[Redditolavoro] Fw: Fwd: AIEA: COMUNICATO STAMPA PROCESSO FIBRONIT

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Sun Oct 23 00:13:55 CEST 2016



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COMUNICATO STAMPA
  TRIBUNALE DI MILANO V SEZIONE:  ASSOLUZIONI E PRESCRIZIONI

  PER GLI OPERAI E I CITTADINI CONTAMINATI DA AMIANTO A BRONI – LA GRAN PARTE DECEDUTI - NESSUNA GIUSTIZIA: 

  ASSOLTI I MANAGER FIBRONIT NEL PROCESSO D’APPELLO. ANNULLATA LA CONDANNA A 4 ANNI INFLITTA IN PRIMO GRADO.

  Questa mattina subito dopo mezzogiorno i giudici della Corte d’Appello della V sezione del Tribunale di Milano hanno assolto per non aver commesso il fatto i due manager della Fibronit di Broni (PV) imputati della morte di decine di operai. Contestualmente hanno applicato per alcuni reati la prescrizione.

   Gli stessi imputati Claudio Dal Pozzo e Giovanni Boccini, erano stati condannati a 4 anni per omicidio colposo e disastro ambientale colposo nella sentenza emessa nel luglio 2013, con giudizio abbreviato.

   La sentenza della Corte d’Appello che capovolge quella di primo grado è un pugno nello stomaco ai famigliari dei lavoratori deceduti, agli ammalati e quanti si ammaleranno in futuro è un pugno in faccia alle associazioni e comitati delle vittime che da anni si battono per ottenere giustizia.

  Per il Tribunale nessuno è responsabile di queste morti.

  Ricordiamo che nel 1990 i cittadini di Broni si sono trovati una “nevicata bianca”. Era l’amianto fuoriuscito dalla Fibronit

  Ancora una volta la V Sezione del Tribunale Penale di Milano ha preso in considerazione le argomentazioni dei padroni e manager trascurando quelle delle vittime e pure le molte condanne su simili situazioni sancite da altri Tribunali e dalla Corte di Cassazione.

  Certamente anche in questo caso, lette le motivazioni e verificate le decisioni della Procura, ricorreremo per Cassazione, attendendoci finalmente giustizia. Ed infatti il diritto non può essere astratto dalla giustizia

  Anche se la Costituzione afferma che l'operaio e il padrone sono uguali e hanno gli stessi diritti, la condizione di completa subordinazione economica sancita dalla pratica quotidiana e non meno condizione sociale di classe   fa sì che la "libertà" e la "uguaglianza" dei cittadini sia solo formale. Sembrerebbe infatti che in realtà “la legge è uguale solo per i ricchi”.  

  Tuttavia non ci arrendiamo. La nostra lotta non si arresta. Vogliamo per ottenere giustizia per i cittadini e i lavoratori che continuano a morire in silenzio dentro e fuori i luoghi di lavoro. Ed ancora ci battiamo contro la prescrizione dei reati, specialmente quelli del lavoro e dell’ambiente che lascia impuniti i colpevoli.

  Medicina Democratica 

  Associazione Italiana Esposti Amianto

  Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di lavoro e nel Territorio",

  MILANO, 21/10/2016 


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