[Redditolavoro] Il tradimento di Tsipras - Comunicato di emergenza dell'EEK (Partito rivoluzionario dei lavoratori di Grecia)

Partito Comunista dei Lavoratori pclavoratoribologna at gmail.com
Thu Jul 16 09:07:59 CEST 2015


*Il tradimento di Tsipras*
 13 Luglio 2015
  [image: Tradimento]

L'accordo siglato tra Tsipras e la Troika sancisce una nuova pesante
intensificazione dello strozzinaggio finanziario della Grecia da parte del
capitale internazionale. Nessun gioco di prestigio, nessuna recita ad
effetto, potrà nascondere questa verità. La splendida vittoria del NO ai
creditori è stata svenduta e capovolta di segno nel giro di una settimana.
Tsipras ha consegnato la Grecia, mani e piedi legati, ai suoi strozzini. Le
borse europee festeggiano con comprensibile entusiasmo la resa di Tsipras.
I governi imperialisti celebrano la propria ritrovata (e faticosa) intesa
sulla pelle del popolo greco.

Neppure la forma è stata salvata. Tsipras aveva presentato la vittoria del
NO al referendum come leva di un possibile “accordo migliore” con i
creditori. E' accaduto l'opposto. L'accordo siglato coi creditori
strozzini, sette giorni dopo, è infinitamente più pesante della bozza
d'accordo respinta dal referendum. Su ogni voce di merito: pensioni, IVA,
privatizzazioni, diritti sindacali, contrattazione. Nei vincoli
istituzionali: che sanciscono un più stretto commissariamento del governo
greco nell'applicazione e supervisione dell'accordo. Nella imposizione
ultimativa del calendario: tre giorni di tempo assegnati al Parlamento
greco per votare resa e rapina. Infine nel pignoramento umiliante dei beni
e tesori nazionali della Grecia quale garanzia per i creditori.

Vedremo nei prossimi giorni la dinamica politica, in Grecia e in Europa,
dell'accordo siglato. Ma la pretesa di Tsipras di venderlo come un proprio
“successo negoziale” è tanto imbarazzante quanto penosa. “Abbiamo difeso
l'anomalia di un governo di sinistra dal tentativo politico di

rovesciarlo” dichiarano i dirigenti di Syriza fedeli al capo. Ma dove sta
l'”anomalia” di un governo che gestisce la perfetta continuità dei
famigerati memorandum, per di più con l'annunciato soccorso parlamentare
dei vecchi screditati partiti borghesi ?

Le sinistre italiane “tsipriote” che in questi mesi hanno impugnato la
bandiera di Tsipras come leva di una propria possibile resurrezione si
trovano con un pugno di mosche. La verità presenta sempre il conto. Lo
spazio riformistico è da tempo crollato in Europa. L'alternativa vera è tra
prospettiva anticapitalista e regressione storica. Un partito riformista
che accetta il quadro capitalista finisce con l'accettare e gestire la
regressione. La capitolazione di Tsipras ai creditori è solo la metafora di
questa realtà.
Di certo la costruzione del partito rivoluzionario, in Grecia, in Italia,
in Europa, trova nei fatti di Grecia una nuova clamorosa conferma.
 Partito Comunista dei Lavoratori

www.pclavoratori.it  -  info a pclavoratori.it
*No all'ignobile capitolazione! **Respingerla nelle strade e in Parlamento!*
 *14 Luglio 2015*

*Comunicato di emergenza dell'EEK*
  [image: eek6]

Tsipras e Tsakalotos, calpestando il "no" del referendum e la dignità del
popolo greco, si sono assoggettati, disonorati e calpestati essi stessi
firmando la "lista degli orrori", come lo stesso Spiegel ha definito il
nuovo memorandum-ukase.

I tiranni dell'UE e dell'FMI, con il sostegno totale del fronte nero Nuova
Democrazia-Potami-Pasok-mass media, così come degli yes-man di Syriza, si
sono avviati al completamento del loro colpo di stato antipopolare sulla
base delle votazioni parlamentari di martedì e mercoledì e assegnando il
paese ad un più o meno formale governo "nazionale", sottomesso e rimpastato
senza fastidiosi individui - un gruppo di servi volontari di Berlino,
Bruxelles e Washington.

Insieme alla stragrande maggioranza del popolo indignato e tradito, l'EEK
fa appello ai parlamentari di Syriza che ancora rispettano la maggioranza
popolare che ha votato per loro a respingere risolutamente la lista degli
orrori della troika. Cosa temono? Che cada il governo dei capitolatori, un
governo che è già nelle mani di Merkel e dei suoi lacchè ND, Potami, Pasok,
e dei ladri capitalisti nazionali e internazionali? Nel caso in cui questa
vergognosa maggioranza parlamentare venisse meno, anche le elezioni
anticipate darebbero alle masse l'opportunità di esprimere il loro
verdetto, come hanno già fatto il 5 luglio.

Ma più di tutto facciamo appello ai lavoratori e al movimento popolare, che
hanno dimostrato la loro forza di resistenza e capacità di lotta il 3 e il
5 luglio, affinché passino all'azione, discutano collettivamente, si
organizzino per mandare all'aria la scandalosa capitolazione e tutti i
memorandum con uno sciopero generale politico a oltranza.
 Ufficio Politico dell'EEK, 13 luglio 2015
http://www.eek.gr/
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