[Redditolavoro] Renzi annuncia nuove bastonate contro lavoratori e lavoratrici

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Thu Sep 3 12:54:08 CEST 2015


Renzi annuncia nuove bastonate contro lavoratori e lavoratrici
Renzi prepara nuovi colpi. Cerca di recuperare consenso a destra,
continuando a realizzare le politiche di Berlusconi. Lo ha fatto
sull'articolo 18. Vuole ripeterlo con l'abolizione delle tasse su tutte le
prime case, incluse quelle di lusso, e con un nuovo abbattimento di IRES e
IRAP. A vantaggio dei profitti. Chi paga? La sanità, con nuovi tagli
massicci. I servizi pubblici, sempre più cari e scadenti, nuovamente
privati di fondi. Le pensioni: se anticipi sui famigerati tetti Fornero,
pagherai con la pesante riduzione di un assegno già miserabile. La scuola
pubblica: i tagli della Gelmini restano intatti, mentre le scuole private
continuano ad incassare.
Confindustria esulta. Ovvio. Questo è un governo che regala ai padroni ciò
che vogliono: lavoratori licenziabili, decontribuzione, contratti nazionali
svuotati, riduzione delle tasse. Il tutto a carico del lavoro. Non solo:
Renzi vuole concentrare tutti i poteri nell’uomo solo al comando. Una
garanzia definitiva, per i padroni, di “governabilità” della loro rapina.


*UNIRE LE LOTTE IN UNA SOLA *

E' necessario dire basta. E' necessaria una ribellione di massa di
lavoratori, lavoratrici, precari, disoccupati/e. Basta austerità, basta
sacrifici, per ingrassare i profitti del capitalismo! Basta con l'attacco
ai diritti sindacali e democratici, a vantaggio di industriali e banchieri!
E' ora di voltare pagina.
Il movimento della scuola ha dato il via, aprendo un varco. E' necessario
allargare quella breccia. A partire dal rinnovo dei contratti (meccanici,
tessili, chimici, alimentaristi), che Confindustria non vuole. A partire
dai lavoratori pubblici in attesa di un contratto che il governo nega.
Soprattutto occorre rompere l'isolamento delle lotte.
Sedici milioni di salariati sono una forza enorme, che va organizzata ed
unita: un grande fronte unico di lotta attorno ad una piattaforma di
rivendicazioni unificante. Il lavoro che c'è sia distribuito fra tutti, con
una riduzione dell'orario a parità di paga. Le leggi che precarizzano siano
abrogate, per cancellare super sfruttamento e caporalato. I disoccupati
abbiano diritto a un salario degno. Non si dica che i soldi non ci sono:
basta dare un'occhiata agli astronomici profitti delle principali banche
italiane. Il punto è imporre l'interesse della maggioranza della società
contro la dittatura di una piccola minoranza. Cioè contro il capitalismo.
La Grecia ci insegna una cosa: il capitalismo non è riformabile. La pretesa
di Tsipras di un compromesso onorevole si è risolta in una capitolazione
totale. Il capitalismo o lo combatti o lo subisci. O ti batti per un
governo che rifondi su basi nuove la società o ti condanni a gestire il
continuo peggioramento della condizione di lavoratori e lavoratrici. Questo
è il bivio.
Creare il partito che si batta in ogni lotta per una prospettiva di
rivoluzione, è l'impegno quotidiano del Partito Comunista dei Lavoratori.
L'unico che non ha mai tradito i salariati.

*UNA ALTERNATIVA ANTICAPITALISTA*

*PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI*
*wwwpclavoratori.it <http://wwwpclavoratori.it> - info a pclavoratori.it
<info a pclavoratori.it>*
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