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<div><span style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;"><o:p></o:p></span> <font
face="Arial" size="2">
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><b
style=""><span style="font-size: 12pt; font-family: Tahoma;">Regno
Unito<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><b
style=""><span style="font-size: 12pt; font-family: Tahoma;">IL LABOUR
ALLE PRESE CON L’ONDATA DI SCIOPERI DEL PUBBLICO IMPIEGO</span></b><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoBodyText2" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><strong><font
face="Tahoma" size="3">Il 16 e 17 luglio i lavoratori del settore
pubblico scendono in piazza contro la frenata sui salari del governo
laburista.</font></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span
style="font-family: Tahoma;">di Silvia Tagliabue<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;">Sono 650.000 i
lavoratori delle amministrazioni locali iscritti ai sindacati Unison e
Unite che oggi e domani scendono in piazza per chiedere un aumento di
stipendio proporzionale agli aumenti dell’inflazione e del costo della
vita. Come spiega <em><span style="font-style: normal;">John
McDermott, del direttivo dell’Unison,</span> “le speranze che hanno
accompagnato l’avvento dei laburisti al governo undici anni fa sono
svanite. Pensavamo che il thatcherismo fosse finito e che sarebbe
iniziata una politica di giustizia sociale e redistribuzione della
ricchezza. Le cose sono andate ben diversamente, le differenze di
reddito tra ricchi e poveri sono aumentate e si è infoltita la schiera
di chi vive sotto la soglia di povertà, senza parlare dei senzatetto”.<o:p></o:p></em></span></p>
<p class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><em><font
size="3"><font face="Tahoma"><span style="font-style: normal;">In
particolare, i lavoratori delle amministrazioni locali sono,
all’interno del pubblico impiego, i più svantaggiati. Per più di un
terzo di loro lo stipendio è di 6,20 sterline l’ora (circa 7,80 euro),
solo 0,70 sterline più del salario orario minimo previsto dalla legge. </span><o:p></o:p></font></font></em></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><em><span
style="font-size: 11pt; font-style: normal; font-family: Tahoma;">Assistenti
didattici, impiegati delle pulizie e delle mense scolastiche,
assistenti sociali, bibliotecari e addetti alla nettezza urbana, hanno
scelto lo sciopero come risposta alla deludente proposta del governo di
aumentare i salari del 2,45%, quando la richiesta dei sindacati era
stata di un innalzamento del 6% o di 0,50 sterline l’ora (0,62 euro).
Secondo Paul Holmes,<span style=""> </span>dell’Unison, </span></em><em><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;">“un aumento del salario
del 2,45% quando l’inflazione è del 4% è semplicemente un affronto, si
potrebbe addirittura parlare di tagli sul salario”. </span></em><em><span
style="font-size: 11pt; font-style: normal; font-family: Tahoma;">Tenendo
conto del valore dell’inflazione infatti, chi guadagna 10,000 sterline
l’anno è come se se ne vedesse togliere 200. <o:p></o:p></span></em></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><em><span
style="font-size: 11pt; font-style: normal; font-family: Tahoma;">E’
opinione diffusa tra i lavoratori che il blocco sull’aumento dei salari
faccia parte della strategia del governo per far fronte alla crisi dei
mutui e alla recessione galoppante. Gordon Brown ha infatti dichiarato
che il governo non può permettersi di aumentare la spesa per il
pubblico impiego e che il contenimento salariale servirà a limitare
l’inflazione e a rilanciare l’economia. Come fa notare ancora John
McDermott, </span></em><em><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;">“tutto dipende dalle
priorità che un governo si dà: se si può permettere di spendere 55
miliardi di sterline per tirare fuori dai guai la</span></em><em><span
style="font-size: 11pt; font-style: normal; font-family: Tahoma;"> </span></em><i
style=""><span style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;">Northern
Rock, 76 miliardi per rimodernare il sistema di missili nucleari
Trident, 6 miliardi per la guerra in Iraq e Afghanistan , si può
certamente permettere un aumento salariale decente per i lavoratori del
pubblico impiego”.</span></i><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;">Durante la scorsa
settimana si sono svolte decine di incontri per organizzare i picchetti
e le manifestazioni. Sono state invitate delegazioni sindacali di altre
categorie per portare il loro supporto, ma anche per promuovere le
proprie battaglie.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;">Il clima sembra quello
giusto: questi due giorni di sciopero rappresentano l’apice di una
stagione di lotte che hanno coinvolto i lavoratori del British Museum e
della National Gallery (organizzati sotto le sigle sindacali di
Prospect e PCS), delle poste e, settimana scorsa, dei 700 addetti alle
pulizie della metropolitana londinese che hanno scioperato per 48 ore,
organizzati dal sindacato dei trasporti RMT. Da quando l’azienda
pubblica ha esternalizzato il servizio di pulizia a una serie di
imprese private, i lavoratori - per lo più immigrati - hanno visto
peggiorare rapidamente la loro condizioni in termini di salario
(guadagnano tra le 5,50 e le 5,70 sterline l’ora) e di diritti (niente
più abbonamento gratuito ai servizi pubblici, niente malattie pagate e
possibilità di essere licenziati senza giusta causa).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;">La prima richiesta di
questa ondata di scioperi è l’aumento salariale, in conformità con il
crescente costo della vita. Ma le rivendicazioni riguardano anche i
diritti sindacali.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;">La scorsa domenica
Gordon Brown ha annunciato che non verrà varata nessuna riforma per
cambiare le leggi anti-sindacato introdotte a suo tempo dai
conservatori, affermando che<i style=""> “i governi di successo sono
quelli che guardano al futuro senza voltarsi indietro” </i>e che<i
style=""> “si continuerà il processo di modernizzazione senza
reintrodurre diritti che avevano senso nei decenni passati”</i>. Gordon
Brown si riferisce direttamente alla richiesta dell’ Unite di rendere
nuovamente legale lo “sciopero solidale”. Anche la più moderata
richiesta dei sindacati di poter consultare gli iscritti tramite
votazione telefonica o via posta elettronica è stata rifiutata. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;">Questa posizione del
governo finisce per ignorare anche i sindacati legati al partito
laburista, che si erano espressi anch’essi a favore della cancellazione
delle leggi anti-sindacali.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;">Il partito laburista
farà la sua convention il prossimo 25 luglio e si appresta a decidere
la linea politica in vista delle prossime elezioni. Questo rifiuto si
inquadra quindi in una strategia che tende a mettere le organizzazioni
sindacali sempre più a margine, sia da un punto di vista politico che
economico. I sindacati si aspettano un’apertura del governo su pochi
punti, giusto per non rompere del tutto le consultazioni. Pare che
verrà accolta la proposta della Unite di rendere legale l’assenza dal
lavoro per accudire i figli malati. Ma le promesse si fermano qui. Le
mozioni per il sostegno all’edilizia popolare non sono state accolte e
quindi non verranno discusse alla convention del partito. Intanto il
Labour è in caduta libera in tutte le consultazioni politiche che si
sono svolte da tre mesi a questa parte. L’ultima due settimane fa, a
Henley, dove il candidato laburista si è piazzato al quinto posto dopo
i Conservatori, i Liberali democratici, i Verdi e il BNP (il partito di
matrice fascista e razzista). I pronostici per le prossime
amministrative a Glasgow est non sembrano essere migliori. Tra i
lavoratori impegnati nei picchetti di questi due giorni serpeggia lo
stesso pensiero: se il governo non cede neanche stavolta sui salari,
perché dovremmo tirarlo noi fuori dai guai?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><strong><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;">London</span></strong><span
style="font-size: 11pt; font-family: Tahoma;"> – march and rally.
Assemble 1pm, Lincolns Inn Fields. March to a rally at Friends Meeting
House.</span></p>
</font></div>
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</html>