[Redditolavoro] 8 marzo TA: dallo sciopero delle donne a una manifestazione nazionale
mfpr nazionale
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Wed Mar 9 16:02:33 CET 2016
Ieri 8 marzo a Taranto con la parola d'ordine: sciopero delle donne, le
lavoratrici delle pulizie degli asili nido, le lavoratrici precarie
degli appalti comunali e statali, le operaie della pasquinelli e le
disoccupate hanno scioperato, recandosi a manifestare sotto il municipio.
Per denunciare le loro condizioni che vanno peggiorando sempre di più,
le lavoratrici sempre più precarie, oppresse e discriminate in appalti
sempre più al massimo ribasso che vengono poi scaricati sulle
lavoratrici, le lavoratrici addette alla selezione dei rifiuti che
rischiano la salute ogni giorno mettendo mani su rifiuti tossici e
adesso rischiano di perdere il lavoro; la mancanza di lavoro, le
discriminazioni, le vergognose politiche assistenziali del comune vedi:
cantieri di cittadinanza, che ancora vengono posticipate con enorme
disagio di chi è ormai allo stremo.
Mentre una delegazione è stata ricevuta dall'ass. al lavoro, a cui è
stata consegnata la piattaforma dello "sciopero delle donne" a Taranto,
che pretende fatti e non parole, un tavolo con comune, aziende e regione
per risolvere in maniera fattiva le problematiche occupazionali, nella
piazza si è tenuta un'assemblea per dare un'informazione generale sulle
lotte nelle altre città, decidere come continuare, e far pesare oltre le
singole lotte, la battaglia comune delle donne (prossima iniziativa di
lavoratrici e disoccupate: una andata insieme dentro il prossimo
consiglio comunale per portare la protesta delle donne, contro i
sepolcri imbiancati). Ma soprattutto si è deciso di proporre a tutte le
realtà in sciopero a livello nazionale, *di costruire _una
manifestazione nazionale delle donne a Roma in autunno,_ preceduta da
un'assemblea nazionale.
Nell'assemblea si sono ricordate le nostre sorelle rivoluzionarie
combattenti, tante tortura e uccise, dall'India alle compagne curde,
ecc. salutate da un caloroso applauso.
**
**Le donne poi hanno formato un bellissimo, vivace, pur se breve,
corteo. E' stato il momento più combattivo della mattinata. Con
bandiere, striscioni, fischietti, cantando "Bella ciao" e gridando le
nostre ragioni, abbiamo sfilato nel centro cittadino fino alla
prefettura, dove vi è stato un altro incontro sulla piattaforma.*
UNA GIORNATA IN CUI LE LAVORATRICI PIU' SFRUTTATE, PIU' DISCRIMINATE, LE
DISOCCUPATE OFFESE ANCHE NELLA LORO DIGNITA' SI SONO RIPRESE QUESTA
GIORNATA DELLE DONNE A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE E HANNO
IMPOSTO CON LA LOTTA E L'UNITA' LA LORO PIATTAFORMA SU CUI CONTINUERANNO
LA BATTAGLIA NEI PROSSIMI GIORNI, SETTIMANE, MESI.
*LE LAVORATRICI E DISOCCUPATE DELLO SLAI COBAS SC*
Le compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario nello
sciopero delle lavoratrici, precarie degli appalti comunali e delle
pulizie nelle scuole, e nel presidio, corteo che ne sono seguiti, hanno
portato l'informazione e il senso della battaglia generale, nazionale
delle donne in questa giornata dell'8 marzo.
Lo Sciopero delle donne è l'arma in questo 8 marzo per imporre i bisogni
delle donne, il loro punto di vista, la necessità che tutta la vita deve
cambiare!
Ieri si è visto concretamente quanto sia importante è costituisca una
forza, l'unità delle donne, e in particolare delle lavoratrici, divise
nei vari servizi e appalti, ma che subiscono uguali condizioni di
peggioramento attacco ai diritti, alla dignità, delle disoccupate. Le
donne proletarie quando lottano e si uniscono portano una marcia in più;
perchè hanno sulle loro spalle, sulla loro vita non solo i problemi
della difficiltà di vivere in questo sistema sociale capitalista, non
solo i pesanti problemi del lavoro, dello sfruttamento, ma tante forme
di oppressione pratica e ideologica, sempre più sono strettamente legati
aumento delle discriminazioni e peggioramento della condizione di lavoro
e di vita e aumento dell'oppressione familiare, della violenza sessuale,
fino ai femminicidi. Ma proprio per tutto questo, le donne portano una
maggiore carica di ribellione.
L'Mfpr ha portato il vero significato di lotta di questa data che ha le
sue radici nelle operaie sfruttate, in sciopero e uccise dai padroni
delle fabbriche, e che è nata nel movimento comunista internazionale
che, con Clara Zetkin, decise nei primi del 900 di adottare l'8 marzo
come giornata internazionale delle donne.
L'Mfpr poi ha fatto appello all'unità di tutte le donne in lotta a
livello internazionale.
Le lavoratrici, le disoccupate hanno salutato con un sincero e commosso
applauso quelle donne - dall'India al Kurdistan, ecc. - che combattono,
anche per noi, nelle guerre popolari, e ricordato le donne che per
questa lotta vengono brutalmente torturate e uccise, da Stati, governi,
polizia fascisti e sessisti. Abbiamo, per questo, dedicato l'8 marzo
alla compagna Shruthi dell'India, brutalmente torturata e uccisa da uno
Stato in cui è in atto una carneficina delle donne, stupri di massa
verso le donne e le bambine. Ma in cui le donne rispondono scendendo a
centinaia di migliaia in piazza e soprattutto combattendo nella guerra
popolare in prima fila contro lo Stato e il governo del fascista Modi,
ma anche contro le concezioni feudalesime e patriarcali, facendo una
doppia rivoluzione. Queste sono un esempio per la nostra lotta.
Un 8 marzo in cui le donne proletarie si sono ripresi il loro 8 marzo,
contro i padroni, il governo, i loro mass media, gli uomini che odiano
le donne, e anche contro le donne della borghesia.
*MFPR*
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