[Redditolavoro] Sulle denunce alle lavoratrici di Palermo - coord naz slai cobas sc

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Sun Mar 5 14:45:25 CET 2017


*Il coordinamento nazionale dello Slai cobas per il sindacato di classe, 
nel dare il pieno sostegno alla giusta, pronta e forte risposta che le 
lavoratrici assistenti delle Coop. sociali con lo Slai cobas sc di 
Palermo stanno dando alle decine di denunce della Questura di Palermo 
per "manifestazione non autorizzata" arrivate alle stesse lavoratrici 
nei giorni scorsi, sottolinea il carattere particolare e generale di 
questa repressione.
Essa contiene un aspetto di chiara ritorsione, vendetta portata avanti 
dalla Questura come braccio esecutivo della politica di attacco ai 
diritti delle lavoratrici e dei disabili e loro madri della Giunta 
Regionale e dei Palazzi del potere borghese di Palermo. Sono state 
denunciate per "manifestazione non autorizzata" direttamente le 
lavoratrici, quando "normalmente" (sempre nella "normalità" di uno Stato 
che rappresenta solo gli interessi dei padroni e del loro governo) per 
questo viene solo denunciata l'organizzazione sindacale (e tante denunce 
e processi abbiamo avuto negli anni).
E' chiaro, quindi, l'intento di colpire, far retrocedere dalla lotta le 
protagoniste da mesi, anni di questa battaglia di diritti e di civiltà; 
ma soprattutto queste denunce sono frutto di un potere locale che viene 
messo alle corde, che viene sputtanato anche a livello nazionale, che si 
agita, grida, mostrando tutta la la sua impotente rabbia, ma nello 
stesso tempo confermando in pieno le tante denunce portate avanti dallo 
Slai cobas sc e dalle lavoratrici precarie. Una repressione frutto di 
debolezza non di forza di Crocetta e soci.
Questa repressione dà, quindi, ragione e alimento alla lotta delle 
lavoratrici slai cobas sc, che chiamiamo a sostenere e a seguirne l'esempio.
*

*Nello stesso tempo, questa repressione è in sintonia con il clima 
nazionale, del governo, del nuovo Ministro degli Interni, Minniti, 
legato ai servizi segreti, che sempre più nega i diritti e risponde alle 
lotte delle lavoratrici, lavoratori, masse, immigrati alzando il tiro 
della repressione.
Ma sta trovando pane per i suoi denti e sempre più lo troverà!*

*Lo "Sciopero delle donne" dell'8 marzo, che ha visto nel recente 
passato proprio nelle lavoratrici dello Slai cobas sc il cuore di una 
sua prima realizzazione, deve avere anche questo aspetto di scontro, 
denuncia verso uno Stato forte con le masse popolari, le donne in lotta, 
e debole verso gli esponenti del potere; uno Stato che verso le lotte 
delle donne sempre unisce gli strumenti di repressione generale con 
interventi delle sue forze dell'ordine di squallidi e vergognosi 
attacchi sesssiti in quanto donne.
*

*Per questo non possiamo che concludere appoggiando le indicazioni 
scritte nel comunicato delle "Precarie assistenti e mamme dei ragazzi 
disabili - Slai cobas sc Palermo", e chiamando tutte le lavoratrici, 
precarie a gridarlo con orgoglio e forza: *

*LA VOSTRA REPRESSIONE NON CI FERMA MA ALIMENTA LA NOSTRA DOPPIA LOTTA*

*E L'8 MARZO SCENDEREMO TUTTE IN SCIOPERO!
*

*SLAI COBAS per il sindacato di classe
coordinamento nazionale
*

*5.3.17
*






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