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<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><b style=""><span style="font-size: 24pt;">LA SOLIDARIETÀ AL MONSIGNORE</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><b style=""><span style="font-size: 24pt;">E NIENTE SOLDI A CHI LAVORA !</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Oggi più che mai tutto il
padronato ha tirato fuori le unghie, nessuna azienda vuole<span style=""> </span>cedere su niente, nessuno vuole che i
lavoratori portino a casa uno stipendio decente, a nessuno interessa che chi
vive di stipendio fa sempre più fatica a pagare il mutuo, l'affitto della
casa,<span style=""> </span>la spesa per vivere;<span style=""> </span>fra queste associazioni spicca in primo piano
l'impero imprenditoriale della fondazione Don Gnocchi.</p>
<p class="MsoBodyText">Anche qui dove il bene del prossimo dovrebbe essere di
casa nessun cedimento: il contratto nazionale non viene firmato e per
allungarne i tempi, insieme alle organizzazioni confederali, si divertono a
giocare ai danni dei lavoratori. </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">I lavoratori iscritti allo Slai
Cobas, i militanti e i delegati, anche se non condividono le richieste dei
confederali, sempre al ribasso, si attivano per far contare i lavoratori e per
smuovere i dirigenti della fondazione.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">A questo scopo è stato redatta
una strofetta, da qualche lavoratore, canzonatoria per far salire l'attenzione
dei lavoratori e dei dirigenti sulla necessità di firmare subito il contratto
nazionale e portare a casa quei quattro soldi di aumento.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Questa strofetta, che ha
ridicolizzato<span style=""> </span>la rigidità dei dirigenti
della Fondazione, è stata interpretata come un'offesa morale, ma a difesa
dirigenti "offesi"<span style=""> </span>si sono erti non
coloro chiamati in causa, ma le organizzazioni sindacali che con codesti
dovrebbero confliggere.<span style=""> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Si scomoda Antonio Marchini, il
segretario provinciale della CGIL sanità privata, per solidarizzare con i
dirigenti del Don Gnocchi, offeso dalle frasi redatte di lavoratori e<span style=""> </span>distribuite<span style="">
</span>presso l'istituto Palazzolo. Seguono a ruota tutte e tre le
confederazioni, appellandosi ai lavoratori e chiedendo loro di prendere le
distanze da questo modo di fare,<span style=""> </span>secondo
loro questo delegittima il sindacato sostenendo che bisogna essere responsabili
e non bisogna insultare i dirigenti.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Questi signori, a cui va la
nostra condanna,<span style=""> </span>sono gli stessi che
hanno menato il can per l'aia per circa tre anni con il precedente contratto e
vogliono fare la stessa cosa anche per questo contratto nazionale,<span style=""> </span>hanno per legge il monopolio della
contrattazione e il loro obiettivo e di tenersi ben stretto l'osso. </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Concertano con il padronato e il
governo e si limitano a chiedere<span style=""> </span>aumenti
in base all'inflazione programmata, sempre molto al disotto di quella reale,
impoverendo i lavoratori italiani ed arricchedosi a loro spese, e cedendo
sempre più diritti alla controparte. </p>
<p class="MsoBodyText">Tutta la vicenda è stata montata ad arte per screditare
non il modo di fare sindacato, ma il sindacato di base, cioè
l'autorganizzazione dal basso, quel modo di fare sindacato che si è battuta per
non farci fregare la liquidazione dalla crisi finanziaria mondiale,<span style=""> </span>e non ingrassare ancora di più i burocrati
sindacali che ne gestiscono gli investimenti.<span style="">
</span>Quel modo di fare sindacato che ci vede, con rispetto naturalmente,
confliggere con i dirigenti che approfittano della loro posizione per negarci
quello che ci spetta di diritto, quel modi di fare sindacato che non
prevede<span style=""> </span>posizioni comode e raccomandate
per delegati e burocrati che appartengono alla categoria dei mantenuti perché
mentre gli altri lavorano loro si sono collocati in posti particolari assistiti
da dirigenti e responsabili di ogni grado. Sappiano i lavoratori scegliere se
accettare continuare a sostenere e pagare le tessere a sindacati che si
sbracciano per dimostrare il loro servilismo ai padroni o schierasi con i
lavoratori che mettono in campo ogni tipo di strumento per sviluppare la
discussione e la lotta.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">A questa vicenda possiamo
rispondere che è vero i sindacati confederali non hanno mai fatto porcherie nei
confronti dei padroni, ne hanno invece fatte tante ai danni dei lavoratori,
accettando cassa integrazione e licenziamenti, gettando intere famiglie sul
lastrico per il bene delle aziende e per gli interessi della nazione interessi
spesso antagonisti a quelle dei lavoratori.</p>
<p class="MsoBodyText">Nessuna porcheria perciò, cari burocrati,<span style=""> </span>voi state dalla parte dei padroni, noi
cerchiamo di stare dalla parte dei lavoratori sempre anche quando voi giudicate
che sbagliano.<span style=""> </span><span style="font-size: 8pt;">Milano 25-10-08</span><span style=""> </span></p>
<p class="MsoBodyText"> </p>
<p style="text-align: left;" class="MsoBodyText"><span style="font-size: 14pt; font-family: "Arial Black"; color: rgb(204, 0, 0);">Slai Cobas Don Gnocchi,Istituto Palazzolo<span style=""> </span></span></p>
<br><br clear="all"><br>-- <br>SLAI Cobas <br>Coordinamento Provinciale di Cremona<br><br>Via Mazzini, 24 – 26010 Bagnolo Cremasco (CR) <br>presso lo Spazio Popolare La Forgia<br><a href="http://www.slaicobas.it">www.slaicobas.it</a><br>
<br>Apertura sede sindacale martedì e giovedì dalle ore 17.00 alle 19.00<br>Per appuntamenti tel.3335986270 - 0373470015<br><a href="mailto:slaicobascremona@gmail.com">slaicobascremona@gmail.com</a><br>________________________________<br>
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