<font size="4"><b>Contro i tagli del Governo lo Slai colora la piazza.</b></font><div class="gmail_quote"><div bgcolor="#ffffff"><div><font face="Microsoft Sans Serif">
<font size="4"><b>Le bandiere rosse dello Slai-Cobas e gli
striscioni degli studenti hanno colorato questa mattina, sabato 22 novembre, le
strade di una Termoli grigia e fredda. La protesta ha coinvolto diverse
categorie di lavoratori provenienti anche da fuori regione. Tutti uniti contro i
tagli effettuati dal Governo Berlusconi nell'ambito della scuola, della sanità,
dei salari e delle pensioni.
</b></font>
<p align="justify">
</p><table align="right" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" width="0">
<tbody>
<tr>
<td><img src="http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/img/4658.jpg" width="280" height="350"></td></tr>
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<td height="20"><a href="http://www.primonumero.it/attualita/photogallery/gallery.php?id=1332" target="_blank"><img src="http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/img/icon_foto.gif" align="absmiddle" border="0" width="30" height="28" hspace="2"><b><font color="#cc3300">Galleria
fotografica</font></b></a></td></tr></tbody></table><b>Termoli.</b>
Erano circa 250 e fin dalle prime ore del mattino hanno sfilato lungo le strade
della città al ritmo delle note della Banda Bardò e di Bob Marley. <b>Una
manifestazione pacifica quella organizzata dal sindacato autonomo dei lavoratori
Slai-Cobas</b> <b>ma che ha coinvolto diverse categorie motivate tutte dalla
stessa rabbia</b>, quella dovuta ai tagli che il Governo Berlusconi sta attuando
su diversi ambiti come la scuola, l'università, la sanità, le pensioni e sui
salari. <br> <br>«In piazza questa mattina è scesa <b>la gente comune</b>
- dicono alcuni manifestanti - siamo <b>casalinghe e operai e non arriviamo più
a fine mese</b>, questo è un modo come un altro per dire che non ce la facciamo
più». Protagonisti del corteo gli operai della Fpt di Termoli ma anche le
delegazioni dello <b>Slai Cobas di Milano, gli operai della Fiat di Pomigliano,
lo Slai Cobas dell'Alfa Romeo di Arese, e gli studenti dell'Istituto
Tecnico Commerciale 'Boccardi'</b> di Termoli in rivolta contro il preside che:
«Continua a negarci il diritto di assemblea». <br> <br>Ad aprire il corteo
un uomo che sventola con orgoglio la bandiera della pace, si tratta di
<b>Stefano Musacchio licenziato dalla Fiat</b> <b>nel 2003 per aver affisso la
bandiera della pace in fabbrica</b>. «Questa bandiera mi è costata il
licenziamento - ha dichiarato Musacchio - ma la manifestazione di oggi mi
dimostra che avevo ragione io a credere in certi valori, gli stessi in cui crede
tutta la gente che è scesa in piazza oggi e che si è stancata di un capitalismo
che continua a prenderci in giro.» <br> <br>L'idea della manifestazione è
nata nelle officine della Fiat Powertrain di Termoli, circa un mese fa, quando i
vertici aziendali hanno comunicato la decisione di porre<b> </b>in cassa
integrazione tutti i 2700 dipendenti dello stabilimento e, in particolar modo
con tempi più lunghi, i 900 dipendenti dell'Unità Cambi. A pagare le conseguenze
più gravi di questa riorganizzazione del lavoro sono stati circa 400 operai
assunti con contratti a tempo determinato che a fine Cig non vedranno
riconfermarsi il contratto. <br> <br>E' stato questo dato a <b>innescare
una serie di cambiamenti epocali</b> in città: in primo luogo le <b>sigle
sindacali confederali</b> presenti nello stabilimento di Termoli da sempre
divise e in guerra fra loro, <b>si sono unite</b> chiedendo univocamente alla
Fpt garanzie per i lavoratori e, in secondo luogo, <b>lo Slai Cobas</b>, da
sempre sindacato indipendente e con pochi tesserati all'interno della Fabbrica
termolese, <b>è riuscito a mobilitare un gran numero di persone</b> e a portarle
in piazza per esprimere la loro protesta. <br> <br>«A Termoli qualcosa sta
cambiando - spiega Andrea Di Paolo - rsu dello Slai Cobas - e questa mattina
abbiamo avuto la dimostrazione di questo e del lavoro che da mesi lo Slai svolge
nelle retrovie ma sempre pienamente convinti di quello che si fa». <b>Il
sindacato autonomo infatti ha sempre sottolineato l'incongruenza tra la
richiesta di Cig da parte della Fpt e le continue richieste</b> (provenienti
sempre da parte dell'azienda)<b>di straordinario</b> e di lavoro durante i turni
di notte e nei weekend. E' stato sempre lo Slai a presentare un esposto
finalizzato a verificare che alla Fpt di Termoli ci siano le condizioni per
effettuare la Cig. <br> <br>Tante le forze dell'ordine dispiegate per
controllare i manifestanti; poliziotti, carabinieri e vigili urbani si sono
mescolati ai partecipanti della manifestazione cercando di vincere il freddo e
la pioggia. Tanti anche i termolesi che hanno assistito al corteo che da piazza
Donatori di Sangue ha attraversato Corso Fratelli Brigida per poi lambire il
castello e passare sotto al Municipio per riversarsi infine in piazza Monumento
dove c'è stato il comizio finale. (v.f.) </font></div></div>
<br>
</div><br><br clear="all"><br>-- <br>SLAI Cobas <br>Coordinamento Provinciale di Cremona<br><br>Via Mazzini, 24 – 26010 Bagnolo Cremasco (CR) <br>presso lo Spazio Popolare La Forgia<br><a href="http://www.slaicobas.it">www.slaicobas.it</a><br>
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