[Redditolavoro] FCA POMIGLIANO
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Tue Oct 13 04:47:01 CEST 2015
lo Slai Cobas fa causa per danno esistenziale
Di Pino Neri - 12 ottobre 2015
Nel mirino il piano per il polo logistico di Nola e quello Panda, che hanno dato il via alla cig collettiva per migliaia di addetti.
Lo Slai Cobas, il sindacato degli “autorganizzati” Fiat, li ha definiti, nel suo solito stile aggressivo, piani “tarocchi”, tanto per non mandargliela a dire all’ad Sergio Marchionne. Sotto accusa sono finiti il progetto del polo logistico di Nola, impianto che, sulla carta, era stato creato nel 2009 per dare il via a un’ importante centrale d’ “eccellenza” per lo smistamento delle merci dirette agli impianti Fiat del centrosud, e al progetto Panda, a Pomigliano. Da qui l’annuncio dello Slai di far partire le prime cause pilota di altrettanti operai finiti in cassa integrazione. Cause basate sul danno esistenziale provocato da una propaganda aziendale a cui è seguita tanta sofferenza occupazionale. “In entrambi i casi però e, in particolare quello del polo logistico, il “Wcl” (World classic logistic) di Nola, non appena i piani sono partiti hanno creato solo una valanga di cassintegrati”, l’analisi sostanziale dei militanti del sindacato di base, riuniti alcuni giorni fa nella sede di Pomigliano. A Nola sono finiti senza lavoro tutti: circa 300 persone.
Cosa simile è accaduta a Pomigliano, quando nel 2011, con il lancio di quella che all’epoca era la nuova Panda, sono andati in cassa oltre 2500 lavoratori, più di un migliaio dei quali ancora oggi soffre il morso della cig, nonostante i contratti di solidarietà per 2000 dei 4500 addetti della grande fabbrica automobilistica. “Intanto, ad oggi – scrive lo Slai – della supposta produzione annua di 250.000 vetture se ne realizza la metà, nonostante il mercato ne assorbe ancora meno, e ciò finanche (e nonostante) la forte crisi data dallo scandalo Volkswagen”. “Mentre il WCL di Nola – aggiungono gli autorganizzati – è un finto presidio industriale speculativo frutto di un ’operazione strumentale’ in attesa della costituzione della “ZONA FRANCA APERTA” nell’interporto Campano (distretto CIS-Interporto Vulcano) dove tra l’altro… “non ci sarà bisogno di alcuna dichiarazione doganale per l’ingresso delle merci non comunitarie che potranno inoltre essere stoccate ed immagazzinate in esenzione di dazi ed altri oneri” “.
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