<table cellspacing="0" cellpadding="0" border="0" ><tr><td valign="top" style="font: inherit;"><DIV>Ecco, questo mi trova d'accordo. In effetti per riprendersi il territorio - perché anche il futuro si costruisce qui dove ci troviamo, fisicamente - non c'è altra via che prenderselo fisicamente. Senza troppi giri di parole.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>E per battere un governo, non si può giocare con le sue regole, occorre giocare fuori dalle sue regole. Occorre non avere paura e riprendersi la strada, la piazza. Il fatto che lo stato italiano abbia già sguinzagliato i cani da guardia fascisti (quelli che a piazza Navona, tra l'imbelle sorpresa delle anime candide democratiche, hanno sprangato sotto gli occhi complici della polizia), se non altro è segnale di preoccupazione.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Però certo, senza barricate, col cazzo che ritirano una legge approvata. E qua si apre l'immonda parentesi secolare del dominio cattolico sulle cosciernze italiote...</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>PS</DIV>
<DIV>I referendum non valgono niente, si è visto cosa ne hanno fatto di quello sul nucleare e cosa faranno anche di quello sull'aborto... </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><BR><BR>--- <B>Gio 30/10/08, michelangelo.depinto@fastwebnet.it <I><michelangelo.depinto@fastwebnet.it></I></B> ha scritto:<BR></DIV>
<BLOCKQUOTE style="PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: rgb(16,16,255) 2px solid">Da: michelangelo.depinto@fastwebnet.it <michelangelo.depinto@fastwebnet.it><BR>Oggetto: [Redditolavoro] mie valutazioni sulla protesta nel mondo della scuola<BR>A: redditolavoro@ecn.org<BR>Data: Giovedì 30 ottobre 2008, 21:23<BR><BR><PRE>C'è qualcuno-a che crede davvero che la Contro-Riforma verrà ritirata in
seguito a una quantità di proteste che è sì ampia ma che è anche confusa,
divisa nelle posizioni, con i corvi della sinistra Parlamentare che fanno i
"pompieri" nelle situazioni reali giocando al ribasso sulle lotte?
Quello che sucederà, a mio parere, è che tra qualche tempo le proteste
inevitabilmente si affievoleranno e tutto rientrerà in un ordine APPARENTE con
scoppi più o menpo forti e occasionali di proteste.
A quel punto entra in ballo tutta la banda dei parlamentari
dell'Opposizione che ci hanno già fatto sapere che stanno preparando un
referendum contro la Contro-Riforma e lì diranno a studenti, insegnanti e
precari: "ve lo diamo noi lo strumento giusto, quello democratico per
eccellenza, il Referendum!" E così proveranno a darsi una nuova
credibilità agli occhi di chi ogni tanto fa intravedere che la
"credibilità" non si vende al mercato del Parlamento, quella gente
che ogni tanto intuisce che è tutta una grande fregatura e che sono tutti i
partiti ad elargire la fregatura, ma che con notevole rapidità poi se ne scorda
perchè gli conviene scordarsene. Gli conviene scordarsene(alla
"massa") perchè è molto più facile "delegare" che
prendere in mano l
a vita propria e auto-organizzarsi senza chiedere niente bensì prendendosi il
necessario.
Ed entrando nello specifici del Referendum: CHI GARANTISCE CHE VERREBBE VINTO?
MA PROPRIO NESSUNO, MI PARE OVVIO. I Referendum è un sacco di anni che non
raggiungono il Quorum e se dovesse essere perso anche il Referenddum che stanno
preparando sarebbe un'annichilimento completo delle famose
"masse"(anche se tutto porta poi ad alcune considerazioni che possono
coinvolgere prima o poi le "masse" e cioè che NON sono gli strumenti
Istituzionali che devono essere adperati per sconfigere il nemico).
In Francia non è che abbiano un alto tasso di "coscenza di classe"
nel sangue, diciamoci la verità.
Ma una cosa la hanno capita da sempre(pare a me da come si comportano): SE SI
VUOL SCONFIGGERE UNA LEGGE CHE E' GIA' PASSATA IN PARLAMENTO
C'E' UN SOLO MODO PER RAGGIUNGERE IL RISULTATO(che è quello che conta,
il resto è fuffa) ED E' LA FURIA!
Il precedente Governo Francese ci provò a cambiare le regole per il
"precariato" e fece passare la legge in Parlamento, esattamente come
è passata la Contro-Riforma Gelmini.
Ma immediatamente dopo masse di decine di migliaia di francesi scesero in
piazza senza farsi il benchè minimo discorso che avesse a che vedere con il
pacifismo(la bestia che in Italia ci blocca).
Gli scontri furono veri, altro che tafferugli di quelli che abbiam visto in
questi giorni. Le barricate c'erano in tutti i pizzi, le molotov erano come
le caramelle e le file di macchine bruciate erano dovunque e i negozi assaltati
pure.
Insomma, per far ritirare una Legge già passata non basta la Protesta
"Determinata ma pacifica", al contrario quel modo di protestare,
"determinati e pacifici", serve solo a mettere la coscenza a posto a
chi protesta, oltrechè a far conseguire un'altra vittoria ai potenti.
Ma ho fiducia per i prossimi anni: le contraddzioni si allargano, la
"coscenza" pure, le condizioni di vita si abruttiscono sempre più e
questo non gioca a favore loro.
Io aspetto e spero che la Francia arrivi in Italia.
Michele
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