[Redditolavoro] LA XENOFOBIA E' NAUSEANTE. IL PURO UMANITARISMO E' INSUFFICIENTE.
Partito Comunista dei Lavoratori
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Tue Apr 21 09:29:37 CEST 2015
LA XENOFOBIA E' NAUSEANTE. IL PURO UMANITARISMO E' INSUFFICIENTE. PER UNA
SOLUZIONE ANTICAPITALISTA DEL DRAMMA MIGRATORIO
La strage di oltre 700 migranti in acque libiche misura l'enormità di
quanto sta accadendo in fatto di migrazione. Ma anche l'ipocrisia criminale
di tutti gli attori istituzionali della tragedia, in Italia e in Europa.
*BUGIE CRIMINALI *
Avevano detto che la missione italiana Mare Nostrum incoraggiava le
partenze in quanto “assicurava il soccorso in mare”, e poi “costava
troppo”. E che per questo andava rimpiazzata dalla missione europea Triton,
promossa da Frontex, che ha l'esclusivo mandato del pattugliamento senza
soccorso. Risultato? Le partenze sono cresciute a fronte di un soccorso
minimo, di fatto solo volontario, di navi mercantili. La conseguenza
terribile è la moltiplicazione annunciata dei morti. Un vero e proprio
crimine di cui portano la responsabilità le forze dominanti di ogni colore,
in Europa e in Italia.
Il flusso migratorio cresce di dimensioni e muta nella sua composizione.
La disgregazione dello Stato libico non è la causa del flusso. Polarizza la
sua direttrice , offre il luogo di massima concentrazione delle partenze.
Non di più. Nè la causa sono i cosiddetti “scafisti”, bande e imprese
criminali che sfruttano la disperazione nella logica spietata del mercato,
con metodi schiavisti. La causa dell'espansione progressiva del flusso
migratorio è la stessa che spiega la sua composizione nuova: è la fuga
dalla guerra e dalla morte. Somalia, Eritrea, Irak, Siria, Nigeria, Mali,
Gaza e naturalmente la Libia: sono questi i luoghi di provenienza della
stragrande maggioranza degli uomini, delle donne, dei bimbi, degli anziani,
che cercano la via del mare.
Questa umanità disperata e dolente non sarà mai trattenuta dalla mancata
certezza del soccorso, o dal rischio della morte. Perchè preferisce il
rischio della morte, concentrato in una sola impresa, al terrore della
morte come destino della vita, per sé e per i propri cari. Aver
coscientemente e volutamente ridotto il soccorso non poteva ridurre le
partenze, poteva solo moltiplicare i morti. A tutti gli effetti, proprio
per questo, autentici omicidi. Omicidi di cui portano la responsabilità
tutti i firmatari della missione Triton, governo italiano e autorità
europee in primo luogo. Come tutte le canaglie del salvinismo e dei suoi
omologhi europei che costruiscono la propria carriera politica ( stipendi e
poltrone incluse) alimentando il gioco cinico della paura dei migranti nel
più totale disprezzo di ogni senso umano di pietà.
*LE FALSE “SOLUZIONI” *
Ora gli stessi responsabili italiani ed europei dell'ecatombe in corso, si
affrettano ad annunciare “soluzioni”. Ma le “soluzioni” sono tanto poco
credibili quanto coloro che le propugnano.
“ Blocco navale davanti alle coste libiche” grida Salvini, “per respingere
l'invasione”. Questa “ soluzione” significherebbe abrogare il diritto di
fuga e di asilo dei profughi di guerra, consegnandoli ai loro aguzzini.
“ Azione di polizia internazionale, targata UE e ONU, davanti alle coste
libiche, per istituire centri di identificazione e smistamento dei
migranti” propone Renzi. Questa “soluzione” ipotizzata da ambienti del
governo italiano, a prescindere da ogni problema di praticabilità, si
scontra con un interrogativo elementare: quale sarebbe il criterio dello
smistamento ? Si dice che occorrerebbe distinguere tra “migranti economici”
e profughi di guerra, i primi da respingere e i secondi da accogliere. Ma
non è chiaro che il grosso del flusso è oggi fuga dalla morte? La verità è
che si cerca il modo di bloccare la fuga dalla morte di masse umane
disperate istituendo una barriera “legale” e “democratica” di
respingimento. Potrebbe essere forse una “soluzione” per Renzi e i governi
europei: si fa mostra di bloccare l'afflusso con argomenti “umanitari”, non
si paga il prezzo d'immagine delle morti in mare, si contrasta la
concorrenza elettorale dei Salvini di turno. Ma sarebbe una “soluzione” per
i migranti quella di morire nel deserto, o di tornare nelle fauci delle
proprie domestiche dittature, o di finire preda e trofeo del fascismo
islamico dell'ISIS? Oppure di provare la fuga con mezzi e peripezie ancor
più avventurose, ancor più ricattabili, ancor più costose in termini di
sacrifici e di vite?
*L'IPOCRISIA DEI GOVERNI BORGHESI EUROPEI *
La verità è che i governi borghesi d'Europa, senza eccezione alcuna,
cercano una soluzione per sé, non per i migranti. Di fronte alla più grande
migrazione di massa del secondo dopoguerra, ogni regime borghese cerca il
massimo utile per gli interessi della propria classe col minimo prezzo in
termini di consenso. A questo sono servite e servono le leggi anti migranti
nella UE. Non hanno bloccato la migrazione, perchè nessuna migrazione dalla
fame e dalla morte può essere bloccata. In compenso hanno trasformato la
vita di grandi masse di migranti in un inferno “clandestino” quotidiano,
merce ricattabile per il massimo profitto delle imprese, e per di più
oggetto di aggressioni xenofobe e concorrenze elettorali.
Oggi la storia si ripete. Di fronte alla nuova tragica impennata del flusso
migratorio, per di più “incontestabile” trattandosi di profughi, si cerca
di mascherare il loro respingimento con argomenti “umanitari” e persino
“democratici”( lotta agli “scafisti schiavisti”, ai possibili “terroristi”
ISIS mascherati, alla “tragedia delle morti in mare”). In realtà otterranno
solo due risultati: renderanno ancor più difficile e disperata la fuga,
accrescendo il rischio di morte. Creeranno una nuova leva di massa di
cosiddetti “clandestini” da sfruttare entro le proprie frontiere.
Quanto agli accoglimenti “legali”, ridotti al minimo, ogni Stato
capitalistico cercherà di scaricare sull'altro il fardello dei relativi
costi di accoglienza (v. accordo di Dublino). E sicuramente ridurrà al
minimo, sotto ogni più elementare livello di decenza, i “costi” di
accoglienza della “propria quota”. Non senza invereconde mangiatoie di
sprechi e ruberie, gestite da cooperative bianche e “rosse” sulla pelle dei
migranti, ridotti ad appestati senza diritti nei campi di detenzione senza
colpa.
*IL CAPITALISMO NON SA RISOLVERE I PROBLEMI CHE CREA *
Il capitalismo è incapace di risolvere i problemi che esso stesso crea.
Questa è la lezione di fondo del dramma migratorio oggi. Le guerre che
attraversano il Medio Oriente e il Corno d'Africa; le convulsioni tragiche
dell'Africa sub sahariana, sono tutte effetto diretto o indiretto della
dominazione imperialista, dei suoi retaggi antichi, delle sue più recenti
rapine e scorrerie. La stessa barbarie dell'ISIS è il sottoprodotto delle
missioni militari “democratiche” del passato decennio.
E non si tratta solo di responsabilità militari. Le vetrine dell'Expo a
Milano mostreranno la ricchezza dell'offerta capitalistica del cibo. Ma la
fame cresce in Africa e in Asia, anche per effetto dello spopolamento delle
campagne, dell'accaparramento di terre fertili per la produzione di
biocombustibili, della desertificazione e siccità crescente connessa anche
ai cambiamenti climatici prodotti dall'industrializzazione tossica del
capitalismo. Le grandi migrazioni di masse umane sono sempre state nella
storia un riflesso di disuguaglianze e contraddizioni planetarie. Così fu a
fine 800 e primo 900 nelle migrazioni europee verso le Americhe. Così è
oggi nelle grandi migrazioni africane e medio orientali in Europa.
La differenza è che le stesse migrazioni prodotte dai crimini imperialisti
trovano oggi un Europa capitalistica in declino, complessivamente
stagnante, distruttrice di posti di lavoro e di diritti dei propri
proletari. E quindi un Europa ancor meno “accogliente” dell'America di un
secolo fa.
Dovrebbe essere una ragione in più perchè il movimento operaio europeo
faccia quanto fece il movimento socialista americano del primo 900: una
battaglia contro la xenofobia, contro le leggi anti migranti, per la
fratellanza tra gli sfruttati e gli oppressi al di là di ogni confine e
bandiera.
*PER UNA SOLUZIONE SOCIALISTA DEL DRAMMA MIGRATORIO *
No ai respingimenti, aperti o mascherati, dei migranti.
Per un piano di accoglienza dignitosa dei migranti, a partire dai profughi,
su scala europea.
Per una libera circolazione dei migranti in Europa.
Cancellazione delle leggi anti migranti, in ogni paese e su scala europea.
A parità di diritti parità di lavoro, tra lavoratori europei e migranti
Ripartizione fra tutti del lavoro esistente, con la riduzione dell'orario
di lavoro a parità di paga. A vantaggio dei lavoratori europei e migranti.
Piano del lavoro, in ogni paese e su scala europea, per opere sociali,
finanziato dalle grandi ricchezze. A vantaggio dei lavoratori europei e
migranti.
Requisizione, in ogni paese, dei grandi patrimoni immobiliari, per dare
reale diritto di abitazione a lavoratori europei e migranti.
Altro che balbettii “umanitari” delle sinistre riformiste europee!
Solo un governo dei lavoratori, in ogni paese e su scala europea, può
seriamente affrontare la tragedia migratoria nell'interesse comune degli
sfruttati.
Solo gli Stati Uniti Socialisti d'Europa possono incoraggiare in tutti i
continenti la lotta e ribellione degli sfruttati contro la dominazione del
capitalismo e dell'imperialismo.
Per recidere alla radice la causa stessa dell'emigrazione.
“Solo la rivoluzione cambia le cose”. Vale anche per i migranti.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
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