[Redditolavoro] Fw: su Taranto -Ilva - Michele Riondino in tv da santoro

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Fri May 15 06:45:37 CEST 2015






CI DISPIACE, MA RIONDINO SBAGLIA DI GROSSO

Michele Riondino, anche come parte del Comitato Liberi e pensanti, è
intervenuto nell'ultima trasmissione di Santoro "Servizio pubblico",
chiaramente denunciando la situazione di inquinamento a Taranto, ma
affermando una serie di cose, che sono da un lato non vere, dall'altro
sbagliate.

- ha dato una rappresentazione di Taranto che non è reale, quando ha
detto che sono 30 anni che Taranto non esiste, che gli operai non
lottano, che in questi anni avrebbero lottato solo le associazioni
ambientaliste e i Liberi e pensanti...

Questo è falso. Gli operai, all'Ilva in particolare, hanno lottato anche
duramente in tutti questi anni per la salute, per la sicurezza, per
difendere lavoro in sicurezza perchè erano e sono loro i primi a pagare;
questo lo hanno fatto negli anni passati, molte volte in contrasto con i
sindacati confederali, rischiando anche il licenziamento punitivo, lo
hanno fatto da soli, senza che le forze ambientaliste, chi oggi denuncia
dicessero una parola sulle proteste e iniziative degli operai; e hanno
cercato di lottare anche più recentemente.

Il problema è che hanno perso, per colpa essenzialmente dei sindacati
confederali che oggi dovrebbero essere sul banco degli imputati al
processo Ilva.

In tutti questi recenti anni è successo che quando dicevano qualcosa o
facevano una iniziativa, manifestazione le forze ambientaliste, tutti ne
parlavano; quando hanno lottato gli operai, silenzio. Anzi, peggio.

E lo fa anche Riondino nella trasmissione di Santoro, quando critica gli
operai dell'appalto Ilva come aziendalisti e soprattutto perchè hanno
fatto dei blocchi stradali.

Quindi, quando gli operai lottano, scontrandosi con azienda, capi e
sindacalisti collusi, non vengono neanche pensati; quando lottano, sia
pur in maniera confusa - ma perchè non hanno un loro sindacato di classe
e i "bravi operai" dell'Ilva liberi e pensanti se ne fregano di questo -
allora vengono attaccati.

Non parliamo poi di questi "terribili" blocchi stradali...! (che tra
parentesi, blandi com'erano, lasciavano liberi altri percorsi che
permettevano comunque agli automobilisti di passare). Per i Liberi e
pensanti sta diventando una mania, peggio che per la polizia!

Nessuna persona di Taranto - che non abbia i paraocchi e non appartenga
ad altra classe - si ribella per questo, avendo spesso gli stessi
problemi di lavoro, salario, salute e capendo bene che a Taranto, come
dovunque, se non fai una lotta incisiva sei invisibile - e non è che
ogni volta gli operai devono autoflaggellarsi salendo sui tetti o
minacciando il suicidio... (queste proteste individuali sono
comprensibili ma non fanno parte di una vera lotta di classe dei
lavoratori). Ed è una stronzaggine usare falsamente il ricatto del
"malato che va a fare la chemioterapia" per contrapporsi alle lotte dei
lavoratori. Quando a Taranto con i mille problemi di salute e lavoro che
ci sono o si fa una rivolta che blocchi tutto, Ilva, altri posti di
lavoro ma anche città, o non si strapperà alcun risultato concreto nè
sul fronte della salute nè sul fronte del lavoro! La rivolta delle
lavoratrici delle pulizie del 2007 insegna...

A Taranto, anche tra gli altri settori di lavoratori, di precari, di
disoccupati, non c'è un giorno che non si lotta, molto più di tante
altre città. E si fanno anche altre lotte, antifasciste, per il 25
aprile, contro la repressione proprio contro chi lotta contro le
discariche, l'inquinamento, e contro i processi dei disoccupati che
lottano per il lavoro proprio nei settori delle bonifiche, nella
raccolta differenziata. Il problema che i Riondino, i Liberi e pensanti
guardano ora Taranto solo dal palco del 1° Maggio e si tengono ben
lontani dalle realtà di lotta.

- Riondino ha parlato di "riconvertire mentalmente i tarantini che
considerano normale lavorare a determinate condizioni di attacco alla
salute". Questo è veramente stupido e offensivo!

Primo, perchè i lavoratori, le masse popolari di Taranto non lo
considerano affatto normale, ma chiaramente non possono rinunciare al
lavoro, perchè anche senza lavoro si muore.

Quando hanno potuto hanno lottato, vedi gli stessi cittadini dei
Tamburi, ma è anche vero che si sono visti subito abbandonati dai vari
"liberi e pensanti". Senza organizzazione, senza continuità della lotta,
i vari Riondino, e i Ranieri, ecc. potranno anche pontificare schifati
sulla "mentalità dei tarantini", ma loro non sono la soluzione ma il
problema... Cosa pensano? che chiamando i "tarantini" una volta all'anno
in un concerto del 1° Maggio si "cambia mentalità"?

Secondo, è stupido parlare dei "tarantini". Riondino non lo sa che tra i
"tarantini" ci sono le classi? Ci sono quelli che hanno portato alla
rovina i lavoratori e le masse popolari di Taranto e ne hanno goduto gli
utili e ne continuano a godere, e ci sono quelli, lavoratori, giovani,
donne, studenti, che hanno subito questa rovina. Ancora una volta lo
"stiamo tutti nella stessa barca" e quindi "è un problema comune", anzi
sarebbe un problema di "chi capisce e di chi non capisce", è il modo
becero, ma comune a padroni, partiti governativi e parlamentari,
intellettualini da strapazzo, per continuare a fregare chi questa barca
la deve remare, mentre pochi stanno a godersi il sole e il mare.

Tra i "tarantini" anche il 1° Maggio c'era chi stava a lottare, vedi i
lavoratori di Isola verde, quelli della Pasquinelli, degli appalti
comunali, ecc. ecc. e chi se ne andava alle "Maldive". E non si può
apostrofarli tutti insieme come "tarantini".

- Riondino ha detto che a Taranto bisogna costruire un altro futuro
senza acciaio, perchè tanto questo viene prodotto da altri paesi, Cina,
Brasile...

Ma non c'è un sottile vento di razzismo, in questo? Perchè per gli
operai della Cina, del Brasile non c'è problema se lavorano
nell'inquinamento?

- Riondino ha contrapposto il 1° Maggio alla manifestazione di Milano
contro l'Expo. Aggiungendo che lì c'era la violenza dei black block, a
Taranto invece c'erano i sindaci di Messina, i Don Prisutto, ecc.
Riondino, quindi, ha aggiunto la sua voce a tutte le voci della stampa,
della Tv, di Alfano, della polizia che hanno cercato di criminalizzare
la manifestazione di Milano, una manifestazione giusta a cui ne
dovrebbero seguire tante a Milano e dovunque contro la politica di
devastazione, di vetrina della ricchezza contro i popoli, di arroganza
imperialista che rappresentano opere come l'Expo (dove, tra l'altro,
possono accedervi solo chi ha centinaia di euro in tasca). Riondino
dovrebbe chiamare "violenza" ciò che è effettivamente violenza, quella
di chi nega lavoro, vita, futuro, di chi fa profitti sul sangue degli
operai e della gente, e dire che una "vetrina spaccata" comunque non può
essere messa sullo stesso piano, o non ha addirittura maggior valore,
delle vite spaccate di migliaia di immigrati affogati, dei milioni di
bambini, popoli che muoiono per la miseria e le guerre di quegli stessi
Stati imperialisti, che nell'Expo parlano di come nutrire il pianeta, ecc.

Riondino a conferma di questa contrapposizione: Taranto buoni, Milano
cattivi, ha detto che loro non sono il popolo del NO, ma quello che
vuole ragionare e a conferma di questo ha informato che i Liberi e
Pensanti avevano invitato Renzi a Taranto. Per fare che cosa? Un bel
contraddittorio autoconsolante, che non può cambiare nulla?

Ci dispiace, ma avremmo voluto che Riondino avesse utilizzato la platea
di Santoro per dire altro, per non unirsi al gioco delle parti.

margherita calderazzi
slai cobas per il sindacato di classe taranto
347-5301704
15 maggio 2015



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