<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD><TITLE>Messaggio</TITLE>
<META http-equiv=Content-Type content="text/html; charset=iso-8859-1">
<META content="MSHTML 6.00.6000.16788" name=GENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial size=2>un altro aspetto della guerra quotidiana, grazie
per i dati è bene ricordare cosa è Taranto, specchio del mondo,
poi.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>vittoria</FONT></DIV>
<BLOCKQUOTE
style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=czingc@gmail.com href="mailto:czingc@gmail.com">czingc</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=redditolavoro@ecn.org
href="mailto:redditolavoro@ecn.org">redditolavoro</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Saturday, January 17, 2009 6:50
PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [Redditolavoro] I: Taranto
capitale del mal d'aria</DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT face=Tahoma size=2></FONT> </DIV>
<DIV>L’associazione Legambiente ha presentato, nella mattina del 17 gennaio a
Taranto, il dossier “Mal'aria industriale”, dando il via alla consueta
campagna sulla qualità dell'aria, questa volta dedicata all'inquinamento da
attività produttive. Rispetto alle 14 classiche dell'inventario nazionale
delle emissioni curato dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca
ambientale (Ispra) relativi al 2006, Legambiente ha stilato una classifica
delle aziende più inquinati tra le quali l'acciaieria Ilva di Taranto, si
aggiudicherebbe la maglia nera del complesso industriale più inquinante
d'Italia, aggiudicandosi 10 delle 14 classifiche presentate
dall’associazione. Come riporta l’Ansa lo stabilimento siderurgico
tarantino ha scaricato in atmosfera ben 32 tonnellate di Idrocarburi
oliciclici aromatici (95% del totale nazionale) e 92 grammi di diossine e
furani (pari al 92% del totale), oltre a 74 tonnellate di piombo (78%), 1,4
tonnellate di mercurio (57%). Ci sono poi 540mila tonnellate di monossido di
carbonio (80% del totale). Nel mirino anche le aree industriali di Augusta,
Melilli in provincia di Siracusa, Porto Marghera dove sono segnalate la
raffineria Eni, la Simar Spa, gli stabilimenti Syndial e la Ineos Vinyls, ma
anche Priolo con le centrali Erg, la raffineria Esso, gli stabilimenti
Syndial, la centrale Isab Energy, la raffineria Erg e il petrolchimico
Polimeri Europa.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV align=left><FONT size=2><A
href="outbind://36/http/:zincao.blogspot.com">Zag(c)</A></FONT></DIV>
<DIV> </DIV>
<P>
<HR>
<P></P>_______________________________________________<BR>Redditolavoro
mailing
list<BR>Redditolavoro@ecn.org<BR>http://www.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro<BR></BLOCKQUOTE></BODY></HTML>