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<DIV><BR></DIV><FONT face=Arial size=2>
<DIV><BR>RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DELLE COOPERATIVE SOCIALI</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>LA RICCHEZZA DEL TERZO SETTORE E’ LA MISERIA DEI LAVORATORI</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>130 euro lordi al 2010 per un contratto già scaduto da 31 mesi</DIV>
<DIV>Insultati i lavoratori riqualificati OSS</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Firmato l’accordo per il rinnovo del contratto dei lavoratori e delle
lavoratrici delle cooperative sociali, un contratto che interessa circa 200 mila
operatori, in maggioranza impiegati presso servizi socio-sanitari in appalto o
convenzione con enti locali e aziende sanitarie. Un contratto scaduto da 31 mesi
(trentuno mesi, un record negativo difficile da battere). Ecco cosa prevede in
sintesi l’accordo firmato da Legacoopsociali, Confcooperative, Agci e da
Cgil-Cisl-Uil:</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>SALARIO: aumento mensile a regime di 130 euro lordi (riferiti all′attuale
quarto livello per 38 ore), in tre rate:</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>1 gennaio 2008 60 euro - 1 gennaio 2009 40 euro - 1 dicembre 2009 30
euro<BR></DIV>
<DIV>Attenzione: togliendo l’indennità di vacanza contrattuale IVC (che sparisce
con il rinnovo del CCNL) l’aumento di 60.00 euro diventa effettivamente di 48.55
euro lorde (60.00 – 11.45) sempre riferiti al 4 livello e per un contratto a
tempo pieno di 38 ore: per i part-time e per gli altri livelli si devono fare le
proporzioni di questa miseria.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Sparisce di nuovo il biennio economico e si rispalmano gli aumenti
praticamente fino al 2010</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Per evitare illusioni ottiche sulle 130 euro di aumento, sbandierati da
CGIL-CISL-UIL come una “giusta risposta al problema salariale dei lavoratori del
settore”, facciamo un esempio pratico calcolato questa volta sul 6° livello, che
era stato preso come riferimento nella piattaforma unitaria di
CGIL-CISL-UIL:</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Nella piattaforma sindacale si richiedevano 170 euro a coprire solo fino al
2007, mentre si è firmato per un aumento che parte da gennaio 2008 di 67.74 euro
(differenza 102.26 euro in meno) e arriva a dicembre 2009 con un aumento di
145.41 (differenza di 24.56 euro in meno)</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>In quattro anni non si ottiene quello che era stato richiesto solo per
coprire i primi due anni (2006-2007), e i sindacati CGIL-CISL-UIL non avevano
“chiesto il doppio per ottenere la metà” ma avevano chiesto l’adeguamento
salariale secondo i criteri previsti dagli accordi interconfederali sui rinnovi
dei CCNL, e lo ribadiamo che per noi già la richiesta di 170 euro era già al di
sotto dell’inflazione reale.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Oggi l’inflazione rilevata dall’ISTAT è al 3.8% (e già questa è una
percentuale, anche se ufficiale, molto lontana dalla reale inflazione del potere
di acquisto dei salari) mentre il contratto nazionale è stato firmato
dichiarando una inflazione di riferimento del 2.8% per il 2008 e del 3.3% per il
2009.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Quindi questi aumenti con una inflazione al 3.8% annuo significano una
perdita salariale ulteriore e netta passata e futura piuttosto che un reale
aumento delle attuali retribuzioni.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>ARRETRATI: nonostante i 31 mesi (più di due anni e mezzo) di ritardo sono
previsti solo 200 euro lordi nella busta paga relativa al mese di agosto a
copertura del periodo 2006/2007, ma al lordo dell’IVC (quindi diventano circa
100 euro lordi) e proporzionato pure all’effettiva presenza; per gli arretrati
del periodo gennaio 2008 – luglio 2008 ci saranno due rate con le retribuzioni
del mese di settembre e del mese di ottobre 2008.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>MENTRE PER I DIRIGENTI COOP LE COSE NON STANNO COSI’</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Il giorno prima, cooperative e sindacati CGIL-CISL-UIL hanno firmato il
rinnovo del contratto nazionale dei dirigenti delle cooperative: l’aumento è di
650 euro e per gli arretrati hanno concordato una una tantum di 1300 euro, un
esempio davvero illuminante dello spirito cooperativistico, ma si sa che i
manager hanno molti pensieri mentre i semplici lavoratori (oltre che a tirare
avanti la carretta dei servizi) si devono solo preoccupare di arrivare a fine
mese.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>LIVELLI: si passa ad una classificazione del personale di 6
categorie/livelli “verticali” dalla A alla F, simile a quella presente negli
altri contratti del settore ma la cosa più importante di questo tipo di
classificazione, cioè gli scorrimenti orizzontali, non saranno automatici,
quindi una operazione di facciata ma senza sostanza (e con questo le coop
portano a casa il loro più importante risultato oltre al contenimento dei
salari);</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>OSS: per gli operatori socio-sanitari si arriva all’insulto, si prevede un
livello intermedio tra il 4° livello e il 5° livello, ma con il riconoscimento
di una differenza retributiva a regime rispetto al livello di provenienza (4°)
di ben 38 euro lordi al mese (proprio così: 38 euro lordi al mese sono il
riconoscimento concordato tra coop e sindacati per i lavoratori che hanno
acquisito il titolo da OSS), nella sanità privata un OSS prende oggi 280.00 euro
in più al mese. Non solo: il riconoscimento del nuovo livello non è per tutti
gli OSS ma solo per quelli che operano in servizi e strutture sociosanitarie,
agli altri no.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>ESEMPI DELLA RICLASSIFICAZIONE</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>□ ASSISTENTE DI BASE NON QUALIFICATO: dal 3°
livello diventa B1</DIV>
<DIV>□ ASSISTENTE DI BASE QUALIFICATO: dal 4°
livello diventa C1</DIV>
<DIV>□ OPERATORE SOCIO SANITARIO (con la clausola
di servizio): dal 4° livello diventa C2</DIV>
<DIV>□ EDUCATORE NON PROFESSIONALE: da 5° livello
diventa D1</DIV>
<DIV>□ EDUCATORE PROFESSIONALE: da 6° livello
diventa D2</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>LAVORO DOMENICALE: dopo 13 anni di promesse finalmente il riconoscimento di
una maggiorazione per il lavoro svolto di domenica (alcune coop lo riconoscevano
già ma non era previsto dal contratto nazionale), una maggiorazione che in altri
contratti varia dal 15% al 30% fino al 50% della paga oraria: cosa si prevede
per i lavoratori delle coop sociali? Ovviamente il 15% e solo da dicembre
2009.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Basta con gli accordi sindacali che legano gli aumenti salariali, non
all’inflazione reale, ma su dati “inventati”: la durata sfalsata del contratto è
una anticipazione negativa della trattativa in atto a livello nazionale sulla
riforma dei contratti nazionali di lavoro.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>La miseria del nostro contratto nasce da un infame regime di mercato: siamo
di fronte all’impatto devastante di anni di tagli alle spese sociali e
sanitarie, fatti da governi di centrosinistra e di centrodestra con
CGIL-CISL-UIL, e ovviamente a rimetterci sono i lavoratori del settore a partire
da quelli più ricattabili (dai precari, alle coop in appalto).</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Mantenere al limite della sopravvivenza le lavoratrici e lavoratori delle
cooperative sociali è una ignobile forma di “risparmio” della spesa pubblica che
si realizza grazie ad un drammatico teatrino tra governi, enti pubblici,
sindacati collaborazionisti e cooperative (basti pensare al semplice fatto che
CGIL-CISL-UIL hanno richiesto l’apertura della trattativa di rinnovo del
contratto con 19 mesi di ritardo). </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>ROMPIAMO IL TEATRINO DEL MERCATO SOCIALE</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>ASSEMBLEA NAZIONALE A ROMA IL 19 SETTEMBRE</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>SCIOPERO GENERALE NAZIONALE IL 17 OTTOBRE</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Passa dalla tua parte, dai più forza alla</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>RdB/CUB cooperative sociali e terzo settore</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><A
href="http://www.coopsociali.rdbcub.it">www.coopsociali.rdbcub.it</A></FONT></DIV></BODY></HTML>