[Redditolavoro] alla Pasquinelli Taranto: sciopero per la sicurezza
Rete Nazionale Sicurezza
bastamortesullavoro at gmail.com
Tue Jun 21 17:10:30 CEST 2016
*Sciopero dello slai cobas sc alla Pasquinelli per l'amianto.*
*Ma ci sono sindacati autonomi che se ne fregano della salute dei
lavoratori*
Lo Slai cobas sc Taranto ha indetto per l'intera giornata odierna lo
sciopero degli operai addetti alla selezione differenziata presso la
"Pasquinelli".
I motivi dello sciopero sono il mancato rispetto dei tempi di legge
previsti per la ripresa del lavoro dopo la bonifica dell'amianto e la
non chiara procedura di rimozione dello stesso.
Sabato 18 gli operai hanno trovato sul nastro dell'impianto una grande
busta contenente amianto sbriciolato, parte del quale era anche sparso
sul nastro dove gli operai mettono le mani per selezionare i rifiuti.
Il rappresentante della sicurezza dello Slai cobas ha subito invitato
gli operai ad allontanarsi dal nastro e avvisato cooperativa e amiu.
L'amianto è rimasto sul nastro e la bonifica è stata fatta solo lunedì
20 giugno nel primo pomeriggio dalla Chemipul. Ma neanche un'ora e mezzo
dopo, ai lavoratori del 2° turno quasi tutti iscritti al sindacato
autonomo Fiadel - che si era ben guardato dal tutelare la salute dei
suoi iscritti - , e contro l'indicazione del Rsl Slai cobas, gli si dice
di riprendere il lavoro, senza rispettare l'intervallo di tempo previsto
dalla legge. Lo stesso è avvenuto questa mattina. Ma gli operai del
primo turno, per la stragrande maggioranza iscritti allo Slai cobas, si
sono rifiutati e sono scesi in sciopero a difesa della loro sicurezza e
salute.
Come l'Rls slai cobas e gli operai del 1° turno hanno ricordato: ai
sensi dell'art 249 del D.Lgs 81/08 il datore di lavoro ha l’obbligo di
informare i lavoratori rispetto alla presenza del pericolo, di far
effettuare una certificazione dello stato di integrità dell’amianto e di
procedere comunque a monitoraggi ambientali e biologici per valutare la
presenza di fibre di amianto nell’aria e nell’organismo dei lavoratori;
inoltre l'articolo stabilisce che lo smaltimento dell’amianto deve e può
essere eseguito soltanto da personale qualificato e da imprese
autorizzate che abbiano requisiti e strumenti per la rimozione in sicurezza.
_Nei fatti questo non avviene o avviene male:_
Sono sempre gli operai addetti alla differenziata che scoprono l'amianto
(sempre in condizioni sbriciolato, o comunque non integro), e sono gli
operai a informare la cooperativa e l'Amiu che si guarda bene,
nonostante solleciti, incontri fatti dallo slai cobas di effettuare bene
la raccolta differenziata e i controlli su ciò che viene raccolto e
portato all'impianto pasquinelli - dato che la prima questione è che qui
l'amianto non dovrebbe proprio arrivare; lo smaltimento viene fatto da
personale non qualificato, e con mezzi rudimentali (addirittura con le
scope per togliere l'amianto sul nastro...).
I rappresentanti sindacali questa mattina durante lo sciopero si sono
recati allo Spesal, per denunciare la situazione e avere precise
informazioni sui loro diritti.
*Vogliamo concludere per ora sottolineando due cose:*
Primo, che gli operai dello Slai cobas sc difendono sia il lavoro che la
salute; a dimostrazione che gli operai, quando sono organizzati in un
sindacato di base e di classe, nonostante siano a rischio lavoro - come
in questo periodo alla Pasquinelli - non svendono la salute per il
lavoro, a differenza di false vulgate diffuse da alcune aree ambientaliste;
secondo, che, invece, purtroppo, quando gli operai sono organizzati nei
sindacati filo padronali e filo istituzionali (come la Fiadel), piegano
la testa sia sul fronte del lavoro che su quello della salute, dividendo
e danneggiando i loro compagni di lavoro.
SLAI COBAS per il sindacato di classe - Taranto
21.6.16
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