[Redditolavoro] Fw: Sosteniamo lotta prigionieri politici palestinesi

procomta ro.red at libero.it
Thu May 3 08:27:12 CEST 2012




Sosteniamo con forza la lotta dei prigionieri politici palestinesi




Continua la "Battaglia delle pance vuote" così in Palestina è conosciuta la 
lotta dei prigionieri politici  palestinesi  che a partire dal  17 aprile in 
1500 hanno iniziato uno sciopero della fame,  per il miglioramento delle 
durissime condizioni carcerarie e per la fine dell'odiosa pratica della 
detenzione amministrativa.

Lo sciopero della fame  è ormai arrivato  al 14 ° giorno, e va crescendo, 
ad oggi sono oltre 2300 gli scioperanti,  un segnale chiarissimo della 
capacità di resistenza che sta crescendo tra gli oltre 4300 detenuti 
palestinesi. Tra questi Ahmad Sa'adat leader del FPLP le cui condizioni a 
seguito dello sciopero della fame si sono aggravate ed è stato trasferito 
nel carcere di Ramleh .

Con questa forma di lotta pacifica e drammatica, negli ultimi mesi i 
prigionieri politici palestinesi  hanno portato lo scontro con l'occupante 
israeliano fin dentro le carceri, lanciando al tempo stesso  un indicazione 
di unità e di resistenza verso il proprio popolo. Già ad ottobre dello 
scorso anno  centinaia di prigionieri palestinesi iniziarono a rifiutare il 
cibo per tre settimane. E' stata poi la volta di Kadher Adnan che ha 
resistito per più di 64 giorni nel suo sciopero della fame contro l'ennesimo 
arresto arbitrario e preventivo  a cui era sottoposto, seguito da  Hana 
Shalabi una donna che è stata rilasciata ed esiliata dopo oltre 40 giorni di 
digiuno politico. I prigionieri palestinesi  insieme alle associazioni di 
sostegno come  Addameer e la Palestinians'  Prisoners Society , chiedono:
  a.. La fine della detenzione amministrativa; Il diritto alle visite per 
famiglie dei prigionieri della Striscia di Gaza, a cui questo diritto è 
negato da oltre  6 anni;
  a.. Il  miglioramento delle condizioni di vita dei prigionieri e la fine 
della legge 'Shalit', che priva i detenuti palestinesi  dell'accesso ai 
giornali e ai media, e persino del  materiale didattico .
  a..  La  fine alle le politiche di umiliazione inflitte ai  detenuti e 
alle loro famiglie, quali perquisizioni corporali, le irruzioni notturne 
nelle celle e le  punizioni collettive.
Dalle carceri israeliane i resistenti  palestinesi chiedono la  solidarietà 
internazionale, il sostegno alla loro lotta e la denuncia della macchina 
repressiva israeliana che si fa ogni giorno più dura. Dinanzi ai preparativi 
di possibile conflitto con l'Iran, e più in generale di fronte al quadro di 
instabilità e di tendenza alla guerra i palestinesi rappresentano, per i 
governanti sionisti, il fronte interno e quindi una popolazione estranea da 
tenere brutalmente  sotto controllo.  Come per altri aspetti, la comunità 
internazionale ossia l'Unione Europea e gli Stati Uniti, lasciano mano 
libera all'alleato israeliano che può così rafforzare la sua occupazione.

Questa lotta dei prigionieri palestinesi  rappresenta una tappa del 
movimento di  liberazione  nazionale, ma a differenza di altre del  passato 
si svolge in uno scenario inedito per difficoltà e contesto internazionale . 
Il movimento che si sta sviluppando nelle prigioni israeliane, sta crescendo 
per influenza  e capacità organizzativa, tanto che nel  secondo comunicato 
del  Supremo Comitato Direttivo  questi  conferma la prosecuzione e 
l'estensione del movimento di protesta finché le richieste non saranno 
accolte.

Il  Primo Maggio in Palestina è stata la giornata dei lavoratori e dei 
prigionieri, è stata l'ennesima  giornata di resistenza popolare contro 
l'occupazione israeliana con manifestazioni in molte città e villaggi 
palestinesi.

Il movimento di solidarietà internazionalista è chiamato a sostenere come ha 
fatto nella giornata del 17 aprile la lotta dei prigionieri politici 
palestinesi .




Forum Palestina

( leggi l'articolo direttamente sul sito : 
http://www.forumpalestina.org/news/2012/Maggio12/02-05-12SosteniamoPrigionieri.htm   
)





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