<div class="gmail_quote"><div style="background-color: rgb(255, 255, 255);"><div style="width: 655px;"><div style="margin: 0pt; padding: 0pt 25px 0pt 0pt; width: 470px; float: left;"><div><div align="center"><font size="2"><font size="5"><b><span style="color: rgb(204, 0, 0);"><font size="7" face="Times New Roman Special G1">
<hr>
<font size="4">S.L.A.I. Cobas trasporti</font></font></span></b></font></font></div>
<div align="center"><font size="2" face="Times New Roman Special G1">A. T. M. - M i
l a n o</font></div>
<div align="center">
<div><font size="1"><b><font face="Times New Roman Special G1">S i n d a c a t o d e i L a
v o r a t o r i A u t o r g a n i z z a t i I n t e r c a t e g o r i a l
e</font></b></font></div>
<div><font size="1" face="Times New Roman Special G1">Sede legale: Via Masseria
Crispi 4, 80038 Pomigliano d'Arco (Na), tel.fax: 081/8037023, @mail: </font><font size="1"><a href="mailto:cobasslai@fastwebnet.it" target="_blank"><font face="Times New Roman Special G1">cobasslai@fastwebnet.it</font></a></font></div>
<div><font size="1" face="Times New Roman Special G1">Sede nazionale: Viale
Liguria 49, 20143 Milano, tel.fax 02/8392117, @mail: </font><font size="1"><a href="mailto:slaimilano@slaicobasmilano.org" target="_blank"><font face="Times New Roman Special G1">slaimilano@slaicobasmilano.org</font></a></font></div>
<div><font size="2" face="Arial">
<hr>
</font></div></div>
<div align="center"> </div>
<div align="center"><font size="6" face="Arial"><b>NON AVEVAMO
DUBBI!</b></font></div><font size="2" face="Arial">
</font><div align="justify"><font size="2" face="Arial"><br><font size="3">Proprio come 5 anni fa avevamo ampiamente
preventivato,non avevamo dubbi alcuni sull'assoluta legittimità della
impagabile, favolosa lotta degli oltre 4100 tranvieri milanesi. Non avevamo, non
abbiamo dubbio alcuno sul fatto che, esistendo costi della vita in continua
lievitazione, sono necessari rinnovi contrattuali puntuali. Non abbiamo dubbi
sul fatto che malvolentieri ai tranvieri è gradita la visione di città
paralizzate dal traffico e utenti infuriati a causa delle ottusità di chi si
assume le responsabilità organizzative e direzionali ai vari
livelli.<br><br></font></font></div>
<div align="justify"><font size="2" face="Arial"><font size="3">Oggi a distanza di 5 anni ai tranvieri milanesi
viene riconosciuto l'onore della lotta con una sentenza che fa letteralmente
piazza pulita. Spazza anche chi, quelle lotte dall'immenso valore civile oltre
che morale, screditò e rinnegò poche ore dopo i suoi primi bagliori: parliamo
proprio di chi si erge ancora oggi a paladino e difensore dei
lavoratori.</font></font></div><font size="2" face="Arial"><font size="3">
</font></font><div align="justify"><font size="2" face="Arial"><font size="3"><br>Avranno domani i signori del potere la capacità di
rileggere con lenti operaie quanto sentenziato dal tribunale di Milano? Ne
dubitiamo fortemente, conosciamo fin troppo bene di che pasta è fatto chi sta
dall'altra parte. Siamo più propensi a pensare che prevarrà la solita politica
fatta di arroganza e prevaricazione che sta smantellando completamente quel
minimo di equilibrio sociale che le lotte dei nostri genitori avevano
contribuito a stabilire.</font></font></div>
<div align="justify"><font size="2" face="Arial"><font size="3"><br>Per cinque lunghi anni i lavoratori ATM sono stati
relegati da tutti, sindacati compresi, nel limbo del terrore, della paura,
dell'incapacità di ritrovare una propria dignità e un proprio orgoglio. Tutti
hanno contribuito a far smarrire ai lavoratori la giusta direzione di marcia
dell'unità e della solidarietà operaia, elevando come unico totem il proprio
piccolissimo microcosmo, anche se nel frattempo nelle battaglie i tranvieri
milanesi hanno sempre ritrovato le più alte aspirazioni per una ribalta
collettiva. Oggi riconquistano definitivamente da protagonisti il palcoscenico
della legittimità per scioperi dalla indiscutibile trasparenza. È necessaria
allora una pronta riconquista del terreno perso in questi anni, e se, come
prevediamo, continuerà a sussistere una forte apatia per le ragioni dei
lavoratori(e in particolar modo per<br> i più giovani), lo scontro crediamo che
a breve si inasprirà notevolmente.</font></font></div>
<div align="justify"><font size="2" face="Arial"><font size="3"><br>Un grazie alle centinaia e centinaia di lavoratori che in
quei giorni di 5 anni fa intravidero in SLAI-Cobas che, con il convinto sostegno
dell'avvocato Mirko Mazzali, si ersero a parafulmini dalle intemperie e dalle
accuse che miravano a colpevolizzare chi ambiva a porre, già allora, al centro
dell'attenzione dell'opinione pubblica la precarietà dei salari, la
centralità dei diritti.</font></font></div>
<div align="justify"><font size="2" face="Arial"><font size="3"><br>Un consiglio infine che ci sentiamo di dare oggi ai
lavoratori alla vigilia di una fase storica che, secondo i nostri calcoli,
potrebbe riservare sorprese per niente positive, è che il senso della lotta si
arricchisce dell'importante substrato giuridico che si andrà inevitabilmente a
sommare ai contenuti della quotidianità con i quali con sempre più frequenza ci
scontriamo: aumenti di prezzi e tariffe, assenza di servizi sociali che
decurtano ulteriormente i salari, mutui e risparmi in perenne tensione, pensione
sempre più meta irraggiungibile.<br></font></font></div>
<div align="justify"><font size="2" face="Arial"><br>Milano, 03 dic. 2008</font></div><br></div></div></div></div></div><br>--------------------------------------------------------------------------------<br>Questa mail ti arriva perchè ti sei iscritto oppure hai avuto una corrispondenza personale e/o attraverso altri con i gestore della mail. I tuoi dati non saranno in alcun modo resi pubblici o ceduti a terze persone. Serviranno solo ed esclusivamente per l'invio di NewsLetter e/o comunicati di interesse politico e/o sindacale nel pieno rispetto delle vigenti leggi sul diritto alla privacy. Se non sei più interessato a ricevere mail da questo indirizzo, o in realtà non lo sei mai stato - anche se ciò è sintomo di arida non curanza - ti preghiamo di risponderci con una mail di insulti. Sempre meglio l'odio che l'indifferenza. Oppure puoi farlo direttamente rispondendo a questa mail con la parola CANCELLAMI. ;-)<br>