<table cellspacing="0" cellpadding="0" border="0" ><tr><td valign="top" style="font: inherit;"><DIV>Ho risposto all'anonimo che ha accusato Vittoria, su Indiymdia, di scrivere polpettoni e deliri sulla vicenda palestinese.</DIV>
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<DIV><A href="http://lombardia.indymedia.org/node/12154#comment-11501">http://lombardia.indymedia.org/node/12154#comment-11501</A></DIV>
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<DIV><EM>Anonimo, il tuo commento al testo "Vite negate" è l'esempio di cosa sa liberare la mancanza di un pensiero politico - o di un pensero tout court. La tua desolante mancanza di pensiero rispetto al massacro reciproco tra israeliani e palestiesi che insanguina da oltre sessant'anni quei territori, è spaventosa.<BR>Per quale ragione un anarchico, parlo per me, dovrebbe sostenere una delle due parti, entrambe ben salde nei loro fondamentalismi di potere - da un lato quello militare e statuale di Israele, dall'altro quello religioso e disperante di Hams e dei suoi burattinai - entrambe ben salde nel voler affermare entità statuali, entrambe ben salde nella propaganda volta a far massacrare i rispettivi sottoposti in nome di parole di merda come stato, religione, patria, nazione?<BR>L'unica soluzione lì sarebbe il rifiuto popolare della violenza, la diserzione dalle strutture militari, il rigetto della violenza, l'insubordinazione ai capoccia di
turno (tra l'altro si dimentica spesso che le forze di sicurezza di Hamas sono state addestrate in buona parte proprio dagli Usa!), il rifiuto della logica delle patrie, degli stati.<BR>Utopico? Certo, fieramente utopico! Perché mi pare proprio che chi invece propugna le misere logiche assassine delle due parti, non si rende conto che ormai lì non c'è via d'uscita che non passi per la riappropriazione del valore delle vite - quelle stesse per cui è degno e giusto combattere quando ciò le libera, ma non quando ciò alimenta esclusivamente il reciproco odio e massacro, di là dalle ragioni della politica fatta sui corpi.<BR>O se ne rende conto perfettamente, e coerentemente con la violenza di chi insegue il potere, dà del provocatore a chi dice che l'unica soluzione sarebbe quella di rifiutare la guerra imposta dai rispettivi padroni. Quella di dare del provocatore a chi in situazioni come quella della Palestina propuga la pace cme strumento
rivoluzionario - e non si spaccia per questo per pacifista! - è una tattica vecchia e un po' schifosa...</EM></DIV>
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