[Redditolavoro] Fw: Che significa per gli operai Ilva il Dpcm del governo?

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Tue May 26 08:21:54 CEST 2015



From: SlaiCobas per ilSindacato doi classe 
Sent: Tuesday, May 26, 2015 8:17 AM
To: bastamortesullavoro a domeus.it 
Subject: Che significa per gli operai Ilva il Dpcm del governo? 




Con la firma di ieri del Dpcm il governo mette in atto un altro passaggio della vicenda
Ilva. Ora si sta traghettando l'azienda verso la New company, per poi svenderla a privati, la più quotata è la società indiana Arcelor Mittal. 
Ma cosa comporta per gli operai questo nuovo passo?
E' soprattutto questa frase della Ministra Guidi: "la redditivita' della gestione industriale si e' ridotta di circa l'80% rispetto al periodo pre-crisi" ma "l'occupazione ha subito un calo di 3.500 unita', cioe' solo del 9%," che dovrebbe far preoccupare, perchè evidentemente è sull'occupazione che si vuole intervenire, per tagliare posti di lavoro, trasformando i numeri di contratti di solidarietà in numeri di esuberi. 


E GLI OPERAI NON POSSONO SOLO STARE AD ASPETTARE QUELLO CHE GLI CADE ADDOSSO, PER MUOVERSI SOLO A FATTO COMPIUTO QUANDO OGGETTIVAMENTE E' PIU' DIFFICILE. ORA BISOGNEREBBE LOTTARE PRIMA.

(Da Il Quotidiano) - "E' stato firmato, e registrato alla Corte dei conti, il Dpcm relativo alle condizioni della garanzia per gli investitori nella societa' di turnaround, che potrebbe essere utilizzata anche per l'Ilva. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo, Federica Guidi...
La societa' di turnaround, ha spiegato il ministro, e' uno strumento "che il governo ha pensato di mettere in campo per accompagnare molte aziende che si trovano in una fase di completamento di piani industriali che necessitano ancora di un percorso e che hanno condizioni finanziarie non perfette". La societa', ha aggiunto, "avra', immagino, fra le sue operazioni da valutare un'eventuale newco per l'Ilva, ma verra' messa a disposizione di tutti i soggetti con determinate caratteristiche".

Piu' in generale, la Guidi ha avvertito che per far ripartire Ilva "servono buone soluzioni ma anche tempo per metterle in campo": "Stiamo cercando di ricostruire, con pazienza e determinazione, le condizioni che consentono ad Ilva di operare", ha sottolineato. Tra le altre azioni su cui si sta lavorando, il ministro ha ricordato l'istituzione di una riserva di 35 milioni del Fondo centrale di garanzia per sostenere l'accesso al credito delle pmi fornitrici di beni o servizi connessi al risanamento ambientale, il riavvio dei rapporti con oltre 50 fornitori, la pianificazione delle attivita' di riavvio dell'altoforno 1 e di rifacimento dell'altoforno 5, il riavvio di tutti i cantieri.

Il ministro ha fatto il punto sull'Ilva inserendo il ragionamento nello scenario generale del mercato siderurgico, in forte difficolta': "Dal 2006 a oggi - ha sottolineato - la produzione di acciaio nel nostro Paese si e' ridotta di 7 milioni di tonnellate (-25%) e il consumo interno di acciaio si e' contratto di circa 11 milioni di tonnellate. Cio' ha fatto emergere una sovracapacita' produttiva teorica di circa 15 milioni di tonnellate". Inoltre "la redditivita' della gestione industriale si e' ridotta di circa l'80% rispetto al periodo pre-crisi" ma "l'occupazione ha subito un calo di 3.500 unita', cioe' solo del 9%, grazie alla rete di protezione degli ammortizzatori sociali". Malgrado tutto, ha avvertito, "la siderurgia italiana continua ad occupare il secondo posto in Europa".                                                     
Pubblicato da tarantocontro a 08:10 Nessun commento: 
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