[Redditolavoro] Pesanti azioni antisindacali della Coop Lothaservice a Brignano
Rete Nazionale Sicurezza
bastamortesullavoro at gmail.com
Mon Dec 14 13:10:24 CET 2015
REPRESSIONE AI LAVORATORI E AZIONI ANTISINDACALI ALLA LOGISTICA DI
BRIGNANO - TENTANO INUTILMENTE DI ATTACCARE LO SLAI COBAS SC, MA
NON CI RIUSCIRANNO!
<http://proletaricomunisti.blogspot.it/2015/12/pc-14-dicembre-repressione-ai.html>
Il 30 ottobre all'interno del Magazzino Kamila srl di Brignano, al
termine di una riunione indetta dalla Coop. Lotharservice con i
lavoratori vi è stata una pesante aggressione verbale a due delegati
dello Slai cobas per il sindacato di classe che non si è trasformata in
aggressione fisica solo per l'intervento degli altri lavoratori. Questo
episodio è stato preceduto da altri simili sempre nei confronti dei due
delegati.
Il 3 dicembre i lavoratori iscritti allo Slai cobas sc (carrellisti e
pikeristi) della cooperativa Lotharservice, iniziando il loro turno di
lavoro sono stati improvvisamente sostituiti nella loro mansione da
altro personale, senza fornire loro altre spiegazioni.
Tutto sembra frutto di una ritorsione antisindacale.
Il 6 dicembre ugualmente i lavoratori si vedono cambiare, con telefonate
in ultima ora, la turnazione per il giorno successivo, senza alcun
ordine di servizio.
A questo punto i lavoratori si presentano invece al lavoro nel loro
turno normale.
Il 9 dicembre, all'uscita del primo turno, circa 40 lavoratori sono
stati fermati e controllati alla portineria: guarda caso tutti iscritti
al sindacato slai cobas per il sindacato di classe.
Guarda caso, sempre il 9 dicembre viene sospeso un lavoratore iscritto
allo Slai cobas sc, accusato di avere "minacciato" un altro lavoratore
che nei giorni precedenti, durante un'agitazione sindacale, aveva detto
ai lavorato in lotta di andare a lavorare.
Ma la cosa non finisce qui. Avviene uno oscuro episodio fuori dalla
fabbrica nei confronti dello stesso lavoratore, che sembra costruito
apposta e collegato al provvedimento aziendale. Il lavoratore viene
fatto oggetto di perquisizione da parte delle forze dell'ordine, che gli
contestano il ritrovamento nella sua macchina di una pistola giocattolo,
regolarmente acquistata. I giornali riportano la questione in maniera
scandalistica collegando falsamente questo fatto con quanto era avvenuto
in fabbrica, tacendo invece sul fatto che questo lavoratore, quando era
delegato slai cobas sc, era stato oggetto in passato in due diverse
circostanze di un'aggressione armata e di un pestaggio fuori dalla
fabbrica, proprio per la sua attività di delegato.
Il 10 dicembre lo Slai cobas sc e i lavoratori denunciano agli enti
competenti il clima di pressione sempre più pesante, le condizioni di
lavoro estreme che vivono al magazzino, con capi che arrivano a minacce,
anche fisiche, che vogliono arbitrariamente imporre, al di fuori di
norme contrattuali e diritti sindacali, turnazioni, instaurando un clima
di terrore.
I lavoratori sono preoccupati anche per la loro incolumità perchè negli
ultimi giorni si sono moltiplicati gli incidenti nel magazzino con
pericolosissimi rovesciamenti di bancali dai carrelli a seguito di un
modo di lavorare non corretto.
A tutto questo lo slai cobas e i lavoratori riuniti in assemblea
rispondono il 13 dicembre proclamando un pacchetto di ore di sciopero
-------------- parte successiva --------------
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