[Redditolavoro] Combattere il razzismo tra le file dei lavoratori

cobas slai s.c. palermo cobas_slai_palermo at libero.it
Sun Aug 23 12:50:06 CEST 2015


Alle lavoratrici e ai
    lavoratori organizzati nello Slai Cobas per il sindacato di classe a
    Palermo
    
       Come è noto la
        nostra
        organizzazione sindacale è impegnata non solo a Palermo ma anche
        nella altre sedi in cui è attiva sul piano nazionale in diverse
        lotte sui posti di lavoro in difesa appunto del lavoro, per
        avere un
        lavoro, quindi contro la disoccupazione, per la difesa di
        servizi
        sanitari, sociali, la scuola... e più in generale contro le
        politiche
        antiproletarie e antipopolari dei governi che si succedono al
        potere, sostenute dalla complicità/collusione dei sindacati
        sempre
        più filopadronali come i confederali: politiche che hanno già
        cancellato e continuano a voler cancellare diritti fondamentali
        per i
        lavoratori e masse popolari conquistati in decenni di lotte
        della
        classe operaia contro i padroni.
      Ma lo Slai Cobas per
        il
        s.c. è anche impegnato in alcune altre battaglie, tutte inerenti
        la
        difesa di diritti negati che si allargano all'ambito della
        generale
        condizione di vita, e tra queste, come afferma lo Statuto della
        nostra
        O.S. che si definisce “basata sui principi di libertà
            eguaglianza, solidarietà e internazionalismo, vi è
        anche la
        lotta per la difesa dei diritti dei migranti, o lavoratori nel
        nostro
        paese o profughi, contro il razzismo di Stato, il razzismo
        diffuso
        dal governo Renzi oggi innanzi tutto, ma anche dai vari partiti
        più
        o meno apertamente fascisti, come la Lega di Salvini o Fratelli
        d'Italia, per non parlare di quelle forze illegali fasciste come
        Forza Nuova o Casapound che cercano di tornare fuori dalle fogne
        in
        quanto legittimate dall'alto dal moderno fascismo che avanza di
        chi
        ci governa.
      Questo razzismo
        diffuso
        a profusione non solo con le politiche reazionarie ma anche
        attraverso tutti i mezzi di informazione, anche quelli che
        vogliono
        sembrare più neutrali, o addirittura caritatevoli, mischiato
        anche
        spesso ad una profonda ignoranza a livello di massa sulle stesse
        cifre messe in giro, per esempio che parlano strumentalmente
          di
          “invasione” dei migranti nel nostro paese,
        influisce
        negativamente su strati della popolazione alimentando un humus
        razzista che scade in una guerra tra poveri, che serve allo
        stesso
        governo per distogliere l'attenzione dei lavoratori, operai,
        masse
        popolari “italiani”! dai problemi e attacchi reali che dobbiamo
        subire ogni giorno sempre più pesanti alla condizione generale
        di
        vita (vedi il Jobs Act= libertà per i padroni di licenziare,
        sancire
        la precarietà a vita e la disoccupazione dilagante, la legge che
        attacca profondamente la scuola pubblica, aumenta le tasse, i
        tagli alla sanità pubblica...) e indurre a riversare tutta la
        rabbia
        e frustrazione sociale quotidiana su chi viene fatto passare
        come un
        nemico, gli immigrati, che nel nostro paese “vengono a rubarci
        il
        lavoro, le case... per delinquere...”
      
      La difesa dei
          diritti
          dei migranti è un dovere per i proletari, gli operai, i
          lavoratori... oltre che per ovvie ragioni umanitarie
        (basterebbe
        che tanti lavoratori che sono iscritti al nostro sindacato e si
        professano “cattolici praticanti” ascoltassero quanto dice dal
        pulpito perfino il Papa sugli immigrati che arrivano in
        condizioni
        estreme nel nostro paese quando riescono a sopravvivere nei
        viaggi
        della morte per sfuggire alle guerre provocate dai paesi
        imperialisti
        come il nostro), ma soprattutto per ragioni più
              profonde,
              ragioni di classe:
          i lavoratori devono sapere e prendere coscienza
        che i padroni dei paesi imperialisti come il nostro, per
            continuare ad arricchirsi facendo più profitti, per
        esempio,
        usano da sempre, gli immigrati, che diventano oggi una parte
        sempre
        più importante della classe operaia, come manodopera a basso
        costo
        e, scatenando la suddetta famigerata guerra tra poveri, fanno
        pressione sui salari dei lavoratori per farli abbassare in
        generale,
        perchè lo sfruttamento e l'oppressione della classe dei padroni
        su
        cui si basa questo sistema capitalista, è uno! 
      I
        lavoratori devono vedere con gli occhi e la mente
            della classe oppressa che
        gli immigrati costituiscono oggi un'importante avanguardia di
        lotta
        contro padroni e governo nel nostro paese, cui dobbiamo
        guardare come esempio vivo che può rafforzare le nostre lotte
        che,
        sebbene siano in alcuni casi circoscritte a livello locale,
        rientrano
        comunque in un quadro generale in cui la resistenza o le
        conquiste di
        una parte incoraggiano e aiutano le altre parti (vedi le
        combattive
        lotte degli operai immigrati della logistica per esempio di cui
        una
        fetta è organizzata anche dal nostro sindacato o le
        lotte/rivolte
        dei migranti contro le inumane condizioni cui sono costretti a
        vivere
        nei cosiddetti centri di accoglienza, veri e propri moderni
        lager
        imposti dalle attuali leggi razziste emanate dai governi
        italiani, la
        cui ipocrisia e lacrime di coccodrillo dinanzi alle quotidiane
        stragi
        di persone umane che stanno insanguinando sempre più i nostri
        mari e
        non solo non ha limiti. E lo Slai Cobas s.c. sta lottando anche
        su
        questo piano, per esempio a Taranto organizzando diversi
        profughi di
        un centro di accoglienza; legando questa battaglia anche alla
        lotta dei Disoccupati Organizzati perchè siano assunti dal
        Comune per dare un'assistenza dignitosa ai migranti, non
        affidandola a cooperative equivoche).
      
      Combattere il
        razzismo,
        quindi, non solo contro il governo ma anche tra le file dei
        lavoratori è necessario e non rinviabile affinchè si rafforzino
        le
        nostre stesse lotte che altrimenti oggettivamente si
        indeboliscono
        sia sul piano ideologico che pratico, prestando di fatto il
        fianco
        alle reazionarie politiche governative e padronali.
      
      Slai Cobas per il
        sindacato di classe Palermo
    
    

  





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