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<a href="http://falcee.blogs.it/2008/03/12/la-doppia-maledizione-degli-operai-sotto-3867924" title="LA DOPPIA MALEDIZIONE DEGLI OPERAI SOTTO DITTATURA DEL CAPITALE (DEMOCRATICO E LIBERO)"><h2 class="post-title">
                LA DOPPIA MALEDIZIONE DEGLI OPERAI SOTTO DITTATURA DEL CAPITALE (DEMOCRATICO E LIBERO)</h2></a>
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                        <div class="post-item-datetime">
                                da                                 <a href="http://www.blogs.it/user/falce/" title="Mostra profilo completo"><!--<a href="http://falcee.blogs.it?author=127744" title="Leggi tutti i messaggi di questo autore">-->falce</a>
                                 @ 2008-03-12 - 22:12:29                         </div>
                                LA
CONDIZIONE DEGLI OPERAI CONSUMATI REALMENTE DAL CAPITALE E' LA STESSA
OVUNQUE. ESSI VENGONO INVESTITI DA LA DOPPIA MALEDIZIONE (ALIENA); DA
UNA PARTE SONO SOTTOPOSTI AL TEDIO DI LAVORO MANUALE IN MEZZO ALLE
MACCHINE DOVE E' IN PRATICA E NON TEORICAMENTE, RAPINATO ED
ESPROPRIATO, IN QUANTO; IN CAMBIO DI UN SALARIO DI MERA SUSSISTENZA
"LAVORA PRODUTTIVAMENTE PER IL PADRONE CHE LO IIMPIEGA"...E , QUANDO
"MESSO IN LIBERTA'" DAL CAPITALE STESSO DA "UOMO LIBERO DI ESSERE
COMPRATO DA ALTRI PADRONI" E' POSTO IN MEZZO AD UNA STRADA, NELLA
DISOCCUPAZIONE .<BR>
        PER UNA "RISTRUTTURAZIONE DEL CAPITALE
STESSO" CIOE' DA PARTE DEL VECCHIO "DATORE DI LAVORO", L' OPERAIO
COSI' "EMIGRATO" ED "ESILIATO FORZATAMENTE" E' DI NUOVO EGUALMENTE
DANNATO; BEN PRESTO SI ACCORGE DI ,NON AVERE DI CHE MANGIARE PER SE' E
FAMIGLIARI, DI NUOVO DA CAPO SENZA FUTURO...RIMANE SENZA RISERVE E GLI
VIENE "SOTTRATTO" D'UN TRATTO LA FONTE STESSA DELLA SOPRAVVIVENZA...UN
PROCESSO CHE E' SEMPRE PIU' EVIDENTE, CHE SMENTISCE TUTTE LE
QUOTIDIANE MENZOGNE DEI PADRONI E DEI LORO POLITICI BUFFONI E SULLA MAI
REALIZZATA POSSIBILITA' DI PARITA' DI DIRITTI E DOVERI PER TUTTI NEL
SISTEMA CAPITALISTA STESSO.<br>
<br>
SUL MECCANISMO DI SFRUTTAMENTO DEGLI OPERAI NON SI RAGIONA MAI
ABBASTANZA PERCHE' E' IL MARCHIO INDELEBILE DELLE LEGGI DI
FUNZIONAMENTO EFFETTIVO PER IL CAPITALE PER RIPRODURSI E SONO ALMENO
150 CHE CE LA RACCONTANO MENTRE VEDIAMO "LA NOSTRA GENTE", GLI OPERAI ,
DECIMATI E ZITTITI NEL CALDERONE ...<BR>
        DA L'UNITA' DI OGGI...<br>
Torino, una vittima per il (non) lavoro e altri 2 incidenti mortali incidenti lavoro,<BR>
        <a href="http://www.blogs.it/media/photo/morti_5/2402567" title="morti(5)"><img src="http://data3.blog.de/media/567/2402567_a822b7b5bb_m.jpeg" alt="morti(5)" hspace="5" vspace="5"></a> <BR>
        Luigi
Roca č morto di lavoro. Di mancanza di lavoro. Lavorava in un'azienda
del gruppo Thyssenkrupp, la Berco di Rocca Canavese. Come interinale.
Dopo il rogo che a dicembre ha ucciso 7 operai delle acciaierie di
Torino, ha saputo che l'azienda non lo avrebbe confermato. Senza
lavoro, ha deciso di farla finita impiccandosi in casa. Lascia moglie e
due figli. In una lettera scrive alla moglie: «Ho perso il lavoro e con
quello la dignitą. Scusami». Per la Fiom di Torino č «una nuova
tragedia della precarietą». «Ora sono sola, con due figli da crescere e
un marito che non c'č pił», si sfoga tra le lacrime la moglie Barbara
Agostino, di 34 anni. Ma c'č anche rabbia nelle sue parole: «Se mio
marito si č ucciso č perchč si sentiva umiliato: chissą che cosa deve
avere provato e sentito dentro di sč per scegliere di farla finita.
Sono una donna distrutta, se quell'azienda gli avesse rinnovato il
contratto ora non sarei qui a piangere mio marito». Qualche delegato
sindacale del gruppo Thyssenkrupp ha avanzato l'ipotesi che il suo
contratto non fosse stato rinnovato perchč l'azienda si preparerebbe a
fare posto ai lavoratori dell'acciaieria di Torino, chiusa dopo il rogo
del 6 dicembre. Un sospetto che viene perņ respinto da Fabio Carletti
della Fiom: «Non c'č alcun accordo sindacale di questo genere. I cento
lavoratori della fabbrica di Torino, attualmente in cassa integrazione
- spiega - possono usufruire degli incentivi all'uscita e c'č un
percorso di ricollocamento in due anni. Per quelli che rimangono se ne
riparlerą nel 2010. Č un dramma, ma non non c'č alcun collegamento con
gli impegni da noi assunti». Una parte dei lavoratori dello
stabilimento torinese della Thyssen ha gią in corso colloqui con
l'Alenia e altri grandi gruppi del torinese. E non si ferma neppure la
lunga catena degli incidenti sul lavoro: un operaio manutentore perde
la vita nel torinese, un contadino muore schiacciato dal trattore in
Veneto e un lavoratore edile di 37 anni č in prognosi riservata dopo un
volo di sei metri dal tetto di un capannone a Borgo San Lorenzo, vicino
Firenze. Da una morte per mancanza di lavoro a un' altra causata dal
lavoro. Č accaduto la scorsa notte nello stabilimento della Mac, di
stampi per auto di Chivasso. Vittima Antonio Stramandinoli, di 37 anni.
«Era un abile manutentore del Comau che da otto anni eseguiva lavori di
assistenza tecnica nella nostra fabbrica, fra pochi giorni sarebbe
stato assunto direttamente dalla Mac », racconta un collega di lavoro,
che aggiunge: «La scorsa notte si č bloccata una pressa ed č
intervenuto. Stava lavorando da solo, quando un grosso pistone si č
disarticolato e l' ha colpito al petto scaraventandolo per aria». L'
attivitą dello stabilimento si č subito bloccata e oggi sono scesi in
sciopero i circa mille lavoratori delle aziende del polo di Chivasso,
dove ha sede la Mac. Domani davanti ai cancelli vi sarą un' assemblea.
La lista di incidenti sul lavoro si č ulteriormente allungata. Un
contadino di 68 anni, Giovanni Zanivan, č morto oggi a Lentini
(Belluno), schiacciato da un piccolo trattore del quale era alla guida,
e un operaio edile di 37 anni č rimasto gravemente ferito cadendo dal
tetto di un capannone alto sei metri nella zona industriale delle
'Fornacģ a Borgo San Lorenzo, Firenze. Pubblicato il: 12.03.08
Modificato il: 12.03.08 alle ore 20.39
<BR>
                                        </div><br /><hr />Windows Live Spaces <a href='http://pushthebutton2006.spaces.live.com/' target='_new'>Push the Button! Crea il tuo blog e condividi le tue esperienze col mondo!</a></body>
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