[Redditolavoro] Emiliano: reddito di "dignità" o di elemosina?
Rete Nazionale Sicurezza
bastamortesullavoro at gmail.com
Fri Oct 30 09:08:05 CET 2015
Prima Emiliano l'aveva chiamato "reddito sociale" e in concreto non si
era visto nulla, ora lo ripresenta come "reddito di dignità", ma
vorremmo questa volta che a cambio di parole si accompagnassero anche i
fatti.
*Ma i veri grossi problemi sono nel merito:*
*Si tratta di una misura di reddito molto basso*, che chiamarlo di
"dignità" sembra una provocazione: il massimo sarebbero 600 euro ma devi
essere una famiglia di 5 persone! Vale a dire poco più di 100 euro al
mese a persona, vale a dire che neanche ci mangi. Per le altre famiglie
il "reddito di dignità" andrà proporzionalmente ridotto. E facendo un pò
di conti a una famiglia con 2 persone andrebbero meno di 250 euro. Di
quale "dignità" allora si parla?! Più che "reddito di dignità", si può
chiamare di "elemosina"
*Viene ristretta enormemente la platea dei beneficiari*: solo famiglie
che non superano i 3000 euro. Quindi, basta che un componente della
famiglia faccia dei lavoretti, che non si ha più diritto al reddito.
*Viene riferito alle "famiglie", non a tutti i disoccupati*. Un
provvedimento, quindi, che da un lato si presenta di fatto
"ideologico-politico", in sintonia con la politica di governo, Chiesa di
affermazione della famiglia e della famiglia tradizionale con uomo,
donna, figli (chiaramente le famiglie di fatto, le coppie di
omossessuali, sarebbero escluse...); dall'altro è estremamente
penalizzante per giovani, donne che vogliono andare via dalla famiglia,
acquisire un'indipendenza, ma che proprio per la mancanza di lavoro o
reddito non possono farlo.
Per le donne, poi si presenta doppiamente penalizzante, lì dove, invece,
un reddito collegato alla persona e non alla famiglia permetterebbe a
molte donne di liberarsi di situazioni familiari fortemente oppressive o
anche violente.
*Quindi, non è questa misura che serve, o che si avvicina alla
rivendicazione dei movimenti dei disoccupati.*
* Noi VOGLIAMO:
*
*1. che il reddito sia per tutti i disoccupati, per tutti coloro a cui
viene negato il lavoro o sono stati licenziati,***senza condizione e
sbarramenti - pertanto slegato dalla condizione familiare e dal reddito
familiare, ma legato solo al reddito della singola persona**
**2. che la misura del reddito sia uguale per tutti i disoccupati e
venga elevata a 800 euro
**
*3. *che**i tempi di realizzazione di questa misura siano molto brevi
**(a Taranto, ogni giorno che passa, la situazione diventa sempre più
drammatica); in netta controtendenza con i lunghissimi tempi che stanno
avendo i "cantieri di cittadinanza" o "garanzia giovani".
*DISOCCUPATI ORGANIZZATI SLAI COBAS per il sindacato di classe - TARANTO*
*/Che dice la Legge sul Reddito di Dignità in Puglia?/*
• Il ReD tende ad essere *universalistico*: assegnato a tutte le
famiglie con risorse economiche inferiori alla *soglia (ISEE < 3000
euro)* e in condizioni di fragilità economica e sociale
• Dati i vincoli economici, si partirà dalle *categorie in maggiore
difficoltà *(giovani e giovani coppie con figli minori, disoccupati,
famiglie numerose)
• *Il ReD si compone di: *trasferimento economico +programma di
inserimento sociale e lavorativo + accesso a opportunità formative
• Un meccanismo *“a sportello”* che si compone di:
• Un catalogo per i potenziali *beneficiari*, che presentano domanda ed
esprimono le proprie preferenze rispetto al tirocinio, coerenti con le
competenze e le aspirazioni
• Un catalogo per i *soggetti ospitanti (soggetti pubblici, privati e
del privato sociale)*, che presentano progetti di tirocinio ed esprimono
fabbisogni di competenze e di formazione
• Una *equipe multiprofessionale*, composta da personale dei Comuni
(Ambiti territoriali) e dei Centri per l’impiego pubblici, con il
compito di valutare le domande, definire il patto individuale, abbinare
tirocinante e tirocinio, e monitorare lo svolgimento
• Il trasferimento economico, pari a *600 euro mensili per una famiglia
di 5 componenti*, varia al variare della composizione famigliare (scala
di equivalenza ISEE) ma – in una prima fase - non varia al variare del
reddito disponibile; successivamente potrà essere commisurato alla
differenza tra la soglia e il reddito disponibile.
• Il beneficiario stipula un *patto di inserimento con l’ente
territoriale. *Il Patto è* condizione *per la fruizione del beneficio*.
*La misura è sospesa dopo 12 mesi ma può riprendere dopo 6 mesi di
interruzione.
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