più possibile.</P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"><FONT face=Arial size=2></FONT></FONT></FONT> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"><FONT face=Arial size=2></FONT></FONT></FONT> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"><FONT face=Arial size=2>----- Original Message -----
</FONT></P>
<DIV style="BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B> <A
title=coll.autorg.universitario@gmail.com
href="mailto:coll.autorg.universitario@gmail.com">collettivo autorganizzato</A>
<STRONG>- </STRONG><A
href="mailto:coll.autorg.universitario@gmail.com">coll.autorg.universitario@gmail.com</A></DIV>
<DIV><B>To:</B> </DIV>
<DIV><B>Sent:</B> Sunday, January 25, 2009 5:38 PM</DIV>
<DIV><B>Subject:</B> movimento studentesco francese</DIV></FONT></FONT>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"></FONT></FONT> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"></FONT></FONT> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">SUL MOVIMENTO STUDENTESCO
FRANCESE<o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT face="Times New Roman"
size=3> </FONT></o:p></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Traduciamo e diffondiamo due documenti che vengono dalla
Francia, dove un forte movimento di studenti, dottorandi, ricercatori e
personale tecnico-amministrativo non smette di opporsi alla legge LRU, anche
detta “Legge sulle Autonomie”. Una riforma approvata nell'autunno del 2007 dal
Ministro dell’Istruzione del governo di destra, Valerie Pécresse, nonostante due
mesi di forte mobilitazione, che videro picchetti, scioperi, assemblee
partecipatissime, e l'occupazione di decine di atenei in tutta <st1:PersonName
ProductID="la Francia" w:st="on">la Francia</st1:PersonName> (fra cui
<st1:PersonName ProductID="la Sorbona" w:st="on">la Sorbona</st1:PersonName>,
dove la polizia intervenne in massa dopo solo tre ore, e Nanterre, dove le forze
dell’ordine manganellarono centinaia di studenti). Purtroppo il movimento fallì
perché non seppe legarsi alle lotte dei lavoratori colpiti negli stessi mesi dai
provvedimenti di Sarkozy sull'innalzamento dell'età pensionabile e sullo
smantellamento del contratto collettivo nazionale...
<o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"><st1:PersonName ProductID="La LRU" w:st="on">La
LRU</st1:PersonName>, dettata anche lei dal processo di Bologna, ha molto a che
vedere con la cosidetta “Riforma Gelmini”: anch'essa prevede una riduzione dei
finanziamenti e delle assunzioni, e la possibilità di trasformare lo statuto
delle Università. Seppure i tagli siano di minore entità rispetto ai nostri,
nell’arco di 5 anni tutte le università francesi potrebbero domandare
l’autonomia, ovvero la gestione delle loro risorse umane e finanziarie, e
diventare le proprietarie dei beni immobiliari. <o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Si tratta di un processo di privatizzazione senza
precedenti, a cui fanno seguito un’altra serie di disposizioni: chiamata diretta
di ricercatori e professori da parte dei Presidenti delle Università, che
acquisiscono poteri enormi, riduzione delle rappresentanze studentesche in seno
agli organi accademici, ingresso dei privati nei Consigli di Amministrazione,
possibilità per ogni ateneo di elaborare piani didattici in base ai
finanziamenti ricevuti, abolizione del valore nazionale del titolo di laurea
etc. Anche lì le conseguenze sono evidenti: asservimento degli studi ai piani
delle imprese, tempi e spazi maggiormente costretti, maggiore controllo della
ricerca... un vero e proprio tentativo di rendere l’Università funzionale alle
esigenze del capitale.<SPAN style="mso-spacerun: yes">
</SPAN><o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT face="Times New Roman"
size=3></FONT></o:p></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Nonostante la legge sia stata approvata, i compagni
francesi non demordono, e si oppongono all'applicazione dei provvedimenti,
continuando a rivendicarne l'abrogazione, e a far partire mobilitazioni che
mettano in questione tutto l'assetto della nostra società... già all'inizio
dell'anno ci sono state significative mobilitazioni. Ora ricominciano le
assemblee generali, gli scioperi, le occupazioni... e si prepara una grande
giornata di mobilitazione per il 29 gennaio! <o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT face=Arial
size=2></FONT></o:p> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Il primo documento è un articolo del 21 gennaio de
L'Humanité, giornale del PCF, sullo stato generale della mobilitazione.
<o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Il secondo documento è il combattivo comunicato del
Comitato degli studenti di Grenoble che ha occupato la loro università (venendo
poi sgomberati dalla polizia). </FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT face="Times New Roman"
size=3></FONT> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">- solidarietà militante ai compagni
francesi!<o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">- la sola lotta che si perde è quella che non si
combatte!<SPAN style="mso-spacerun: yes">
</SPAN><o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT face="Times New Roman"
size=3> </FONT></o:p></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p></o:p><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">COLLETTIVO AUTORGANIZZATO UNIVERSITARIO - NAPOLI
<o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"><A
href="mailto:coll.autorg.universitario@gmail.com">coll.autorg.universitario@gmail.com</A></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">http://cau.noblogs.org/<o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT face=Arial
size=2></FONT></o:p> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">UNIVERSITÀ AD ALTA TENSIONE<o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">72 degli 85 consigli di amministrazione delle università
hanno votato delle mozioni che rilevano la loro sfiducia verso le riforme del
governo.<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>Oggi, la contestazione si
radicalizza, gli scioperi amministrativi si moltiplicano. Una “coordinazione
nazionale” si riunisce oggi a Parigi per organizzare la giornata di sciopero del
29 gennaio e stabilire una data per il secondo semestre.<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT face=Arial
size=2></FONT></o:p> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Mentre il movimento della scuola superiore stenta a
rilanciarsi, quello dei docenti – ricercatori è in piena ascesa. Gli effetti
della legge LRU (Libertà e Responsabilità delle Università), votata nell’agosto
2007, continuano a farsi sentire. Modifica dello statuto dei docenti –
ricercatori, “masterizzazione” dei concorsi , mancata sostituzione dei posti
lasciati dai pensionati, smantellamento degli organismi di ricerca (CNRS,
INSERM)…Per i docenti, il vaso è colmo. Da tre settimane, nelle università si
susseguono petizioni, mozioni, assemblee generali, scioperi e manifestazioni,
rigettando così la filosofia della legge nel suo insieme. Oggi si tiene in un
locale annesso all’Université Paris-I Panthéon Sorbonne [1], la prima riunione
della coordinazione nazionale delle università, alla quale parteciperanno una
ventina di istituti. All’ordine del giorno, le modalità di come continuare la
mobilitazione. Panoramica sulle ragioni della collera.<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT face=Arial
size=2></FONT></o:p> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Statuto dei docenti – ricercatori: il decreto di troppo
<o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT face=Arial
size=2></FONT></o:p> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Il 1° dicembre 2008 Valérie Pécresse invia una lettera ai
rettori delle università. Questa fa parte del progetto di decreto che modifica
lo statuto dei docenti – ricercatori. Un capovolgimento fondamentale nella
carriera degli universitari. La divisione del tempo di servizio tra
insegnamento, ricerca e impegni amministrativi sarà ormai modulata
dall’università. Il 5 gennaio 2009, nella lettera inviata al presidente Sarkozy,
la conferenza dei rettori delle università (CPU) mostra questa viva inquietudine
: “Ciò che crea il malessere è il concetto stesso della modulazione dei servizi,
(…) che ritorna infatti ad appesantire il tempo di insegnamento di quelli che il
consiglio nazionale delle università avrà giudicato meno produttivi nella
ricerca. (…) Ciò ritorna a considerare l’insegnamento universitario come
un’attività per difetto, mentre che l’insegnamento è al contrario l’attività più
nobile, quella che corona le produzioni della ricerca, quella che fa la
scommessa dell’avvenire attraverso le competenze dei giovani laureati”.<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT face=Arial
size=2></FONT></o:p> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Il decreto dunque è stato vissuto come un affronto del
governo verso la professione. “Gli universitari sono sospettati di non compiere
correttamente il loro doppio compito di insegnamento e di ricerca. Far dipendere
il servizio di insegnamento da criteri di valutazione della ricerca è rischiare
di assimilare la nobile attività che è l’insegnamento ad una sanzione”,
analizzano alcuni insegnanti firmatari del testo, “Niente normalizzazione dal
basso”. Chi deciderà del livello della ricerca di ogni docente? Sulla base di
quali criteri?<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>Valérie Pécresse ha
assicurato che il consiglio nazionale delle università (CNU), istanza nazionale
consultiva e decisionale, continuerebbe a incaricarsi della qualificazione,
dell’assunzione e della carriera degli insegnanti – ricercatori. Ciò che lei non
dice, è che la valutazione del CNU servirà unicamente come base ad una decisione
finale pronunciata dal rettore dell’università. L’istanza universitaria locale
allora vedrebbe i suoi poteri decuplicati. “Le lotte di potere si
moltiplicheranno. Ognuno cercherà di tirarsi di impiccio e il rettore
dell’università servendosi di ciò potrà imporre i propri punti di vista”, spiega
Bertrand Binoche, professore di filosofia di Parigi I. E aggiunge “Come i
giudici, come per la televisione i ricercatori sono sul punto di perdere la loro
indipendenza intellettuale”. I docenti denunciano ugualmente la volontà di far
pesare su di loro sempre più incarichi amministrativi : tutorato, seguito dagli
stages, ricerca di finanziamenti, funzioni di intendenza e di segretariato…<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"><SPAN style="mso-spacerun: yes"></SPAN></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"></FONT></FONT> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Formazione dei docenti: master obbligatorio ma senza
stage pagato </FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Studenti e docenti si oppongono ad una “masterizzazione”
dei concorsi di assunzione dei docenti di primo e di secondo grado. La prima
misura governativa riguarda la valorizzazione della formazione in IUFM grazie ad
una laurea (il master). Questa qualifica dovrebbe comportare un migliore
compenso. Quello che non è precisato : il progetto prevede la soppressione
dell’anno di stage pagato. La rivalutazione annunciata non riguarda che gli
inizi della carriera. Il calendario di assunzione riduce il master ad un
semestre di corso e ad un altro di stage. Infine, il livello di esigenza dei
futuri concorsi sarà quello del terzo anno di diploma universitario. Presenti
alla manifestazione dei docenti del 20 gennaio,<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>Audrey e Floriane, studentesse laureande
di storia e geografia a Parigi 7, sono destinate all’insegnamento nella scuola
secondaria. Esse logicamente si sentono riguardate dal movimento : “Io non vedo
come in un anno, si arriverebbe a fare la tesi e a preparare il concorso. E poi
vedersi buttate in una classe senza nessuna esperienza”. Da parte sua, Thomas
ingloba questo movimento in un contesto più vasto : “Le università sono un
servizio pubblico di qualità. È l’insieme del sistema pubblico francese che non
smette di subire attacchi. Si sbloccano miliardi di euro per le banche. E per
l’educazione, per la salute? Niente”.<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT face=Arial
size=2></FONT></o:p> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Accordo Francia – Vaticano: la laicità minacciata
<o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Passato un po’ inosservato tra la valanga dei progetti di
riforma, l’accordo tra <st1:PersonName ProductID="la Francia" w:st="on">la
Francia</st1:PersonName> e il Vaticano comporta un riconoscimento nazionale e
statale delle lauree rilasciate dagli istituti cattolici controllati dal
Vaticano paragonandoli a quelli delle università pubbliche. Dopo l’appello
lanciato dall’università di Strasburgo (vedi l’Humanité del 13 gennaio), che
richiedeva una riforma concertata dell’università, quest’accordo è presentato
come “la goccia d’acqua”: “Ecco infine che i valori repubblicani e laici sono
rimessi in discussione dal riconoscimento internazionale, su iniziativa del
nostro ministero degli Affari esteri, dalle lauree rilasciate dagli istituti
cattolici”. Per i rettori delle università, questa convenzione costituisce “un
precedente inaccettabile”: “Che necessità c’è di aggiungere questa clausola
provocatoria, (…) la quale può solamente sollevare le proteste dell’insieme
della comunità universitaria?”. L’accavallarsi delle riforme, i testi poco
definiti e l’inflessibilità del ministro dell’Insegnamento superiore sono la
somma di ingredienti necessari per far continuare a ribollire il movimento
intrapreso da docenti, studenti e personale dell’università. Il punto massimo di
ebollizione, oggi è alla Sorbona. Ixchel Delaporte L’Appello dei comitati:<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>‘’Dal momento che i nostri rispettivi
mestieri, che si tratti della salute, della cura, del lavoro sociale,
dell’educazione, della ricerca, della giustizia, dell’informazione e della
cultura, subiscono un attacco senza precedenti da perte del governo – dal
momento che appelli di reazione e di proteste sono lanciati a decine nel paese –
è giunto il tempo, ci sembra di coordinare questi movimenti differenti e di
trarne tutto il senso politico...’’.<SPAN style="mso-spacerun: yes">
</SPAN><o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"><SPAN style="mso-spacerun: yes"></SPAN></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"></FONT></FONT> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">VIVA <st1:PersonName ProductID="LA LOTTA" w:st="on">LA
LOTTA</st1:PersonName> ! VIVA LO SCIOPERO ! NOI NON PAGHEREMO <st1:PersonName
ProductID="LA VOSTRA CRISI" w:st="on">LA VOSTRA CRISI</st1:PersonName> !<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"><SPAN style="mso-spacerun: yes"></SPAN></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"></FONT></FONT> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Nel pomeriggio del 19 gennaio 2009, alcuni studenti e
precari hanno preso possesso di una parte dei locali dell'Università Stendhal
(Grenoble 3). Quest'occupazione, chiamata e organizzata dal Comitato di
mobilitazione degli studenti e precari delle università di Grenoble, costituisce
la prima tappa nella costruzione di un movimento di sciopero sul Campus. Con
quest'azione noi vogliamo denunciare e contrapporci ad una politica antisociale
e basata sulla sicurezza, messa in opera dal governo Fillon e dal capo dello
stato. Questa politica<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>ha ogni
giorno degli effetti devastanti sulla società francese: distruzione totale del
sistema educativo francese dalla scuola Materna all'Università, distrugge
<st1:PersonName ProductID="la Sanità" w:st="on">la Sanità</st1:PersonName>,
smantella il Servizio Pubblico e la politica razzista<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>a base di retate sugli stranieri.<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>La repressione violenta dei movimenti
sociali è la condizione preliminare della costituzione di questa società
liberale. Noi non siamo sorpresi dal forte livello di repressione delle lotte
del 2008 (universitari, studenti...), la fine della franchigia universitaria e
dall'esercizio delle leggi antiterrorismo che sono ai nostri occhi delle leggi
scellerate. Queste misure servono a garantire l'ordine basato sulla sicurezza,
unico quadro agli occhi dei potenti nel quale far sbocciare la dominazione del
Mercato. Su questo registro, Michèle Alliot Marie non ha niente da invidiare a
Raymond Marcellin ou Michel Ponitowski. Ancora una volta, la stessa paranoia
securitaria è all'opera. Noi non ci piegheremo di fronte alla repressione che ci
attende. Non farà altro che rinforzare la nostra determinazione e non potrà in
alcun caso mettere in discussione la nostra battaglia.A questa società
autoritaria e fascista che ci propongono, noi rispondiamo con la
riappropriazione dei nostri luoghi di studio.Questa è la base sulla quale noi
pensiamo di espandere la nostra lotta. Noi ci batteremo affinché l'educazione
cambi radicalmente natura. Che sia realmente emancipatrice, che sia
integralmente gratuita e egalitaria, la riproduzione sociale attraverso gli
studi è durata giàtroppo. Che l'educazione sia al servizio degli individui e
della Società, non più al Servizio delle imprese e dei mercati. Per realizzare
questi obiettivi, l'occupazione della nostra università è necessaria. Ha per
ambizione di divenire un luogo di cambiamento e di incontro (con le Assemblee
generali, dibattiti, conferenze, proiezioni...), di vita (cucina, dormitori..) e
ugualmente di lotta. Infine, chiediamo all'insieme dei lavoratori, dei
disoccupati, degli immigrati irregolari, degli studenti e liceali di
organizzarsi in vista di una lotta compatta e di riprodurre il nostro esempio
ovunque esso sia realizzabile.Per preparare la giornata di mobilitazione del 29
gennaio 2009 e per costruire lo sciopero Generale che farà piegare questo
governo. <o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">E, così, costruire su una base egualitaria, sociale e
solidale, <st1:PersonName ProductID="la Società" w:st="on">la
Società</st1:PersonName> di domani. <o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Viva la lotta !<o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Viva lo Sciopero!<o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">Non pagheremo la vostra crisi!
<o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"><SPAN style="mso-spacerun: yes">
</SPAN><o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"><SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>Il Comitato
degli Studenti e dei Precari in lotta delle Università di
Grenoble</FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT face="Times New Roman"
size=3></FONT> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT face="Times New Roman"
size=3>----------------------------------------------</FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT face="Times New Roman"
size=3></FONT> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p></o:p><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">COLLETTIVO AUTORGANIZZATO UNIVERSITARIO - NAPOLI
<o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman"><A
href="mailto:coll.autorg.universitario@gmail.com">coll.autorg.universitario@gmail.com</A></FONT></FONT></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
face="Times New Roman">http://cau.noblogs.org/<o:p></o:p></FONT></FONT></P></FONT></DIV></BODY></HTML>