[Redditolavoro] Contro la repressione dei lavoratori precari. Solidarietà agli ex 8 Pip rinviati a giudizio!
cobas slai s.c. palermo
cobas_slai_palermo at libero.it
Thu Feb 11 12:27:34 CET 2016
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Violenze al corteo. Chiuse le indagini
La Procura ha chiuso le indagini e chiederà il rinvio a
giudizio di otto ex Pip accusati di avere messo a ferro e fuoco la città
durante una manifestazione non autorizzata, a maggio di tre anni fa. L’inchiesta
coordinata dal pm Gery Ferrara, riguarda Francesco Scalia, Salvatore Vassallo,
Michele Saccomando, Jonni La Mattina, Maurizio Tutone, Guglielmo Terranova,
giovanni Ciaramitaro e Giovanni Rao. Giornale di Sicilia 11/2/16***
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GRANDE SOLIDARIETA’ AGLI 8 EX PIP DI PALERMO
CHE SARANNO
PROCESSATI PER AVERE LOTTATO PER
LA SICUREZZA DEL POSTO DI LAVORO
I
fatti risalgono a maggio di tre anni fa, quando i 3.200 ex PIP hanno dato vita
ad una manifestazione non autorizzata in difesa del posto di lavoro, messo
sempre più a rischio dalla scellerata politica antipopolare del governo
Crocetta.
Gli
otto lavoratori precari sono accusati di avere messo a ferro e fuoco la città,
lanciando rami, pietre, segnaletica stradale, caschi e bottiglie incendiarie
contro la presidenza della Regione.
E’
bene ricordare che gli ex PIP, che più volte sono stati accusati da Crocetta e
Co di essere delinquenti - mentre vengono impiegati dalla Regione negli
ospedali, in enti e assessorati regionali, addetti a diverse mansioni (portierato,
pulizia, telefonia, servizi, manutenzione immobili, archivisti, amministrativi
ecc.), da ben 15 anni sono costretti a lottare per salvaguardare il posto
lavoro, oltreché via via hanno perso ogni diritto: dalla L. 104, alla
maternità, agli assegni familiari, alla malattia. Inoltre hanno subito pure la
riduzione dell’assegno mensile, da 800 a 600 euro.
Si
tratta di padri e madri di famiglia, obbligati a stringere a più non posso la
cinghia e a chiedere continui prestiti ai parenti, per potere campare le
proprie famiglie.
Pertanto, alla luce
della sistematica negazione del diritto al lavoro e ad una vita dignitosa, i
cortei non autorizzati e la città a ferro e fuoco non solo sono più che
legittimi, ma non sono proprio nulla! Contro chi affama e distrugge la vita dei
proletari e delle loro famiglie, serve urgentemente la RIVOLTA POPOLARE, per
cacciare a calci in culo e buttare nella spazzatura governatori e politici di
ogni colore, che continuano a rubare e ad arricchirsi sulla pelle delle masse
popolari!
Pa, 10.02.2016
Lavoratrici/lavoratori
SLAI Cobas s.c. -Policlinico
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