[Redditolavoro] Non solidarietà, ma lotta all'AKP! I colpevoli possono essere chiamati a rispondere solo dalla classe lavoratrice!

Partito Comunista dei Lavoratori pclavoratoribologna at gmail.com
Wed Oct 14 12:52:14 CEST 2015


Non solidarietà, ma lotta all'AKP! I colpevoli possono essere chiamati a
rispondere solo dalla classe lavoratrice!

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Alla manifestazione di Ankara del 10 ottobre abbiamo perso più di cento
vite. Il Partito Rivoluzionario dei Lavoratori piange tutti i compagni che
ci hanno lasciato, uomini e donne, giovani e anziani, ai quali eravamo
uniti in una battaglia per la libertà, ed esprime le sue condoglianze alle
loro famiglie e alle loro organizzazioni e sindacati. Speriamo sinceramente
che i compagni feriti si riprendano al più presto.

Il massacro del 10 ottobre ad Ankara è stato il più grande attacco, nella
storia della Turchia, ai lavoratori e agli oppressi nell'esercizio del loro
diritto di manifestazione e protesta. È stato un attacco più sanguinoso del
16 febbraio del 1969 a Istanbul! Più sanguinoso del Primo maggio 1977 a
Taksim! Più di quello del 1993 a Sivas. È stato più atroce di tutti gli
attacchi alle manifestazioni del Primo maggio che hanno seguito il colpo di
stato del 12 settembre del 1980. Il massacro del 10 ottobre è, senza
dubbio, il maggiore e più brutale attacco ad una manifestazione sindacale
che sia mai avvenuto.

Può essere paragonato solamente ad un barbaro eccidio non collegato alla
lotta di classe. Nel marzo del 1992 lo stato assassinò più di cento
persone, vecchi e giovani, donne e bambini, durante le celebrazioni del
Nawruz a Sirnak. Fu il primo atroce atto di una catena di stragi che lo
stato diresse contro i nostri fratelli e sorelle curdi nella prima metà
degli anni Novanta. L'orribile pianificazione di queste stragi fu poi
esposta nel 1996, con lo scandalo Susurluk. Il massacro di Sirnak potrebbe
essere stato il primo delle famigerate "mille operazioni". Ora la Turchia è
giunta ad un punto spaventoso! L'attentato di Suruc è stato il seguito
degli attacchi a Kobane. Quello del 10 ottobre ha trasformato Ankara in
Suruc, con la Turchia che si sta rapidamente trasformando in un'altra
Siria!

In queste circostanze, azioni quali denunciare l'ingiustizia o chiedere a
tutti i gruppi politici di unirsi in solidarietà e accontentarsi di dire
che i responsabili dovrebbero dimettersi, come sta facendo Kemal
Kilicdaroglu, leader del CHP (partito kemalista e socialdemocratico,
all'opposizione, NdT), aprirà la strada soltanto ad un'ulteriore
aggressione da parte dell'AKP e di Tayyip Erdogan - aggressioni che hanno
già effettivamente raggiunto l'apice con questa strage.

Erdogan chiede solidarietà. Davutoglu chiede solidarietà. E Kilicdaroglu la
promette. La classe lavoratrice e le masse popolari non hanno assolutamente
nulla, nemmeno la più piccola questione da poter risolvere in solidarietà
con l'AKP, Erdogan o Davutoglu. L'unica risposta agli attacchi alla classe
lavoratrice è la lotta di classe! Non può essere la solidarietà con un
governo che rappresenta le classi dominanti; un governo, peraltro, che sta
lentamente portando la Turchia sull'orlo della guerra e della barbarie
mentre distrugge tutte le libertà faticosamente guadagnate.

Sono loro i responsabili del massacro del 10 ottobre, avvenuto in una
Turchia in cui il governo non ha mosso un dito per cercare gli autori degli
attentati preelettorali alle sedi dell'HDP e alle manifestazioni di Mersin,
Adana e Diyarbakir, e a Suruc dopo le elezioni, il 20 luglio. Quindi, prima
ancora di cercare di capire chi siano i responsabili questa volta, possiamo
puntare il dito al governo AKP. Il loro obiettivo è non solo far diventare
la Turchia un paese in cui i seminatori di guerra, il settarismo religioso
e i takfir (musulmani che accusano di apostasia gli altri musulmani)
abbiano mano libera. Il futuro dell'AKP e di Erdogan è ora completamente
dipendente da questi settori. Essi si trovano in un conflitto "controllato"
con l'ISIS, che cela una più profonda collusione. Ma ci sono tante altre
organizzazioni in questa foto: il Fronte islamico dei predatori del Grande
Est (IBDA-C), gli hezbollah curdi sotto le vesti di un innocente partito
legale (Hüda Par), i cosiddetti corpi ottomani, le brigate turcomanne... e
così via. Non chiedetevi chi ha organizzato l'attentato. Chiedetevi chi ha
fatto diventare gli attentati un aspetto indispensabile della politica
turca. Sarà chiaro che i colpevoli sono il governo dell'AKP e Tayyip
Erdogan.

I sindacati e le associazioni organizzatori della manifestazione del 10
ottobre hanno dichiarato uno sciopero generale di due giorni. Il nostro
compito più importante è ora quello di portare questa decisione all'ordine
del giorno di tutti i sindacati e le organizzazioni, e di far sì che venga
portata a termine.

Il movimento operaio dovrebbe inoltre unire le forze con le organizzazioni
dei lavoratori e le organizzazioni di massa per una commissione di
inchiesta indipendente, per scoprire, rivelare, processare e punire gli
autori del massacro e chi li ha appoggiati. Ordini forensi e personalità
rispettate dovrebbero essere coinvolti in questo sforzo. Bisogna far sì che
tale commissione venga autorizzata, così che possa avere accesso a
qualsiasi tipo di documento, testimonianza e informazione. È di importanza
vitale che l'investigazione sul 10 ottobre non venga lasciata nelle mani
del ministro degli interni, che non ha autorità e responsabilità politica,
e che ha fallito per ciò che riguarda le questioni di sicurezza.

Il ministro degli interni dev'essere licenziato! Un ministro che non sa
prevenire la morte di più di 100 persone durante una manifestazione non può
rimanere al suo posto. Deve essere allontanato immediatamente, anche solo
per favorire un'indagine decente. È un capo di polizia senza alcuna
responsabilità politica; non ci dovremmo aspettare che si dimetta. Deve
essere destituito!

Fare appello ai sindacati per appoggiare e organizzare lo sciopero
generale!

Operai, lavoratori pubblici, impiegati, partecipate allo sciopero generale!

Per una commissione d'inchiesta indipendente dei sindacati e delle
organizzazioni di massa!

Via il ministro dell'interno!
Comitato Centrale del DIP(Partito Rivoluzionario dei Lavoratori)

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http://gercekgazetesi.net/english



Fonte:
www.pclavoratori.it
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