<div dir="ltr"><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8"><meta name="ProgId" content="Word.Document"><meta name="Generator" content="Microsoft Word 9"><meta name="Originator" content="Microsoft Word 9"><link rel="File-List" href="file:///C:/DOCUME%7E1/Fulvio/IMPOST%7E1/Temp/msoclip1/01/clip_filelist.xml"><style>
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<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><b style=""><span style="font-size: 18pt;">Comunicato stampa</span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 11pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;">Il
giorno 29 luglio 2008 si è svolto un incontro a Palazzo Marino tra i
rappresentanti delle sigle: SLAI COBAS, CUB, SDL, UGL, SINPA, FLAI e il Sindaco
di Milano Dott.ssa Moratti. Precedentemente il Sindaco aveva incontrato le
sigle Confederali, CGIL, CISL e UIL in un tavolo separato.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;">Lo
Slai Cobas ha ribadito che l'accordo del 13 giugno 2008 (<b style="">mai sottoscritto dallo Slai</b>) <b style="">non
è uno strumento per "risanare" la SEA Handling</b>, ma un mezzo per renderla più
appetibile nel caso di eventuali future acquisizioni, in parte o in toto. Un
accordo che colpisce unicamente il costo del lavoro e la professionalità dei
lavoratori. Un accordo che crea una divisione tra lavoratori a tempo
indeterminato di "serie A" e di "serie B", dopo che una grossa parte di essi
sono stati usati per numerosi anni con contratti a tempo determinato; contratti
che lo Slai Cobas ha sempre respinto nella maniera più assoluta.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;">La
rivisitazione in peggio delle figure professionali e delle procedure operative,
che negli anni hanno portato SEA ad ottenere riconoscimenti nazionali e
internazionali in termini di qualità e professionalità, ridurrà notevolmente
questi riconoscimenti. <b style="">La SEA è così
destinata a diventare una delle "tante" società di Handling, che non spiccano
certo per professionalità, qualità e sicurezza, ma che si garantiscono una
nicchia nel settore, unicamente grazie ai tipi di contratto che usano per
sottopagare i lavoratori.</b></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;">Per
quanto concerne il Piano Industriale di SEA, a parte il riferimento all'accordo
del 13 giugno 2008 che istituisce quale unico strumento di mantenimento
dell'Handling la ristrutturazione aziendale, non viene proposto nulla su ciò
che sarebbe necessario fare per "risollevare" la SEA Handling, società che
volutamente è stata fatta nascere già in passivo nel 2002, se non un accenno generico
da parte del Management al mantenimento dell'Handling nel perimetro aziendale e
un maggiore sforzo per cercare nuovi clienti .</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;">Non
vi sono reali "scelte" aziendali per contenere i costi dove realmente esistono
(le decine di migliaia di ore in permessi sindacali, le figure di coordinamento
e di responsabilità che si accavallano nei livelli più alti, le difficoltà di
comunicazione tra il gestore e l'handling. …), <b style="">ma solo la scelta di ridurre il costo dei lavoratori, diminuendone i
salari reali e i diritti.</b></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;">Non
vi sono accenni al miglioramento ed efficientamento delle attrezzature, che
sono la materia prima per un Handler, dopo il personale specializzato, e quindi
una delle condizioni necessarie per offrire servizi adeguati alle richieste dei
vettori e se si vuole realmente tenere l'handling nel perimetro aziendale.
Miglioramenti ed efficientamento che implicherebbero ovviamente investimenti
adeguati, ma di cui non vi è traccia alcuna.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;">Gli
unici investimenti di cui si parla sono legati alle infrastrutture gestite da
SEA Spa, come la terza pista, un nuovo terminal, parcheggi, restyling delle
aerostazioni, alberghi etc.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;">Come
Slai Cobas abbiamo chiesto al Sindaco Moratti, in quanto maggior azionista SEA,
un segno di reale intenzione a garantire la continuità di SEA Handling nel
gruppo SEA e un accordo di garanzia occupazionale,<span style=""> </span><b style="">ma il Sindaco ci ha
risposto che non è intenzionato a siglare un tale accordo</b>, ma che "porterà"
le nostre richieste al Management SEA.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style=""><span style="font-size: 11pt;">Non riteniamo accettabile che il "risanamento"
di un azienda sia realizzato con il taglio del costo del lavoro ai livelli più
bassi, mascherandolo dietro le solite frasi fatte sul "rilancio" aziendale.</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;">Migliaia
di dipendenti SEA <b style="">devono avere</b> dalla
proprietà una risposta esaustiva riguardo il loro futuro. Il Sindaco non può liquidare
la cosa dicendo che lo riferirà al Management SEA, deve dare una risposta
chiara e precisa alle migliaia di lavoratori che per anni hanno garantito
introiti nell'ordine di centinaia di milioni di euro in dividendi agli
azionisti.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;">Il
Sindaco Moratti, oltre che azionista di SEA, come Commissario dell' Expo e come
gestore di 20 mld. di euro di finanziamenti pubblici può, se vuole, intervenire
su Malpensa, deve dire chiaramente se intende garantire alla SEA Handling un
futuro o meno.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style=""><span style="font-size: 11pt;">I lavoratori continueranno la loro lotta
contro un accordo che serve solo a tagliare il costo del lavoro e a modificare
le condizioni complessive di lavoro alla SEA, non certo a "garantirne" un
"rilancio".</span></b></p>
<p class="MsoNormal"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><b style=""><span style="font-size: 14pt;">Slai Cobas<span style=""> </span>Aeroporti di Linate e Malpensa</span></b></p>
<p class="MsoNormal"> </p>
<p class="MsoNormal"> </p>
<p class="MsoNormal">Milano, 30.07.08</p>
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